I margini dell’eritema possono essere netti o sfumati, con chiazze più o meno estese sulla superficie del corpo. Una volta riassorbito, può causare desquamazione o discromia
L’eritema è una lesione della pelle, a causa di un processo infiammatorio, che rientra nelle forme di allergia cutanea e si manifesta con arrossamenti o pruriti generati dall’esposizione al sole (come le scottature solari). L’infiammazione, tipica dell’eritema, è causata dalla vasodilatazione dei capillari sottocutanei. I margini dell’eritema possono essere netti o sfumati, con chiazze più o meno estese sulla superficie del corpo. Una volta riassorbito, può causare desquamazione o discromia (diversa colorazione della pelle). Quindi, in sostanza, l’esposizione al sole e all’aria aperta può essere sì benefica per la salute, facilitando la produzione di vitamina D e migliorando l’umore attraverso il rilascio di serotonina.
Ma esporsi al sole senza protezioni adeguate però espone anche a seri rischi per la salute della pelle. Le radiazioni UV emesse dai raggi solari, infatti, possono provocare danni a carico della cute sia a breve che a lungo termine. Tutto questo contribuisce sia alla comparsa di eritema solare sia all’invecchiamento precoce della pelle e aumentando il rischio di sviluppare melanomi e altri tipi di tumori cutanei non-melanocitari. Quindi, cosa bisogna fare? Diventa fondamentale proteggere la pelle con creme contenenti filtro solare adatte e limitare l’esposizione diretta al sole, specialmente durante le ore più calde della giornata.
“L’eritema è un’infiammazione della pelle causata da un’eccessiva esposizione ai raggi solari, in particolare ai raggi ultravioletti a onda corta (UVB). Questa condizione infiammatoria varia nella sua gravità, che può spaziare da un semplice eritema della cute fino a vere e proprie ustioni di primo grado con formazione di bolle. Spesso non si percepisce immediatamente l’effetto dell’esposizione solare sulla pelle; i sintomi dell’eritema possono comparire tra le 4 e le 10 ore dopo l’esposizione”, ha spiegato al sito dell’Humanitas il professor Marco Ardigò, capo della sezione autonoma di Dermatologia Oncologica presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano.
I sintomi includono bruciore, prurito, pelle dolorante e calda al tatto, pelle con aspetto simile a una “buccia d’arancia”, con chiazze di diverse dimensioni e contorni sfumati o netti. “Nei casi più gravi, l’eritema può evolvere in una vera e propria ustione che si manifesta con un dolore più intenso, accompagnato da gonfiore, edema e possibile formazione di bolle sulla pelle. I sintomi sistemici possono includere alterazioni della temperatura corporea, mal di testa e brividi”, ha continuato il dottor Ardigò.
L’eritema solare chi può colpire più facilmente? Le persone che presentano uno o più fattori di rischio. “Tra questi vi sono il fototipo chiaro della pelle, in grado di produrre meno melanina, la predisposizione a allergie o familiarità con esse, la presenza di dermatiti o altre lesioni cutanee, l’esposizione a sostanze fotosensibilizzanti presenti in creme, profumi o farmaci, e l’assunzione di farmaci che rendono la pelle più sensibile alla luce solare”, ha detto sempre il dottor Ardigò.
E ancora: “La prevenzione dell’eritema solare consiste nel proteggere efficacemente la pelle dai raggi UV. Ciò significa utilizzare una crema solare con un alto fattore di protezione, che blocca sia i raggi UVA che UVB (solitamente SPF +30 o +50), indossare sempre occhiali da sole, coprire la testa con un cappello e evitare l’esposizione diretta al sole durante le ore più calde della giornata. Queste precauzioni sono fondamentali per proteggere la pelle e prevenire danni a lungo termine, tra cui l’invecchiamento precoce e il rischio di sviluppare tumori cutanei”.
Quando si manifesta un eritema solare, la prima azione da compiere è evitare ulteriori esposizioni ai raggi UV per permettere alla pelle di guarire. Non è questo, infatti, il comportamento da adottare. Quindi, è consigliabile detergere delicatamente la pelle con detergenti a base di avena colloidale, applicare creme lenitive sulla zona interessata e utilizzare acqua termale per rinfrescare e lenire la pelle. “È fondamentale mantenere una buona idratazione bevendo molta acqua, poiché questo aiuta a ridurre la secchezza cutanea. Se l’eritema è particolarmente doloroso e i sintomi persistono nonostante le cure, è consigliabile consultare un dermatologo. Il medico potrà raccomandare trattamenti topici per alleviare il dolore, togliere l’infiammazione e accelerare la guarigione della pelle. Nei casi più gravi, potrebbe essere necessaria l’assunzione di farmaci sistemici per gestire l’infiammazione e il dolore in modo efficace”, ha concluso il dottor Ardigò.
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