Mangiare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno è importante per la nostra salute: sono prodotti che non devono mancare mai in casa per quantità e varietà. Allo stesso tempo in Italia cresce lo spreco di cibo e a finire nel cestino sono soprattutto frutta e verdura. Nel 2021 abbiamo buttato sette miliardi di euro nei rifiuti, una cifra che corrisponde allo sperpero di 1.866.000 tonnellate di cibo secondo i dati del Rapporto ‘Il caso Italia’ 2022 di Waste Watcher International.
Gli alimenti che più spesso finiscono nella pattumiera sono quelli freschi, più soggetti a deperire velocemente. Secondo i dati si tratta in particolare di frutta fresca (25,5 grammi a settimana in media), seguita da insalate (21,4 grammi), pane fresco (20,0 grammi), verdure (19,5 grammi) e cipolle, aglio, tuberi (18,7 grammi). Quasi la metà delle persone afferma di buttare il cibo perché dimentica di aver acquistato un certo prodotto e, quando se ne ricorda, è ormai deteriorato. Vediamo allora i modi per far durare di più frutta e verdura e combattere gli sprechi.
Separare i cibi
Alcuni frutti influiscono sui processi di maturazione di altre varietà e vanno quindi stivati separatamente. E’ il caso di kiwi, mele, banane, fichi, meloni, pere, pesche e pomodori: tutti questi frutti continuano a maturare dopo la raccolta producendo un gas, chiamato etilene, che induce la maturazione anche nei prodotti con cui sono a contatto. Non tutti i frutti però sono sensibili all’etilene: l’arancia, il lampone, il limone, l’uva, il cetriolo e il peperone maturano solo sulla pianta. Ovviamente possiamo anche sfruttare questa caratteristica per far maturare un frutto acquistato quando era troppo acerbo: basterà metterlo in un sacchetto di carta insieme a mele e banane.
La conservazione
Insalate e verdure verdi si possono tenere in frigo in sacchetti di plastica, facendo attenzione che siano riempiti anche con un po’ d’aria, e sigillati. Per allungare la vita degli agrumi, arance, mandarini, limoni e lime si possono tenere anch’essi in frigo, e magari spostare man mano nel portafrutta in tavola solo la razione che si intende mangiare. Attenzione anche ai materiali: nei sacchetti di plastica, se non perforata, non passando aria si crea un microclima che potrebbe far maturare troppo velocemente la frutta.
Lavare sì o no?
In generale bisogna evitare di lavare la frutta e la verdura che non verrà consumata subito, perché l’umidità favorisce lo sviluppo di muffe. Se proprio è inevitabile avere pronti in frigorifero prodotti già lavati, bisogna far sì che siano perfettamente asciutti e riposti in contenitori di vetro coperti con carta assorbente.
L’organizzazione
L’accorgimento più importante contro lo spreco resta quello di sapere cosa abbiamo nel frigorifero. Per quanto possibile è necessario avere tutto in bella vista, ad esempio privilegiando contenitori trasparenti. Un altro accorgimento è quello di spostare verso la parte anteriore dei ripiani i prodotti a scadenza più ravvicinata, anziché farli finire sul retro o negli angoli, coperti dai prodotti appena comprati.