Non esiste un’età psicologica “giusta” o “sbagliata”, ma alcuni studi indicano che sentirsi più giovani dell’età anagrafica porta diversi benefici psicofisici
L’età psicologica, detta anche età soggettiva o interiore, rappresenta gli anni che una persona si sente di avere, indipendentemente dalla sua età anagrafica. Mentre l’età cronologica è un dato oggettivo, determinato dalla data di nascita, l’età psicologica varia da individuo a individuo e dipende da fattori personali, emotivi e sociali.
Perché l’età psicologica non coincide con l’età anagrafica?
L’età psicologica si basa sullo stato d’animo, sul modo di pensare e di agire, oltre che sulla personalità. Per questo motivo, due persone della stessa età anagrafica possono sentirsi profondamente diverse: alcuni mantengono un atteggiamento giovanile e spensierato anche in età avanzata, mentre altri si sentono “vecchi” già in giovane età. Questo spiega perché alcuni adolescenti appaiono maturi e responsabili, mentre alcuni adulti sembrano conservare un’anima da eterno Peter Pan.
In molti casi, l’età psicologica tende a rimanere costante nel tempo, come un tratto distintivo della persona. Tuttavia, può essere influenzata da eventi di vita significativi, esperienze personali e cambiamenti nel proprio stato emotivo.
Gli elementi che determinano l’età psicologica
L’età psicologica non si basa solo su una percezione soggettiva, ma su una serie di fattori specifici che la compongono:
- intelligenza emotiva: la capacità di comprendere e gestire le proprie emozioni.
- Consapevolezza: il livello di conoscenza di sé e del proprio modo di funzionare come individuo.
- Autocontrollo: la capacità di regolare le proprie azioni e di controllare le reazioni impulsive.
- Maturità: la responsabilità nelle decisioni, la coerenza e la capacità di difendere le proprie idee.
- Curiosità: il desiderio di scoprire e imparare sempre cose nuove.
- Empatia: la capacità di comprendere le emozioni degli altri e mettersi nei loro panni.
- Abilità sociali: la competenza nel relazionarsi con gli altri in modo efficace.
Come si calcola l’età psicologica?
Determinare la propria età psicologica non è un calcolo matematico, ma un’analisi personale che può avvenire in diversi modi:
- Test psicologici: esistono numerosi test, disponibili anche online, che aiutano a stabilire un’età psicologica indicativa.
- Autoanalisi: provare a rispondere alla domanda “Quanti anni mi sento dentro?” può offrire una prima indicazione.
- Diario personale: annotare le proprie esperienze ed emozioni settimanalmente può aiutare a individuare il proprio atteggiamento verso la vita.
- Domande di introspezione: chiedersi “Come vivo le mie emozioni?”, “Sono ottimista o pessimista?”, “Mi adatto facilmente ai cambiamenti?” può fornire una prospettiva chiara.
- Supporto professionale: un coach o uno psicologo possono aiutare a comprendere meglio la propria età interiore.
L’età psicologica influisce sulla salute?
Numerosi studi suggeriscono che l’età psicologica ha un impatto diretto sulla salute mentale e fisica. Uno studio sudcoreano del 2018, basato su scansioni cerebrali, ha dimostrato che le persone che si sentono più giovani della loro età anagrafica hanno una materia cerebrale più spessa e meno soggetta a deterioramento. Al contrario, chi si sente più vecchio della sua età anagrafica è più predisposto a disturbi come depressione, insonnia e ricoveri ospedalieri frequenti.
Non esiste un’età psicologica “giusta” o “sbagliata”, ma alcuni studi indicano che sentirsi più giovani dell’età anagrafica porta diversi benefici psicofisici. Tuttavia, è importante trovare un equilibrio: mantenere un atteggiamento ottimista e giovanile è positivo, ma senza perdere di vista la maturità e la consapevolezza necessarie per affrontare le responsabilità della vita adulta.
Età anagrafica, biologica, mentale e sociale: le differenze
L’età di una persona può essere definita in modi diversi:
- Età anagrafica: il numero di anni trascorsi dalla nascita.
- Età biologica: lo stato di salute e il livello di invecchiamento dell’organismo.
- Età mentale: le capacità cognitive di pensare, ricordare e risolvere problemi.
- Età psicologica: il modo in cui una persona si sente interiormente.
- Età sociale: i ruoli e le aspettative che la società associa a una determinata età.
L’età psicologica è un elemento fondamentale della nostra identità, capace di influenzare la nostra percezione della vita e il nostro stato di benessere. Capire quanti anni ci sentiamo “dentro” ci permette di avere una visione più chiara di noi stessi e di affrontare con maggiore consapevolezza il nostro percorso di crescita personale.