
Una donna che dorme | Pixabay @Claudio Scot - Alanews.it
La postura assunta a letto non è una semplice abitudine: può influenzare la salute della colonna vertebrale, il benessere muscolare, la qualità della respirazione e persino il nostro aspetto estetico
Dormire bene è fondamentale. Durante il sonno, il corpo si rigenera, la mente si riorganizza e si recuperano le energie necessarie per affrontare la giornata successiva. Ma c’è un aspetto spesso sottovalutato che può influenzare in modo significativo la qualità del riposo: la posizione in cui dormiamo.
La postura assunta a letto non è una semplice abitudine: può influenzare la salute della colonna vertebrale, il benessere muscolare, la qualità della respirazione e persino il nostro aspetto estetico. Alcune posizioni, infatti, favoriscono un sonno più profondo e rigenerante, mentre altre possono provocare dolori, rigidità e interruzioni del riposo.
Dormire sulla schiena: benefici e accorgimenti
Tra le posizioni più consigliate troviamo quella supina, cioè dormire a pancia in su. In questa posizione, la colonna vertebrale mantiene un allineamento neutro, riducendo la tensione a livello cervicale e lombare. È anche una postura che permette una respirazione più fluida e, per chi ci tiene all’estetica, riduce il contatto del viso con il cuscino, limitando la formazione di rughe.
Tuttavia, non è ideale per tutti: chi soffre di apnee notturne o russa frequentemente potrebbe notare un peggioramento dei sintomi, a causa del rilassamento della lingua che può ostruire le vie respiratorie. Per ottimizzare il comfort in questa posizione, può essere utile posizionare un cuscino sottile sotto la testa e uno sotto le ginocchia, così da sostenere la curva naturale della zona lombare.
Dormire su un fianco: la scelta più diffusa
Molte persone preferiscono dormire su un fianco, ed è una scelta che trova spesso il favore anche degli esperti. Oltre ad essere la posizione più adottata nella popolazione adulta, dormire su un fianco, soprattutto il sinistro, può apportare numerosi benefici: aiuta a ridurre il russamento e le apnee notturne, favorisce la digestione e, durante la gravidanza, migliora la circolazione sanguigna e l’apporto di ossigeno al feto.
Questa posizione si dimostra utile anche in caso di reflusso gastroesofageo, poiché favorisce un corretto deflusso dei succhi gastrici. Tuttavia, se mantenuta per molte ore e senza il giusto supporto, può provocare dolori alla spalla, formicolii o fastidi articolari. Per evitarlo, è consigliabile utilizzare un cuscino tra le ginocchia e uno sufficientemente alto sotto la testa, così da mantenere l’allineamento tra bacino e colonna vertebrale.
Dormire a pancia in giù: una posizione da evitare
Decisamente meno indicata è la posizione prona, ovvero dormire a pancia in giù. Nonostante qualcuno la trovi comoda, questa postura è spesso fonte di tensioni cervicali e dolori lombari, poiché costringe il collo a una torsione innaturale e accentua la curvatura della schiena.
Inoltre, la pressione sul torace può rendere la respirazione più difficile e, a lungo andare, può contribuire alla comparsa di rughe sul viso a causa dello schiacciamento contro il cuscino. Se proprio non si riesce a fare a meno di dormire in questa posizione, è meglio eliminare il cuscino sotto la testa o sceglierne uno molto basso, e inserirne uno sotto al bacino per alleviare la pressione sulla zona lombare.
La posizione ideale in gravidanza
Nel caso delle donne in gravidanza, la posizione migliore è dormire su un fianco, con le ginocchia leggermente piegate. Questa postura allevia la pressione sull’utero e facilita la circolazione sanguigna, favorendo anche una migliore ossigenazione per la mamma e il bambino.
Dormire sul lato sinistro è particolarmente raccomandato, poiché evita di comprimere il fegato e migliora il ritorno venoso. Per aumentare il comfort, è possibile utilizzare cuscini specifici per la gravidanza, da sistemare tra le gambe, sotto la pancia o nella zona lombare. Se necessario, è possibile cambiare lato per alleviare eventuali pressioni o fastidi localizzati.
Dormire con mal di schiena o dolore al collo
Chi soffre di mal di schiena dovrebbe evitare la posizione prona, preferendo quella supina o su un fianco. In entrambi i casi, il giusto supporto del materasso e un cuscino che mantenga il collo ben allineato con la colonna vertebrale possono fare una grande differenza.
Dormire su un fianco con un cuscino tra le ginocchia, ad esempio, aiuta a prevenire tensioni lombari e favorisce il rilassamento muscolare. Anche il materasso gioca un ruolo fondamentale: deve essere sufficientemente elastico per permettere alle spalle e ai fianchi di affondare quanto basta, mantenendo l’allineamento della colonna vertebrale.
Qual è, allora, la posizione migliore per dormire?
In realtà non c’è una risposta unica. La posizione ideale dipende da vari fattori, come le condizioni fisiche individuali, eventuali disturbi preesistenti, le abitudini personali e la qualità del materasso e del cuscino.
In generale, però, dormire sulla schiena o su un fianco tende ad essere più salutare rispetto al dormire a pancia in giù, soprattutto in termini di supporto muscolo-scheletrico e qualità della respirazione.
Consigli per un sonno più salutare
Per migliorare la qualità del riposo, è utile fare attenzione a piccoli ma importanti dettagli: scegliere il cuscino giusto in base alla propria postura abituale, investire in un buon materasso, cambiare lato ogni tanto se si dorme sempre sullo stesso fianco, e ascoltare i segnali del proprio corpo.
Se al risveglio ci si sente spesso stanchi, doloranti o irrigiditi, può essere il momento di rivalutare la propria posizione notturna.