Per stabilire la terapia più adeguata, serve una ricerca diagnostica delle cause scatenanti, basata su un esame obiettivo accurato e su altri controlli più specifici, come l’esame ai raggi X, la risonanza magnetica, l’artroscopia ecc.
Il dolore al polso è un disturbo molto comune che insorge dopo un danno a carico delle sue strutture principali. Ma partiamo con ordine, che cos’è il polso e da che cosa è causato il dolore?
Il polso è uno stretto complesso articolare (quindi un’articolazione) situato tra avambraccio e mano. Esso è composto da 8 ossa sottili, disposte in due file da 4, che prendono il nome di carpo. Il carpo è interposto tra il radio, che è l’osso dell’avambraccio, e il metacarpo, ovvero il complesso osseo che compone le dita della mano.
I traumi più comuni al polso sono da un lato le fratture ossee o le distorsioni da impatto contro il terreno, e dall’altro le infiammazioni o le fratture ossee da stress.
Le artriti che possono causare dolore al polso sono due:
Il dolore al polso può essere, inoltre, provocato da altri disturbi, come:
Qualunque individuo può essere soggetto a dolore al polso, sia che conduca una vita sedentaria sia che conduca una vita molto attiva.
Ciononostante, le persone maggiormente a rischio sono quelle che svolgono lavori manuali ripetitivi e molto intensi, quelle che praticano attività sportive stressanti per il polso – come il golf, il tennis, lo snowboard o la ginnastica – e, infine, quelle che soffrono di malattie croniche gravi, come diabete, leucemia, sclerodermia o lupus eritematoso sistemico.
Per esempio: la sindrome del tunnel carpale, oltre a una fastidiosa sensazione dolorosa, provoca anche formicolio e intorpidimento, mentre l’osteoartrosi, a detta dei pazienti, dà luogo a un dolore sordo, simile al mal di denti.
Le infiammazioni dei tendini generano un dolore straziante e molto acuto, e limitano fortemente la mobilità articolare; le fratture e le distorsioni, oltre al senso di dolenza, sono caratterizzate da gonfiore e difficoltà di movimento.
Il dolore al polso deve richiamare le attenzioni di chi ne soffre, specie se provoca dolore intenso per diversi giorni, gonfiore persistente, limitata mobilità articolare, formicolio, intorpidimento o se risponde scarsamente ai trattamenti di base come ghiaccio e riposo.
La trascuratezza dei sopraccitati sintomi può rallentare in modo marcato il processo di guarigione e lasciare delle conseguenze permanenti e assai spiacevoli (come per esempio difetti anatomici o ridotte capacità articolari).
La terapia prevista per il dolore al polso è assai varia e dipende fondamentalmente da:
A seconda delle circostanze, sono previsti: riposo, impacchi di ghiaccio, farmaci antinfiammatori e antidolorifici, ingessature, tutori o interventi di tipo chirurgico.
Qualunque sia la causa del dolore al polso, il riposo è sempre un rimedio valido e consigliato. La sua mancata osservazione può, anche nei casi meno gravi, comportare delle spiacevoli conseguenze. Spesso, infatti, per evitare una frattura da stress o un infortunio ai tendini è sufficiente riposare l’articolazione ai primi segnali dolorosi.
Gli impacchi di ghiaccio rappresentano un ottimo rimedio nella maggior parte delle circostanze. Infatti, la cosiddetta crioterapia (dal greco “cura del freddo”) ha dei potentissimi effetti analgesici (cioè contro il dolore), in quanto rallenta la trasmissione degli impulsi dolorosi; inoltre, ha effetti antiedemigeni (cioè contro l’edema o gonfiore), in quanto impedisce lo stravaso di sangue nei tessuti circostanti.
Nei casi meno gravi, il ghiaccio abbinato al riposo rappresenta il rimedio migliore, perché è economico, altamente efficace e praticamente privo di effetti collaterali (se usato correttamente).
I farmaci antinfiammatori e antidolorifici più utilizzati, in caso di dolore al polso, sono l’ibuprofene e il paracetamolo.
In caso di dolore molto intenso, potrebbero essere un’ottima soluzione anche i corticosteroidi. Tuttavia, questi potenti antinfiammatori devono essere assunti solo su prescrizione del medico, in quanto possiedono diversi effetti collaterali.
In caso di fratture ossee (sia da impatto che da stress), i trattamenti terapeutici più praticati sono le ingessature o le steccature, in quanto permettono alle ossa di rinsaldarsi e guarire correttamente.
In caso di distorsioni ai legamenti o infiammazioni dei tendini, invece, i rimedi più applicati sono i tutori, poiché limitano i movimenti più pericolosi e dolenti per il polso.
La chirurgia è prevista di solito quando le cause e l’entità del dolore al polso sono serie e rilevanti. Esistono interventi di tipo chirurgico per:
Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.
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