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Ecoansia, come si cura?

L’ecoansia, o ansia climatica, nel contesto scientifico indica la preoccupazione, la paura o l’ansia persistente legata al destino ambientale del pianeta che potrebbe essere catastrofico a causa di gravi eventi climatici. Nei soggetti più giovani e in coloro particolarmente sensibili alle questioni del riscaldamento globale, dei cambiamenti climatici, dell’incremento dei disastri naturali, della deforestazione, dell’innalzamento del livello del mare e degli eventi meteorologici estremi, l’ansia climatica può presentare sintomi specifici di disagio. Ma vediamo nel dettaglio che cosa causa l’ecoansia e i modi per curarla.

Tutto quello che bisogna sapere a proposito dell’ecoansia

La crisi climatica che stiamo vivendo non solo provoca problemi devastanti dal punto di vista ambientale, ma sta gradualmente influenzando la salute mentale, in particolare dei più giovani. Uno studio condotto dall’American Psychological Association (APA) nel 2017 caratterizza l’eco-ansia come una paura cronica per il deterioramento ambientale. Questo tipo di ansia e preoccupazione sono innescati da una minaccia concreta: si tratta pertanto di un fenomeno fisiologico.

Il disturbo da stress ecologico è una risposta emotiva all’accentuarsi del degrado dell’ambiente naturale dovuto ai cambiamenti climatici. Questa condizione si può manifestare in varie forme, tra cui ansia, depressione, senso di impotenza, rabbia, colpa e disperazione. Queste emozioni possono scaturire da una crescente consapevolezza delle sfide ambientali dei nostri tempi, dalla frustrazione per l’inerzia politica o dalla sensazione di impotenza nell’affrontare la crisi climatica.

Salute ambiente naturale | Pixabay @shellexx – Saluteweb.it

È importante sottolineare che l’ansia ambientale non è necessariamente una condizione clinica. Tuttavia, può impattare significativamente sulla qualità della vita e sul benessere psicologico di un individuo. Pertanto, è cruciale affrontare queste emozioni in modo sano. Per quanto provare apprensione per il fenomeno dei cambiamenti climatici possa essere sintomo di una spiccata sensibilità, che può portare a cercare soluzioni e attivarsi per salvare la salute del nostro pianeta, è bene sapere che, nel caso in cui questa dovesse portare ad avere sintomi importanti, deve essere presa fortemente in considerazione e diventa necessario cercare una soluzione.

L’inquietudine e l’apprensione legate ai cambiamenti climatici influenzano il benessere emotivo e psicologico di molte persone. È importante notare che alcuni elementi sembrano aumentare la suscettibilità ai sintomi dell’ecoansia, tra cui:

  • età giovane
  • esposizione significativa ai media
  • impegno attivo nella gestione della crisi ambientale
  • lavorare nel settore della sostenibilità ambientale

È essenziale precisare che ogni individuo manifesta ansia e timore in modo personale, tuttavia, in linea generale, si riscontrano sintomi condivisi, tra cui:

  • inquietudine e ansia legate all’impatto personale sul pianeta, alla responsabilità di contribuire alla risoluzione delle problematiche ambientali e alle notizie sul clima e sui cambiamenti climatici;
  • manifestazioni di ansia durante la considerazione di questioni ambientali, difficoltà a non riflettere sui problemi legati ai cambiamenti climatici e incapacità di fermare o gestire le preoccupazioni ambientali;
  • presa di decisioni drastiche sulla propria vita, come la scelta di non avere figli a causa di preoccupazioni etiche o di sostenibilità rispetto alle risorse terrestri disponibili;
  • difficoltà a gestire situazioni sociali con familiari e amici, problemi di concentrazione nel lavoro o negli studi e difficoltà a conciliare il sonno;
  • solastalgia, uno stato caratterizzato da emozioni di nostalgia, sensazione di perdita, ansia, disturbi del sonno, stress, dolore, depressione, pensieri suicidi e aggressività. Solitamente, la solastalgia si manifesta quando la propria dimora o l’ambiente circostante subiscono danni da eventi naturali improvvisi.

