
Giornata mondiale della prevenzione dell'abuso di alcol | Pixabay @South_agency - Saluteweb
L’OMS, in occasione della Giornata mondiale della prevenzione dell’abuso di alcol, ha voluto avvertire degli effetti negativi dell’abuso
Il 18 aprile segna la Giornata mondiale della prevenzione dell’abuso di alcol, un’importante occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sui gravi rischi associati al consumo eccessivo di alcol. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un allerta allarmante, sottolineando che l’abuso di alcol è responsabile di oltre 200 malattie e rappresenta uno dei principali fattori di rischio per la salute globale. Questo problema non colpisce solo gli adulti, ma sta crescendo in modo preoccupante tra i giovani, con dati che mostrano un inizio del consumo già a partire dagli 11 anni.
La gravità della situazione
Ogni 12 secondi, nel mondo, una persona perde la vita a causa di malattie correlate all’alcol. Questo dato evidenzia la serietà della situazione, rivelando come l’alcol non sia solo una sostanza che crea dipendenza, ma anche un elemento altamente tossico e cancerogeno. L’OMS specifica che non esiste un livello di consumo alcolico privo di rischi per la salute. Le raccomandazioni suggeriscono di astenersi completamente dal consumo di alcol, poiché anche quantità minime possono risultare dannose.
Il rapporto dell’OMS, intitolato “Global Status Report on Alcohol and Health and Treatment of Substance Use Disorders“, fornisce un quadro dettagliato delle tendenze globali riguardanti il consumo di alcol e le malattie ad esso associate. Le statistiche indicano che circa 2,6 milioni di decessi all’anno sono attribuibili all’eccesso di alcol, rappresentando il 4,7% di tutte le morti nel mondo. Tra le malattie legate al consumo di alcol si annoverano malattie infettive, diversi tipi di cancro, disturbi mentali e comportamentali, nonché malattie cardiovascolari e gastrointestinali.
Conseguenze dell’abuso di alcol
Le conseguenze dell’abuso di alcol non si limitano alle malattie fisiche. L’alcol compromette l’assorbimento di nutrienti essenziali, danneggiando il sistema immunitario e aumentando il rischio di malnutrizione. Le calorie fornite dall’alcol sono definite “vuote“, in quanto non apportano benefici nutrizionali e contribuiscono al sovrappeso e all’obesità.
Un aspetto spesso trascurato è l’impatto dell’alcol sulla salute mentale. Sebbene inizialmente possa provocare euforia, il consumo cronico tende a generare stati depressivi e ansia. L’eccesso di alcol può portare a gravi disturbi neurologici, come l’encefalopatia di Wernicke e la sindrome di Korsakoff, che compromettono memoria e coordinazione.
La situazione in Italia
I dati sull’uso dell’alcol in Italia sono allarmanti. Secondo il Rapporto 2025 dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, circa il 67,3% degli italiani sopra gli 11 anni ha consumato almeno una bevanda alcolica. Tra i giovani, il fenomeno del binge drinking è in crescita, rendendo urgente l’implementazione di strategie di prevenzione efficaci. Le politiche attuali sembrano inadeguate, poiché non sono riuscite a ridurre il numero di consumatori a rischio, che continua a crescere.
Un ulteriore studio condotto dai ricercatori dell’University of Sao Paulo Medical School ha rivelato che il consumo eccessivo di alcol è collegato a danni cerebrali significativi, aumentando il rischio di demenza. L’analisi dei dati sulle morti alcol-correlate in Italia mostra che nel 2021 ci sono stati 1.348 decessi attribuibili a malattie legate all’alcol, con le epatopatie alcoliche e le sindromi psicotiche indotte da alcol come principali cause di morte. Questi dati evidenziano l’urgenza di affrontare il problema dell’abuso di alcol con maggiore serietà, migliorando le strategie di prevenzione e sensibilizzazione a livello nazionale.