In tanti soffrono di cervicalgia, che è poi il nome corretto di quello che tutti comunemente chiamano “cervicale”. È un dolore al collo che si prolunga nel tempo. Fastidioso, aggiungiamo, e anche molto. Per cercare di limitare tutto questo e cercare di convivere al meglio con questa problematica, bisogna praticare attività fisica. Nel dettaglio, è consigliabile il nuoto, nello stile dorso. Le principali cause della cervicalgia sono le posture scorrette che si mantengono a lungo nell’arco di un’intera giornata. L’esempio è quello di chi svolge un lavoro d’ufficio e sta seduto alla scrivania chinato in avanti. Altre cause comuni alla base della patologia sono alterazioni genetiche del rachide cervicale, come la scoliosi. In certi casi, poi, all’origine del problema ci sono dei traumi.
“A favorire la cervicalgia sono anche gli sport asimmetrici, tra cui il tennis e il padel, che comportano un maggiore sviluppo della muscolatura del lato del collo destro o sinistro, in base alla mano che impugna la racchetta. Per compensare tale squilibrio, alcuni muscoli di questa parte del corpo tendono a rimanere contratti, dando luogo al problema”, ha spiegato alla Gazzetta dello Sport il dottor Matteo Coppini, neurochirurgo e responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Vertebrale Mininvasiva dell’Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano, in provincia di Pavia.
Le cure
La cervicalgia provoca un dolore molto intenso: “Tanti pazienti riferiscono di avvertire una sorta di bruciore nei muscoli, che colpisce soprattutto la parte posteriore e laterale del collo, arrivando a volte a estendersi fino alle spalle”, ha continuato. Non solo il dolore. Perché spesso bisogna affrontare anche nausea e vertigini. Inoltre in alcuni casi l’irrigidimento dei muscoli del collo dà origine a una forma particolare di mal di testa, chiamata cefalea muscolo-tensiva. In genere, la cervicalgia causa maggior fastidio al mattino appena svegli (per via delle posizioni tenute durante il sonno) e tende ad attenuarsi nel corso della giornata, pur non scomparendo mai. Le cure della cervicalgia prevedono, di solito, sedute di fisioterapia o di osteopatia. Non è finita qui. Perché se il dolore è intenso, per sette-dieci giorni si possono prendere farmaci antinfiammatori e antidolorifici.
Che sport evitare
Abbiamo accennato del ruolo del nuoto per combattere la cervicalgia. E in effetti questa disciplina è un ottimo alleato per battagliare con questo fastidio intenso. Come detto, un ruolo importante è lo stile dorso: “Semplificando, in condizioni normali il rachide cervicale è come un arco e i muscoli di questa parte del corpo ne rappresentano la corda. In chi soffre di cervicalgia il rachide cervicale perde la sua naturale curvatura, diventando quasi dritto. Di conseguenza, la muscolatura si tende, causando dolore. Quando si nuota a dorso, invece, il rachide cervicale riassume la propria normale curvatura e, di riflesso, la muscolatura si rilassa e si attenua il dolore”, ha concluso il dottor Coppini. Certo, ci sono anche attività fisiche meno utili del nuoto, ma comunque utili. Come lo yoga e il pilates. È consigliabile cimentarsi in queste attività almeno due volte a settimana. Come ci sono anche attività fisiche da evitare assolutamente: tennis e padel. Così come bisogna prestare attenzione a calcetto, basket e pallavolo.