In caso di catastrofi naturali, che possono derivare o meno da eventi climatici estremi provocati dal riscaldamento globale, le ripercussioni sulla salute mentale sia delle persone coinvolte direttamente sia di coloro esposti alle notizie ma già affetti da disturbi di ansia o depressione, possono protrarsi nel tempo e manifestarsi attraverso sintomi di ansia e stress post-traumatico.

Eventi drammatici come la perdita della casa, dell’attività commerciale, dei propri beni e ricordi, o la vita dei propri cari, hanno un impatto profondo sulla psiche. Studi condotti dall’Union of Concerned Scientists (2010) suggeriscono che tra il 25% e il 50% delle persone colpite da conseguenze di disastri meteorologici subisca effetti sulla salute mentale. Inoltre, secondo l’American Psychological Association (APA), i sopravvissuti a disastri naturali presentano un significativo aumento di depressione, disturbo da stress post-traumatico, ansia e suicidio.

È innegabile che il riscaldamento globale influisca sulla salute e sul benessere mentale; l’incremento delle temperature è strettamente correlato a un aumento degli attacchi di ansia e panico, soprattutto in coloro che ne soffrono già, specialmente durante l’estate. Questi sintomi si intensificano nelle persone con difficoltà economiche o minor sicurezza finanziaria a causa dell’innalzamento delle temperature, come ad esempio agricoltori, allevatori e pescatori dipendenti da terra e mare, portando a sensazioni di disperazione.

Tecniche e terapie per affrontare l’ecoansia

Per fortuna esistono diversi metodi e tecniche che possono aiutare a diminuire l’ansia dovuta ai cambiamenti climatici e alla crisi che si vive nei nostri giorni. Ecco una lista di terapie che possono essere utilizzate nel caso in cui ci si dovesse sentire sopraffatti dal diasgio e dall’angoscia derivata dalle tematiche ambientali.

Ecoansia | Pixabay @pedrosala – Saluteweb.it

Terapia cognitivo-comportamentale

La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) emerge come uno degli approcci terapeutici ampiamente impiegati per affrontare l’ansia ambientale. Questo metodo terapeutico assiste le persone nel riconoscere e modificare schemi di pensiero negativi e convinzioni irrazionali correlate alla crisi ambientale. La TCC può essere efficace nel promuovere strategie per mitigare l’ansia, la sensazione di impotenza e la paura legate all’ecologia.

Terapia della natura

La terapia della natura rappresenta un approccio che utilizza l’ambiente naturale per favorire il benessere psicologico. Individui afflitti da ansia ambientale possono trarre beneficio dall’immersione nella natura, partecipando ad alcune attività come passeggiate nel bosco, giardinaggio o semplicemente trascorrendo del tempo in contesti naturali. Queste attività possono contribuire a rinnovare la connessione con il mondo naturale e a ridurre i livelli di ansia.

Mindfulness

L’adozione della mindfulness si è rivelata efficace nel trattare i disturbi dovuti all’ansia ambientale. La mindfulness guida le persone a focalizzarsi sul momento presente, ad essere consapevoli delle proprie emozioni e a mitigare l’ansia. Attraverso la meditazione mindfulness, è possibile sviluppare una comprensione più profonda della connessione tra l’essere umano e l’ambiente naturale.

Attivismo ecologico

Per alcuni tipi di persone, l’ansia ambientale può essere affrontata tramite l’attivismo ecologico. L’impegno diretto per la salvaguardia dell’ambiente può conferire un senso di scopo e di efficacia nell’affrontare la crisi climatica. Partecipare a iniziative ambientali o unirsi a gruppi locali può rappresentare un percorso per convertire l’ansia in azione costruttiva.

Sostegno sociale

La presenza di un supporto sociale è fondamentale nell’affrontare l’ansia ambientale. Discutere di questa tematica con amici, familiari o un consulente può offrire un canale per esprimere le proprie emozioni e ricevere sostegno. La condivisione di preoccupazioni e idee può contribuire a diminuire la sensazione di isolamento e disperazione.

Federico Liberi

Sono laureando in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica

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