A portare agli onori della cronaca questa patologia è stata, nell’ultimo periodo Giorgia Soleri, la modella e influencer 26enne fidanzata con il frontman dei Maneskin Damiano David, che ha parlato ampiamente della malattia, per il quale il 28 marzo ricorre la giornata mondiale indetta per sensibilizzare la popolazione su un problema fino a poco tempo fa poco noto ai mass media. L’endometriosi viene definita una patologia fortemente invalidante per le donne che se soffrono, e consiste in un’infiammazione cronica benigna degli organi genitali femminili e del peritoneo pelvico, causate dalla presenza di cellule endometriali che in condizioni di normalità, dovrebbero trovarsi solamente all’interno dell’utero.
I sintomi più frequenti che vengono avvertiti riguardano soprattutto mestruazioni in alcuni casi molto dolorose, un dolore pelvico cronico e una difficoltà nella minzione, oltre a sintomi gastrointestinali, forti dolori durante il rapporto sessuale e un generale stato di stanchezza e affaticamento persistente. Come dicevamo in precedenza, solo in Italia sono moltissime le donne a soffrirne, secondo uno studio condotto dall’Humanitas, infatti, circa il 10-20% delle donne in età fertile ne è colpito, con una maggiore diffusione nelle giovani dai 25 ai 35 anni, mentre è praticamente assente nelle donne di età prepuberale o in menopausa.
La diagnosi di endometriosi avviene spesso in accidentalmente, ovvero durante controlli di routine o per altre patologie, questo accade perché molte volte non vi è alcuna manifestazione sintomatica, o con problematiche che sono comuni a molte altre patologie. È bene però fare un’analisi approfondita, in quanto è stato ampiamente dimostrato come l’endometriosi sia una delle principali cause di infertilità, oltre ad avere ripercussioni sul benessere psicofisico di chi ne è colpito.
Se in Italia le donne a soffrire di endometriosi sono all’incirca tre milioni, ampliando l’orizzonte nel mondo si arriva a circa 190 milioni, ovvero più di una donna su dieci in età fertile sulla terra ne soffre. Per tali motivi si può considerare una malattia con un forte impatto sociale, soprattutto in casi di forme più gravi. Come abbiamo visto precedentemente infatti non è così semplice arrivare ad una diagnosi certa, ma spesso bisogna attraversare un iter piuttosto complicato. I trattamenti ovviamente variano in base allo stadio e ai sintomi della paziente, passando da un controllo clinico, fino all’utilizzo di terapie farmacologiche, con la possibilità anche, nei casi ovviamente più complicati si può arrivare fino al trattamento chirurgico. La laparoscopia è infatti l’unica terapia chirurgica che assicura precisione e ripetibilità di esecuzione, minore trauma e dolore alla donna per la cura di questa malattia. Essa può essere praticata più volte per permettere di estirpare in maniera completa la endometriosi.
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