È risaputo che ascoltare musica può scatenare in noi emozioni differenti. Molti studi hanno confermato negli anni i molteplici benefici che ha la musica sul nostro corpo e sulla nostra mente, sottolineando anche quanto sia importante se utilizzata come strumento in percorsi terapeutici e anche riabilitativi. La musicoterapia, infatti, viene consigliata in alcune condizioni patologiche e come tecnica di rilassamento e per il benessere psicofisico.
La musica ha un impatto fortemente positivo sulla vita di tutti i giorni, la ascoltiamo appena svegli, mentre andiamo a lavoro o quando vogliamo ricordare qualcosa di bello o al contrario malinconico. Ogni genere musicale è in grado di suscitare una determinata emozione e a tal proposito, uno studio dell’università di Berkeley in California ha costruito una mappa di tutte le emozioni che vengono suscitate da ogni genere musicale. Ci sono la calma, la felicità, la paura, il divertimento, l’ansia, l’eccitazione, la tristezza e cosi via.
Le caratteristiche
La maggior parte delle persone ascoltano musica o suonano uno strumento musicale per le emozioni che provano in quel momento. “Il nostro cervello, quando ascoltiamo musica, è come se avesse dei direttori d’orchestra che fanno andare tutti i neuroni in fase (ritmo alfa, ritmo beta, ritmo gamma ecc.) e quelli della corteccia uditiva ascoltano, oscillano e trasmettono ai loro compagni queste vibrazioni, modificando i ritmi di base del cervello e l’attività neuronale“. “Un pezzo di musica classica può rilassarci e un brano rock può essere energizzante. Questo è un effetto universale, che funziona perfino sugli animali.” affermava Antonio Malgaroli qualche anno fa, psichiatra e professore dell’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano.
Ma quali sono le caratteristiche che fanno di una canzone o di un pezzo di musica la melodia adatta alle nostre esigenze ed emozioni?
Innanzitutto il ritmo, la velocità e l’intensità, sono fattori importanti per determinare l’effetto che una melodia può avere su di noi. Una musica veloce è spesso associata ad emozioni positive. I brani “felici” hanno spesso un ritmo compreso tra i 140 e i 150 BPM. Un ritmo veloce è associato all’eccitazione, che può però trasformarsi in agitazione. Per quanto riguarda l’intensità, un suono più forte è spesso associato a una melodia in grado di suscitare energia, mentre al contrario un’intensità debole sarà in grado di rilassare.
La musica agisce direttamente sul sistema endocrino e può stimolare il rilascio di ormoni come la dopamina e ridurre i livelli di cortisolo. Ascoltare i nostri brani preferiti può farci avvertire da subito una sensazione di divertimento, mentre le canzoni che non ci piacciono ci innervosiscono e peggiorano il nostro umore.