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Disturbo dissociativo dell’identità, TikTok è diventato un ostacolo per i medici

All’inizio di quest’anno, il dottor Matthew A. Robinson – medico e ricercatore presso la più grande struttura psichiatrica della Harvard Medical School, il McLean Hospital – ha tenuto una conferenza in una sala piena di suoi colleghi, in cui è bene emersa la sua preoccupazione.

Siamo stati sommersi da segnalazioni e richieste da parte di scuole, genitori e dai nostri servizi di trattamento e analisi degli adolescenti per valutare i sintomi di ciò che [i pazienti] chiamano DID”, così ha cominciato Robinson.

Il Disturbo Dissociativo dell’Identità

Il DID, o disturbo dissociativo dell’identità, è una condizione di salute mentale precedentemente nota come disturbo di personalità multipla.

Si ritiene che sia una risposta estremamente rara a un abuso prolungato subito durante l’infanzia, spesso per mano di un adulto, che porta le persone a sperimentare diversi stati di coscienza distinti e separati, come se fossero più persone diverse che condividono lo stesso corpo e la stessa mente. La sua esistenza è stata dibattuta dagli accademici per anni.

La conferenza sulla gestione di TikTok

La conferenza di Robinson, tuttavia, non riguardava l’esistenza del DID. Si trattava invece di una nuova sfida per i medici che, come lui, fronteggiano tutti i giorni: quella di TikTok.

La piattaforma di social media ospita una comunità di persone affette da DID, conosciute come “sistemi”, un nome che indica la loro condizione di diverse identità distinte, chiamate “alter”, che condividono un unico corpo.

Su TikTok, i sistemi hanno postato video sulle loro esperienze con il disturbo, che sono diventati popolari tra il pubblico di adolescenti e hanno attirato più di 5 miliardi di visualizzazioni.

Reazioni positive e negative al fenomeno

Secondo Robinson, è stato proprio TikTok a guidare l’improvviso aumento dei casi di DID pediatrico. “È possibile che i social media stiano rivelando nuovi modi di esprimersi per gli individui con un vero DID“, ha detto Robinson nella sua conferenza.

Ma ha anche lanciato un avvertimento: “Tuttavia, è anche molto probabile che i social media e le tendenze di Internet stiano contribuendo all’aumento delle richieste di DID che non sono autentiche“. Cioè, le persone che affermano di avere il DID potrebbero essere in errore, confuse o semplicemente fingere.

Foto Unsplash | @TribeshKayastha – Saluteweb.it

È stato TikTok a guidare la conferenza

Robinson – che ricordiamo essere un importante membro del programma di ricerca sui traumi del McLean Hospital, che fornisce cure specializzate alle persone affette da disturbi dissociativi – ha dichiarato di non poter diagnosticare con precisione nessuno attraverso i social media all’inizio del suo intervento.

Tuttavia, ha usato TikToks per illustrare i suoi punti.

Ha iniziato con un filmato di un sistema DID dai capelli arcobaleno che acquista una torta personalizzata per celebrare la propria diagnosi ufficiale di DID, cosa che Robinson ha ritenuto “sorprendente“, in quanto in contrasto con la natura tipicamente “nascosta” del disturbo. Ha condiviso il filmato di un sistema che passa attraverso otto elaborati abiti al neon – completi di parrucche e zampe di gatto – attribuiti ai loro diversi alter ego, “cambiamenti evidenti” di aspetto che Robinson ritiene “non caratteristici” dei pazienti DID che i medici vedono ogni giorno.

E se fosse un DID imitativo?

Robinson ha teorizzato che i membri di DID TikTok, e i giovani che ne sono influenzati, presentino i sintomi di “DID imitativo”, una forma di malingering in cui le persone fingono di avere il disturbo dissociativo per ottenere attenzione o status.

