Chi pratica sport è consapevole che prima o poi sentirà una fitta dolorosa al ginocchio. È successo quasi a tutti perché si tratta di un’articolazione che viene molto sollecitata da chi pratica sport, specialmente da chi si cimenta in determinate discipline. Per svolgere attività fisica è importante che il ginocchio non abbia problemi e abbia una sua perfetta efficienza. Però, a volte può causare dei fastidi, appunto. Quando ciò si verifica non è scontato che il problema abbia origine dal ginocchio stesso. Un’articolazione del corpo umano che ricopre un ruolo centrale negli equilibri della gamba sia quando si sta fermi sia quando ci si muove. Da cosa è formato il ginocchio? Ci sono tre capi ossei (il femore, la tibia e la rotula), collegati tra loro da tendini, legamenti e menischi. Quando il dolore al ginocchio non è riconducibile a distorsioni oppure a danni a carico della struttura osteoarticolare o legamentosa, spesso è dovuto a cause infiammatorie.
Se così è, per risalire all’origine del problema è opportuno prendere in considerazione il sistema muscolo-scheletrico, caratterizzato da una fitta rete di connessioni. Trovandosi tra la caviglia e il bacino, anche il ginocchio può risentire di squilibri che interessano queste altre due articolazioni. “Per esempio, in caso di distorsione alla caviglia o anche dell’uso di calzature che ne limitano i movimenti il ginocchio può essere costretto a un lavoro eccessivo, con conseguenti infiammazione, tensione muscolare e, a volte, anche limitazioni funzionali”, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport il dottor Matteo Gaggianesi, osteopata a Milano. Questo perché se ci sono dei problemi al bacino – che è un’articolazione importante per la distribuzione del peso sia in statica sia in dinamica – ci possono essere allora delle ripercussioni negative sul ginocchio. Infatti, disfunzioni quali asimmetrie e rotazioni del cingolo pelvico (la parte dello scheletro formata dall’osso iliaco, dall’ischio e dal pube, che collega la colonna vertebrale agli arti inferiori) favoriscono anch’esse sovraccarichi e la conseguente infiammazione al ginocchio.
“Siccome il bacino è strettamente collegato con la colonna vertebrale, problemi posturali e tensioni muscolari di quest’ultima, così come tensioni viscerali all’altezza dell’addome, possono avere effetti negativi sul bacino e, indirettamente, anche sul ginocchio”, ha continuato il dottor Gaggianesi. In altri casi, soprattutto fra le persone sedentarie, problemi a carico di tale articolazione possono derivare dalla scarsa tonicità dei muscoli della coscia. In tali circostanze, quando si spinge per camminare o per correre la muscolatura non offre un sostegno sufficiente al ginocchio, che quindi si sovraccarica.
“Quando ci si rivolge a un osteopata, tale specialista ne ricerca le cause anche attraverso la palpazione per individuare eventuali disfunzioni muscolo-scheletriche e limitazioni della mobilità. Una volta accertata la causa del dolore, attraverso manovre manuali ristabilisce il corretto allineamento bio-meccanico dell’apparato muscolo-scheletrico, così da prevenire anche tensioni muscolari”, ha concluso il dottor Gaggianesi. A volte, la diagnosi può essere indirizzata dalle caratteristiche del dolore. Facciamo un esempio: se si ha un fastidio alla parte esterna del ginocchio, allora la causa è spesso un problema posturale che ha origine all’altezza del bacino (sindrome della bandelletta ileotibiale). Quindi, oltre a farsi visitare da uno specialista, per prevenire fastidi al ginocchio è importante occorre rinforzare la muscolatura delle gambe, come quella delle cosce.
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