I bambini creano fantastici mondi di amici immaginari. Tutto questo grazie alla loro fantasia. Situazioni che offrono opportunità uniche di esplorazione e crescita. Ma chi sono? Possono essere invisibili o assumere la forma di oggetti reali animati dai pensieri e dalla creatività dei piccoli. Questi compagni di gioco immaginari hanno pensieri propri e addirittura una vita propria, anche se non sono sempre presenti nelle giornate dei bambini. Ci sono situazioni nelle quali i bambini ci giocano, ci parlano e a volte confidano i loro segreti, magari anche litigandoci. Come se fosse una reale quotidianità.
Questi affascinanti amici possono essere molto simili ai bambini che li creano o essere il loro opposto completo. Un aspetto comune di tutti gli amici immaginari è la loro capacità di ascoltare i pensieri del bambino, diventando confidenti di ogni desiderio, paura o segreto.
Attenzione: da non dimenticare il fatto che quando un bambino sta giocando con il suo amico immaginario, non sta affatto avendo allucinazioni. Anzi, al contrario, i bambini che creano amici immaginari dimostrano una grande coscienza di sé e sviluppano una vasta gamma di benefici attraverso queste interazioni immaginarie. Anche perché questi amici immaginari spingono i più piccoli a manifestare ogni tipo di pensiero senza la paura che possano essere rivelati ad altri. Proprio perché immaginario, infatti, l’amico creato non tradisce mai la fiducia del bambino.
Inoltre, l’interazione con un amico immaginario insegna al bambino a relazionarsi con qualcosa di diverso da sé e ad affrontare pensieri non necessariamente affini ai propri. Questo processo aiuta i bambini a costruire la propria identità e ad apprezzare la diversità di prospettive nel mondo.
I bambini con amici immaginari sono perfettamente consapevoli del confine tra realtà e fantasia e difficilmente i due mondi si intersecano. Non è sintomo di mancanza di equilibrio e soprattutto non è il segnale della presenza di un disturbo psichico. Certo, un amico immaginario non è per sempre: la sua presenza diminuisce con il passare degli anni e tende a svanire completamente entro i 10 anni. Dopo i 6 anni, infatti, i bambini, infatti, cominciano a frequentare la scuola elementare, il loro mondo si allarga e le relazioni diventano reali e importanti. Ed è qui che l’amico immaginario viene sostituito dalla realtà. Però, se tutto questo mondo creato dalla fantasia continua a esistere anche dopo i 10 anni, allora potrebbe essere utile consultare uno specialista per comprendere se il bambino sta vivendo disagi interiori di cui non si è ancora a conoscenza.
Ma come bisogna comportarsi quando il proprio bimbo gioca con l’amico immaginario? Bisogna ascoltare con interesse, giocare insieme (in sostanza, non bisogna esitare a unirvi alle avventure con l’amico immaginario del vostro bambino), rispettare i loro spazi, rassicurare il bambino (insegnargli la differenza tra il mondo reale e quello immaginario e rassicuralo che è normale avere un amico immaginario). Anche perché, appunto, gli amici immaginari sono una parte normale e preziosa dell’infanzia, che aiuta i bambini a esplorare il proprio mondo interiore e a sviluppare una sana immaginazione. Quindi, non c’è nulla di cui preoccuparsi.
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