Giornata Mondiale contro il Papilloma Virus: l’importanza dell’informazione e della prevenzione

Oggi, 4 marzo, ricorre la Giornata Mondiale contro il Papilloma Virus: ecco perché è importante celebrarla

Il 4 marzo di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale contro il Papilloma Virus Umano (HPV), un’importante iniziativa di sensibilizzazione che mira a informare l’opinione pubblica sull’essenziale prevenzione e vaccinazione contro questo virus. L’HPV è responsabile di un numero allarmante di tumori, con circa 8.000 nuovi casi di cancro all’anno in Italia attribuibili a questa infezione. Questo dato sottolinea l’urgenza di un intervento efficace per ridurre l’incidenza di queste malattie.

Che cos’è e quali sono i rischi collegati al Papilloma Virus

Il Papilloma Virus Umano è l’infezione sessualmente trasmessa più comune, colpendo uomini e donne. Secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), l’HPV è stato identificato come un agente cancerogeno di primo livello nel 1995 e attualmente è responsabile di quasi il 100% dei tumori cervicali, dell’88% dei tumori anali e del 78% dei tumori vaginali. La gravità della situazione richiede un approccio proattivo nella lotta contro il virus.

 

L’importanza della vaccinazione

Secondo Enrico Di Rosa, presidente della Società Italiana di Igiene (SItI), circa l’80% della popolazione sessualmente attiva contrae l’HPV almeno una volta nella vita. Sebbene la maggior parte delle infezioni sia asintomatica e si risolva spontaneamente, la persistenza del virus può portare a conseguenze gravi, come le lesioni precancerose e i tumori. Ogni anno in Italia si registrano circa 2.500 nuovi casi di tumore cervicale e oltre 22.000 lesioni precancerose di alto grado. Questi numeri evidenziano l’importanza di una maggiore adesione ai programmi di vaccinazione e screening.

La vaccinazione contro l’HPV è gratuita per:

• Ragazzi e ragazze a partire dagli 11 anni fino ai 18 anni.
• Ragazze fino ai 26 anni.

È fondamentale notare che, sebbene il vaccino sia particolarmente efficace nei giovani, studi recenti hanno dimostrato che può offrire protezione anche a soggetti adulti fino ai 45 anni. Il vaccino nonavalente protegge non solo dalle infezioni genitali, ma anche da quelle orali, un aspetto sempre più rilevante data l’aumento dei tumori orali da HPV nei paesi occidentali.

La situazione attuale in Italia

Nonostante l’efficacia del vaccino, la copertura vaccinale in Italia è preoccupantemente bassa. Solo il 56% dei genitori ha deciso di far vaccinare i propri figli, con tassi di copertura che si attestano intorno al 45,39% per le ragazze nate nel 2011 e al 39,3% per i ragazzi della stessa coorte. Questi dati sono lontani dagli obiettivi fissati dal Beating Cancer Plan europeo, che mira a raggiungere una copertura vaccinale del 90% tra gli adolescenti entro il 2025.

La prevenzione non si limita alla vaccinazione, ma include anche lo screening oncologico per le donne. Le linee guida raccomandano che tutte le donne tra i 25 e i 30/35 anni si sottopongano a un Pap test ogni tre anni e, a partire dai 30/35 anni, a un test HPV ogni cinque anni. Questo approccio combinato è cruciale per identificare precocemente le lesioni precancerose e intervenire tempestivamente.

Un aspetto cruciale è che le ragazze vaccinate contro l’HPV non necessitano più di un Pap test fino ai 30 anni, poiché il rischio di sviluppare un tumore cervicale è drasticamente ridotto. Tuttavia, per i ragazzi non esiste un test equivalente, rendendo la vaccinazione ancora più fondamentale per proteggere la loro salute.