Gallette, come scegliere le più adatte alla propria dieta

Ce ne sono di diversi tipi: riso, mais o altri cereali. E sono tutte ottenute da un processo di “soffiatura” ad alta pressione

Alzi la mano chi non abbia prima provato e poi non si sia lasciato conquistare dalle gallette. Ormai magari diventato un alimento quotidiano. Infatti, negli ultimi anni sono diventate un alimento popolare soprattutto tra chi cerca uno spuntino leggero, naturale e facilmente trasportabile. Però, che segreti ci sono dietro queste rondelle croccanti? Fanno davvero bene per la nostra salute o fanno parte di una moda destinata, prima o poi, a scomparire. A Gazzetta Active ne ha parlato Gaia Gottardi, biologa nutrizionista.

Avena
Avena | pixabay @marionberaudias

In primis, ce ne sono di diversi tipi: riso, mais o altri cereali. E sono tutte ottenute da un processo di “soffiatura” ad alta pressione: “I chicchi vengono esposti a temperature elevate in una pressa speciale, che li fa esplodere e gonfiare, mantenendo inalterata la struttura dei nutrienti di base. Questa tecnica consente di ottenere un prodotto croccante e leggero senza l’aggiunta di grassi o additivi chimici. Le versioni più diffuse sono quelle di riso e mais, ma si trovano anche varianti a base di quinoa, farro, avena e altri cereali integrali. La composizione varia a seconda dell’ingrediente di base, il che ne determina anche le proprietà nutrizionali”, ha detto la nutrizionista.

I benefici per la salute

Cerchiamo di rispondere a una delle domande che abbiamo fatto prima. Ma le gallette fanno bene alla salute? Perché molti le scelgono per la loro bassa densità calorica e per la facilità di trasporto, “ma è importante capire che non sono tutte uguali, né per qualità nutrizionale né per gli effetti sulla salute”, ha continuato Gaia Gottardi. Però, appunto, quali sono i benefici? Ecco la risposta, come c’è scritto su Gazzetta Active:

  • Basso contenuto calorico: grazie alla loro leggerezza, le gallette sono spesso consumate per ridurre l’apporto calorico durante spuntini o pasti leggeri:
  • Sazietà temporanea: essendo ricche di aria, le gallette offrono una sensazione di sazietà immediata che svanisce rapidamente, portando spesso a un consumo eccessivo;
  • Versatilità: possono essere consumate con diversi accompagnamenti, dolci o salati. Questo le rende adatte a vari momenti della giornata, dalla colazione allo spuntino serale;
  • Senza glutine: le versioni a base di riso o mais sono naturalmente prive di glutine, il che le rende una scelta ideale per chi soffre di celiachia o sensibilità a questa proteina.

I limiti

Quindi, non è proprio un alimento così tanto miracoloso. “Nonostante siano percepite come una scelta salutare, hanno anche dei limiti che vanno tenuti in considerazione. Uno degli aspetti negativi delle gallette, soprattutto quelle di riso, è il loro alto indice glicemico (IG), che indica la velocità con cui un alimento fa salire la glicemia. Anche se ipocaloriche, le gallette possono causare picchi di zuccheri nel sangue, specialmente se consumate da sole. Il consumo frequente di alimenti ad alto IG è stato associato a un aumento del rischio di malattie metaboliche, come il diabete di tipo 2”.

Mais
Mais | pixabay @Couleur

E ancora: “Inoltre, hanno una scarsa densità nutrizionale: sebbene siano leggere e pratiche, le gallette tendono a essere povere di micronutrienti, proteine e grassi sani. Non sono, dunque, una fonte di nutrimento completo e non dovrebbero sostituire alimenti più ricchi di nutrienti, come frutta, verdura e cereali integrali meno raffinati”, ha spiegato Gaia Gottardi. Infine: “Consumarne troppe, soprattutto senza abbinarle a una fonte proteica o di grassi sani, può portare a picchi glicemici e fame ricorrente. È bene limitarsi a 2-3 al giorno”.

Potrebbe interessarti anche questo articolo: Giornata dei cereali, ecco perché sono importanti per l’alimentazione

Gestione cookie