Ha chiuso la sua conferenza con un TikTok di un sistema che gioca a Indovina chi? con il marito. Stavano usando il gioco da tavolo per aiutarlo a capire quale alter ego stava attualmente “fronteggiando”, o controllando, il corpo del loro sistema.

Ho un certo numero di pazienti che tratto per DID e ho sempre capito che le loro esperienze sono autentiche“, ha detto Robinson. “Non assomigliano affatto alle rappresentazioni “sensazionalizzate” dei social media, create a scopo di intrattenimento“.

La reazione dei creatori di DID

I creatori di DID su TikTok, tuttavia, ritengono che Robinson non abbia colto il punto. Jenna Kraft, autrice 41enne e conduttrice del Gianu System, era la creatrice mostrata mentre giocava a Indovina chi? con suo marito nella conferenza di Robinson. Nella descrizione dei miei video c’è scritto: “Questa è una rappresentazione drammatica delle nostre conversazioni reali”, dice Kraft. “Qualcuno nei commenti lo ha definito ‘edutainment’“, quindi una forma di intrattenimento e educazione (education + entertainment).

Kraft – i cui alter ego includono JA, una ragazza lesbica che odia gli uomini, e Kaleb, un adolescente che ama i cappelli – dice che la presentazione di Robinson è stata angosciante per il suo sistema e per gli altri influencer che ha presentato, che hanno affrontato ondate di abusi sulla base della sua conferenza. “Ho le schermate di qualcuno che è venuto sulla mia pagina per dire a qualcuno che non dovrebbe credermi perché questo dottore dice che sto fingendo“, dice.

Alle persone è stata data una licenza di odiare“.

Contro Robinson e il McLean Hospital

È così che molti creatori di DID e molti dei loro fan si sono scagliati contro Robinson dopo la conferenza. Ritengono che quest’ultima abbia screditato le loro esperienze e abbia ulteriormente rafforzato lo stigma nei confronti delle persone affette dal disturbo.

L’attrice AnnaLynne McCord, che si è dichiarata un sistema DID nel 2021, ha definito la conferenza “asinina” e “folle”. I sistemi hanno iniziato a “bombardare di recensioni” il McLean Hospital, dove Robinson lavora, lasciando commenti su Google sulla presentazione “non etica” e “disgustosa”. È stata inoltre diffusa una petizione che chiedeva “scuse formali” e “risarcimenti” da parte della struttura ospedaliere e di una vasta gamma di esperti di traumi; un’altra petizione invece chiedeva addirittura la revoca della licenza di Robinson.

Alla fine, il McLean ha rimosso tutti i video della conferenza di Robinson dai suoi canali, ma le conseguenze sono continuate. Gli accademici coinvolti nello spazio hanno paura di parlare ulteriormente circa la questione della DID imitativa.

De-stigmatizzazione e preoccupazioni

Robinson, i suoi coetanei e i creatori di DID TikTok sono ora in disaccordo sulla difficile questione di cosa sia reale e cosa sia solo un nuovo modo di discutere le sfide della salute mentale. Accademici e clinici ritengono che rappresentazioni non realistiche, o forse addirittura false, del DID stiano influenzando i giovani ad autodiagnosticarsi o a imitare il disturbo. I creatori di TikTok, invece, ritengono che la loro comunità stia costruendo una nuova comprensione del DID attraverso i social media, facendo evolvere la sua presentazione e “diagnosi” in tempo reale.

Gli esperti hanno lanciato l’allarme su TikTok e sul suo impatto sull’autodiagnosi già da diversi anni, soprattutto nel contesto della salute mentale e delle problematiche legate al neurosviluppo. Da un lato emergono dei lati positivi dei fenomeno, come lo smettere di stigmatizzare alcune malattie o sindromi, dall’altro cresce la preoccupazione circa l’aumento vertiginoso delle autodiagnosi condotte in gran parte sotto la guida del “dottor TikTok”, piuttosto tramite la valutazione di un medico.

Matilde Brizzi

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