Nelle ultime settimane sono aumentati i casi di gastroenterite in Italia. Sono infezioni che riguardano lo stomaco e l’intestino e possono colpire le persone di tutte le età, ma sono molto comuni sia nei neonati sia nei bambini al di sotto dei cinque anni. Ed è causata da un virus chiamato rotavirus, chiamato così per la forma simile a una ruota, o da cibo infettato da batteri.
Quando si ha la gastroenterite, la conseguenza più temuta è la disidratazione, che si verifica quando la quantità di acqua introdotta con l’alimentazione o bevendo è minore di quella che l’organismo consuma per le sue attività fisiologiche o a causa di malattie. Ma come può avvenire la trasmissione? Tramite contatto diretto portando alla bocca le mani contaminate con i germi o, anche indirettamente, a seguito dell’ingestione di alimenti e/o acqua contaminati. In generale, si guarisce spontaneamente, ma i disturbi possono proseguire per giorni e allora serve una cura antibiotica che possa aiutare il corpo, ormai indebolito. Infatti, la disidratazione è pericolosa soprattutto per i bambini e gli anziani.
I sintomi
Sono diversi i sintomi della gastroenterite. I principali disturbi sono: diarrea acquosa improvvisa, nausea, vomito, leggera febbre, gonfiore o dolore addominale. E tra i sintomi, inoltre, c’è anche la perdita di appetito o dolori agli arti e mal di testa. Di solito i disturbi compaiono circa un giorno dopo aver contratto l’infezione e durano meno di una settimana, solo in alcuni casi possono durare di più. E per riconoscere una forte disidratazione questi sono i campanelli d’allarme: vertigini, poca o inesistente urinazione o perdita di conoscenza, diarrea con perdite di sangue, vomito, febbre che supera i 38°.
Le cause
Come già accennato, la gastroenterite si può contrarre per contatto diretto portando alla bocca le mani contaminate con i germi (via mani-bocca) o, anche indirettamente, a seguito dell’ingestione di alimenti e/o acqua contaminati. Quella batterica è meno comune di quella virale. Questa infezione può essere causata da virus (il rotavirus, ma pure il norovirus e l’adenovirus), batteri (salmonella, campylobacter jejuni, escherichia coli patogeni, vibrio cholera, shigella, clostridium difficile) e parassiti (come giardia lamblia, cryprosporidium, entamoeba histolytica).
Da segnalare che tra le infezioni trasmesse dagli alimenti si possono segnalare le salmonellosi (consumo di uova e prodotti a base di uova crude o di carni poco cotte di pollo e maiale), le campilobatteriosi (derivanti dal consumo di carni poco cotte e latte non pastorizzato), l’escherichia coli (diarrea del viaggiatore e a ingestione di alimenti contaminati) e il colera (consumo di frutti di mare crudi o poco cotti).