Frutta%2C+perch%C3%A9+in+alcuni+casi+pu%C3%B2+causare+il+mal+di+stomaco%3F
salutewebit
/frutta-perche-in-alcuni-casi-puo-causare-il-mal-di-stomaco/amp/
Alimentazione

Frutta, perché in alcuni casi può causare il mal di stomaco?

La frutta fa bene al nostro organismo ed è per questo motivo che bisogna (o almeno è consigliabile) mangiarla con regolarità. In termini generali, la frutta è ricca di vitamine e altri elementi importanti per il nostro organismo come fibre e minerali. Sostanze grazie alle quali migliora la funzionalità intestinale, abbassa i livelli di colesterolo, riduce il rischio di malattie cardiache, obesità e diabete mellito e aumenta il senso di sazietà. Però, può anche capitare che dopo averla mangiata si avverta un mal di stomaco più o meno pesante, a volte associato ad altri problemi digestivi. I motivi possono essere diversi: difficoltà ad assorbire il fruttosio, alimentazione troppo ricca di fibre, intolleranza alimentare, allergia alimentare e reflusso gastroesofageo.

Difficoltà ad assorbire il fruttosio

Questa è, appunto, una delle difficoltà che si è costretti ad affrontare quando si mangia la frutta. È un rischio che per qualcuno è più di un fastidio. In sostanza, il proprio organismo potrebbe avere dei problemi legati al fruttosio, lo zucchero naturale presente nella frutta, nei succhi di frutta, in alcune verdure e nel miele. Uno dei più comuni è il suo malassorbimento, una condizione in cui le cellule dell’intestino tenue non riescono ad assorbire adeguatamente lo zucchero.

Mele | pixabay @castleguard

Il motivo? Uno potrebbe essere legato a un’intolleranza ereditaria al fruttosio, una condizione genetica che si verifica quando si è privi di un enzima che scompone lo zucchero. Quest’ultima comporta anche altri sintomi come nausea, vomito, gonfiore e diarrea. Le persone con intolleranza ereditaria al fruttosio dovrebbero evitare completamente cibi o bevande che contengono questo zucchero. Se invece si soffre di malassorbimento, mangiare cibi a basso contenuto di fruttosio e limitare l’assunzione di fruttosio può essere sufficiente. Inoltre, alcuni frutti hanno meno fruttosio: sono l’avocado, le banane, i mirtilli, i limoni, il lime, le arance, l’ananas e le fragole.

Le altre problematiche

Anche le fibre svolgono un ruolo essenziale per la salute dell’intestino. A volte, però, mangiarne troppe (o farlo velocemente) può portare a sintomi dolorosi come gas intestinale, gonfiore allo stomaco e crampi. Tutti i frutti sono ricchi di fibre, ma quelli che ne apportano una maggiore quantità sono lamponi, pere, mele con la buccia, banane, arance, fragole e manghi. Poi c’è l’intolleranza alimentare, che può provocare dolori allo stomaco. Altri sintomi di questo disturbo sono diarrea, gas e gonfiore addominale, mal di testa o emicrania, nausea e bruciore di stomaco. Non è finita qui. Perché un altro motivo è legato a una possibile allergia alimentare, che può comportare anche altri sintomi. I più comuni sono prurito o formicolio alla bocca, orticaria, prurito o eczema, gonfiore delle labbra, del viso, della lingua, della gola o di altre parti del corpo, dolore addominale, diarrea, nausea o vomito, vertigini, stordimento o svenimento.

Infine, il reflusso gastroesofageo. Si tratta di una condizione che porta l’acido nello stomaco a risalire lungo l’esofago, provocando fastidi al tratto digerente e mal di stomaco. Gli alimenti che possono scatenare o peggiorare questa problematica sono diversi e tra questi, insieme a cibi piccanti, fritti o estremamente lavorati, ci sono anche alcuni frutti. Quelli più pericolosi sono pomodori e alimenti a base di pomodoro, limoni, lime, arance e pompelmi.

Melograno | pixabay @megspl

Il mal di stomaco

Detto questo, in termini molto ma molto più generali, il mal di pancia è un sintomo molto diffuso tra la popolazione, provocato dalle cause più disparate ed eterogenee. Della frutta (o di un qualsiasi altro alimento) è stato detto. Ma può essere anche provocato da un forte stress o da abitudini quotidiane non proprio ottimali. Il mal di pancia tende a regredire spontaneamente nell’arco di una manciata di ore o al massimo entro un paio di giorni: in questi casi, i disturbi intestinali e le mestruazioni costituiscono i fattori più comunemente responsabili del dolore al basso ventre.

Cosa fare e cosa non fare

Non bisogna preoccuparsi se il mal di pancia è un disturbo che si manifesta durante il flusso mestruale o dopo un pasto particolarmente abbondante. Altrimenti, bisogna evitare di deglutire velocemente i liquidi, specie se freddi. E in caso di mal di pancia dipendente da disturbi intestinali e vomito, si consiglia di assumere cibi solidi e leggeri e di evitare latte e latticini. In simili frangenti, un buon rimedio è assumere liquidi zuccherini a piccole dosi, e non prima di 4-6 ore dal rigurgito. Altri rimedi possono essere quelli di diminuire lo stress o applicare una borsa dell’acqua calda sull’addome. Non bisogna abbuffarsi o abusare di lassativi a base eteropolisaccaridica (fibre): questi prodotti (compresi quelli erboristici) si gonfiano a livello gastro-intestinale, favorendo mal di pancia e gonfiore addominale. Finita? Macché. È consigliabile evitare di bere bibite gassate o abbinare molti cibi insieme, come ad esempio pasta, carne, pesci e dolci. Insomma, meglio avere uno stile di vita più sano e regolare.

Redazione Saluteweb

Recent Posts

Cachi, le proprietà e i benefici per l’organismo

In questo articolo andiamo a scoprire tutte le proprietà del cachi, un frutto che ha…

18 ore ago

Bronchite, come si può distinguere da altre condizioni simili?

Tra le infiammazioni più dure che colpiscono l’area dei polmoni troviamo, senza dubbio, la bronchite.…

20 ore ago

Disturbi mentali, in Italia ne soffre un minore su cinque. Ecco a cosa fare attenzione

La salute mentale è un tema sempre più affrontato, anche e soprattutto tra i giovani.…

2 giorni ago

Infertilità maschile, quali sono i fattori di rischio?

Il problema dell’infertilità negli uomini è in continuo aumento e sempre più preoccupante: ecco cosa…

2 giorni ago

Vitamina D, quali sono i valori normali e perché è importante conoscerli

La vitamina D è fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo, ma quali dovrebbero…

2 giorni ago

Latte vegetale, qual è l’alternativa migliore?

Scopri le differenze tra latte vaccino e bevande vegetali, i benefici, i rischi di carenze…

2 giorni ago