Frutto dalla buccia rossa e dalla polpa bianca, piena di minuscoli puntini neri.
Stiamo parlando del dragon fruit, un alimento molto particolare sia alla vista che al gusto.
Tipico del continente americano, in Italia è poco diffuso, ma anche nel nostro Paese è possibile trovarlo in vendita in alcuni mercati e supermercati. Soprattutto nel periodo natalizio.
Grazie al suo aspetto bizzarro, non passa di certo inosservato, ma sono soprattutto le sue proprietà nutritive a racchiudere una piacevole sorpresa per il nostro organismo.
Diversi sono, infatti, i benefici che l’assunzione del dragon fruit può portare all’uomo. Quali? Li scopriremo insieme in questo articolo.
Originario dell’America Centrale, dove è diffuso in particolar modo in Messico e Guatemala, il dragon fruit è il frutto dell’Hylocereus undatus, una specie appartenente alla famiglia delle Cactaceae.
Viene spesso chiamato anche con il nome pitahaya (o pitaya) e si contraddistingue per una buccia dal colore rosso o rosa intenso e caratterizzata dalla presenza di quelle che sembrano quasi delle creste appuntite e che ricordano un po’ quelle di un carciofo.
All’interno la sua polpa è, invece, di colore bianco latte e racchiude una miriade di piccoli semini neri, il quale conferiscono al cuore di questo frutto un aspetto maculato.
Oltre che la più nota versione rossa, esiste anche una varietà di colore giallo (ricorda quasi un casco di banane).
Viene solitamente utilizzato come ingrediente per dolci, marmellate, bevande o sorbetti, ma può essere mangiato anche da solo, dopo essere stato tagliato a fette e aver tolto la buccia.
La parte edibile di un dragon fruit da 100 g si attesta generalmente sui 55 g di prodotto ed è in grado di apportare tra le 35 e le 50 calorie al corpo umano.
Al suo interno sono contenute importanti proprietà nutrizionali, tenendo presente che è composto per circa 80/90 g da acqua.
Il peso restante è rappresentato quasi totalmente dai carboidrati (dai 9 ai 14 g), seguito poi da fibre (da 0,3 a 0,9 g), grassi (da 0,1 a 0,6 g) e proteine (da 0,15 a 0,5 g).
Il dragon fruit contiene, poi, anche buoni quantitativi di vitamina C e tracce di vitamina A, tiamina e riboflavina.
Tra i sali minerali, troviamo invece il fosforo, il calcio e il ferro.
Presenti pure quantitativi di niacina, con il dragon fruit che si attesta come una fonte di flavonoidi e fitoalbumine.
Le piante di dragon fruit rosso producono frutti generalmente tra le quattro e le sei volte all’anno e quest’ultimi sono una grande fonte di molecole antiossidanti.
Secondo alcuni studi, grazie alle sue proprietà il dragon fruit potrebbe aiutare a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, oltre che a prevenire il diabete e promuovere la guarigione delle ferite.
Tre caratteristiche molto importanti e che lo rendono un frutto indicato soprattutto per chi soffre di patologie legate agli aspetti sopra elencati.
Al dragon fruit sono poi attribuite anche capacità utili a migliorare vista e memoria di chi lo assume, oltre che di aiuto per la perdita di peso o di miglioramento dell’appetito.
La presenza di fibre al suo interno favorisce la digestione e può essere d’aiuto a chi soffre di stitichezza.
L’insieme delle sue proprietà nutrizionali gli permettono, poi, di giocare un ruolo di sostegno per il sistema immunitario, aiutandolo anche a mantenere alto il livello di energia nell’organismo.
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