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Giornata mondiale del sonno: scopri l’efficacia del “power nap”

Il 14 marzo 2025 si celebra la Giornata Mondiale del Sonno, promossa dalla World Sleep Society e dall’AIMS

Il 14 marzo 2025 è la Giornata Mondiale del Sonno, un’importante ricorrenza che ci invita a riflettere sull’importanza del sonno e sulla sua qualità nella vita quotidiana. Promossa dalla World Sleep Society e in Italia dall’Accademia Italiana di Medicina del Sonno (AIMS), questa giornata si celebra nel venerdì che precede l’equinozio di primavera, un periodo simbolico di rinnovamento. Ma cosa significa realmente “dormire bene” in un contesto in cui il 30% degli italiani ammette di dormire meno di sei ore a notte? Una delle risposte potrebbe risiedere nel concetto di “power nap”, un breve sonnellino che, se eseguito correttamente, può fare la differenza.

Il Potere del sonno breve

Il termine “power nap” è stato introdotto dal noto psicologo James Maas, il quale ha evidenziato come il sonno breve possa essere un’arma segreta per migliorare la nostra produttività e il nostro benessere. In molte culture, il pisolino pomeridiano è un rituale consolidato:

  1. In Sudamerica, il pisolino è un momento sacro di riposo.
  2. In Giappone, i lavoratori si concedono un breve sonno durante la pausa pranzo, noto come “hirune”.
  3. Anche grandi aziende come Google e Facebook hanno adottato questa filosofia, dotando i loro uffici di Nap Pod, speciali capsule per il riposo.

Ma perché il nostro corpo ha bisogno di un momento di pausa, soprattutto dopo il pranzo? La spiegazione è biologica: tra le 13 e le 14, la temperatura corporea tende a scendere, favorendo una sensazione di sonnolenza. Questo fenomeno ci invita a riposare, ma è fondamentale farlo nel modo giusto.

Regole per un power nap efficace

Per massimizzare i benefici del power nap, è cruciale seguire alcune semplici regole:

  1. Coricarsi entro le 15:00 per non influenzare negativamente il sonno notturno.
  2. La durata del sonnellino è determinante: un riposo di breve durata, compreso tra 10 e 20 minuti, è l’ideale. Superare questa soglia può portare a una fase di sonno più profonda, rendendo difficile il risveglio.

Un power nap di 10-20 minuti è considerato una “ricarica veloce”. Durante questo breve intervallo, ci si mantiene nelle fasi superficiali del sonno, facilitando un risveglio immediato e senza postumi. Studi dimostrano che un sonno di soli cinque minuti non influisce sostanzialmente sulle prestazioni cognitive, mentre un riposino di dieci minuti può migliorare in modo significativo la memoria e la concentrazione. Gli effetti positivi possono durare fino a due ore e mezza dopo il risveglio.

Michael Chee, direttore del Centro per il Sonno e le prestazioni cognitive della National University of Singapore, sottolinea l’importanza del sonno breve per il miglioramento dell’umore e della vigilanza, specialmente nelle ore critiche dopo pranzo. La sua meta-analisi del 2022 ha confermato che un breve riposo può aumentare notevolmente l’acutezza mentale e le prestazioni cognitive.

Un’altra ricerca condotta da esperti dell’University College di Londra e dell’Università della Repubblica dell’Uruguay ha rivelato che i benefici del pisolino sono particolarmente significativi per le persone over 40. Gli scienziati hanno scoperto che chi si concede un breve riposo di 20 minuti mostra un aumento del volume cerebrale, collegato a un ritardo nell’invecchiamento stimato tra i 3 e i 6 anni.

Abitudine da coltivare

In un’epoca in cui il ritmo della vita sembra inarrestabile, il potere del power nap non deve essere sottovalutato. È una pratica che migliora non solo la produttività, ma anche il benessere generale. Le aziende che promuovono questa cultura si rendono conto che dipendenti più riposati sono anche più creativi e motivati.

La scienza è chiara: concedersi un momento di pausa può rivelarsi un investimento prezioso per la salute mentale e fisica. In un mondo dove la qualità del sonno è spesso sacrificata, il power nap si propone come una soluzione semplice e accessibile.

Redazione

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