Stili di vita

Come gli esami del sangue possono dirti se il tuo stile di vita è corretto

Possono le nostre analisi del sangue stabilire se stiamo seguendo, o meno, un stile di vita corretto? Sì, perché sono in grado di fotografare il funzionamento del nostro organismo, raccontandoci se le nostre abitudini sono corrette o meno, e se dobbiamo cambiare qualcosa. Possono sembrare banali, ma le analisi possono darci alcuni parametri che, soprattutto nell’ambito dell’alimentazione, indicano lo stato di salute del nostro organismo: questi, infatti, possono essere spesso richiesti sia da uno specialista della nutrizione, che per delle visite di check up. Scopriamoli insieme.

Immagine | Unsplash @Online Marketing

I trigliceridi

Presenti nel sangue, i trigliceridi sono grassi – nello specifico lipidi – che derivano dalla nostra alimentazione, più precisamente dal consumo di grassi animali. Il loro livello ci indica sia il tipo di cibo che privilegiamo, sia la sua qualità: infatti, valori intorno ai 65/70 mg/dl, indicano che prediligiamo un’alimentazione ricca di verdure. Diversamente, valori superiori ai 170 indicano l’elevato consumo di insaccati e carne rossa. Se invece le analisi indicano che il livello dei trigliceridi nel sangue è contenuto, questo può dipendere dal consumo di pesce azzurro, ottimo sia per il metabolismo, che per il sistema immunitario. 

Immagine | Pixabay @ ElastiComputeFarm

Omocisteina e transaminasi

Anche l’omocisteina e le transaminasi possono dirci se stiamo seguendo seguendo uno stile di vita corretto attraverso l’alimentazione. Come? L’omocisteina è in grado di segnalarci eventuali pericoli per il cuore, ed è per questo un indice del rischio cardiovascolare. Se presentiamo alti livelli di questo aminoacido nel sangue, perciò, è molto probabile che la nostra dieta sia squilibrata: essenzialmente, la nostra alimentazione è povera di verdure, ed è necessario perciò consumarne maggiormente. Quando invece le analisi del sangue segnalano livelli elevati di transaminasi GPT/ALT, è probabile che il nostro fegato non stia funzionando correttamente. Spesso sentiamo parlare, infatti, di ‘fegato grasso’, nome con cui generalmente si chiama la steatosi, una condizione che colpisce le cellule del fegato, nelle quali c’è un accumulo anomalo di trigliceridi. In questo caso, quindi, è bene intervenire sulle nostre abitudini alimentari, cercando di disintossicare il nostro fegato. Un consiglio per migliorare il proprio stile di vita? Mangiare cibo di stagione, seguendo una alimentazione stagionale. Questa è un’abitudine che sempre più persone seguono, e rappresenta una scelta più sostenibile sia per l’ambiente, che per le nostre tasche, e che ovviamente comporta dei benefici anche per la salute. I cibi di stagione, oltre a essere più saporiti, sono più ricchi di nutrienti rispetto ai cibi coltivati in serra o raccolti al momento giusto e poi conservati nelle celle frigorifere per mesi. I prodotti coltivati e consumati seguendo i cicli naturali garantiscono il meglio delle loro proprietà nutritive. Inoltre, variare l’acquisto di frutta e verdura seguendo la stagionalità ci porta automaticamente a diversificare la nostra alimentazione.

Lavinia Nocelli

Sono una fotogiornalista di Senigallia. Mi occupo di salute mentale, migrazioni e conflitti sociali: ho realizzato reportage nei campi profughi di Calais e Dunkerque, in Romania, Ucraina e Albania, a bordo della Sea Watch e in Irlanda del Nord. Collaboro con The Independent, Il Manifesto, Lifegate, TPI, InsideOver, Skytg24, e Good Morning Italia, tra gli altri

Recent Posts

Utilizzare le tecnologie digitali abbassa i rischi del declino cognitivo: lo studio

La prima generazione a utilizzare Internet, email, smartphone e tecnologie digitali ha ridotto il rischio…

17 ore ago

Esiste una posizione ideale nella quale dormire? Quel che bisogna sapere

La postura assunta a letto non è una semplice abitudine: può influenzare la salute della…

17 ore ago

Alzheimer: potrebbero essere differenze tra uomini e donne nella risposta ai nuovi farmaci monoclonali

Uno studio rivela che uomini e donne potrebbero rispondere in modo differente al farmaco monoclonale…

2 giorni ago

Cos’è la dislipidemia e come si può curare

Questa condizione si manifesta attraverso un'alterazione nei livelli di lipidi nel sangue. Per curarla può…

3 giorni ago

Raffreddore o allergia? Ecco come distinguerli in primavera

Secondo un rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, si stima che oltre il 30% della popolazione…

4 giorni ago

Batteri intestinali e sclerosi multipla:Un nuovo studio ha rivelato i possibili collegamenti

Il microbiota intestinale potrebbe influenzare la sclerosi multipla: uno studio del Max Planck Institute ha…

4 giorni ago