La salute mentale è un tema sempre più affrontato, anche e soprattutto tra i giovani. I numeri sui disturbi mentali tra i minori, infatti, sono allarmanti
Depressione, isolamento sociale, abbandono scolastico, autolesionismo, ansia, disturbi alimentari, pensieri suicidi. A livello globale, circa 1 adolescente su 7, tra i 10 e i 19 anni, è affetto da un disturbo mentale diagnosticato. In Europa, più di 11 milioni di minorenni affrontano problemi legati alla salute mentale, mentre in Italia sono circa 2 milioni. Le cause di questi disturbi molto spesso sono ignote, ma di certo c’è che i giovani risultano essere sempre più a rischio, e l’incremento che si sta vivendo in questi anni va assolutamente affrontato. Ma a quali segnali bisogna stare attenti?
I disturbi mentali, o disturbi psichici, si manifestano attraverso difficoltà nelle funzioni cognitive, nella gestione delle emozioni e/o nel comportamento, causando una significativa sofferenza personale e interferendo con il funzionamento sociale, lavorativo e in altre aree della vita quotidiana. Le cause alla base dei disturbi mentali non sono ancora completamente comprese. Tuttavia, attualmente si ritiene che siano il risultato di una complessa interazione di diversi fattori, tra cui:
I disturbi mentali possono insorgere in qualsiasi fase della vita (infanzia, adolescenza, età adulta, anzianità), presentando sintomi e manifestazioni che variano a seconda dell’età e del contesto.
Secondo l’UNICEF, come accennato in apertura, circa 166 milioni di adolescenti nel mondo, tra i 10 e i 19 anni (1 su 7), sono affetti da un disturbo mentale diagnosticato. Di questi, 89 milioni sono ragazzi e 77 milioni sono ragazze. A livello globale, quasi metà dei disturbi di salute mentale emergono prima dei 18 anni, anche se molti rimangono non rilevati e non trattati. In Europa, circa 11,2 milioni di minorenni (il 13% della popolazione) hanno problemi legati alla salute mentale, con 5,9 milioni di maschi e 5,3 milioni di femmine. L’8% degli adolescenti tra i 15 e i 19 anni soffre di ansia, il 4% di depressione. Il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani, con circa un decesso su sei, subito dopo gli incidenti stradali.
Secondo i dati della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, in Italia circa 1 minore su 5 affronta un disturbo mentale, pari a circa 2 milioni di giovani.
I segnali di allarme a cui i genitori devono fare particolare attenzione sono i cambiamenti, soprattutto quando questi avvengono in modo improvviso e persistono nel tempo. Quando un bambino o un adolescente inizia a manifestare segnali di disagio psicologico, questi sono spesso accompagnati da modifiche emotive e comportamentali che si discostano dalle normali abitudini quotidiane.
Tali cambiamenti possono riguardare diversi aspetti, come un improvviso calo nel rendimento scolastico, difficoltà nel sonno notturno, alterazioni nelle abitudini alimentari (ad esempio mangiare troppo, troppo poco o in modo scorretto), l’abbandono di un’attività sportiva che prima era praticata con piacere, l’isolamento sociale, un’eccessiva irritabilità o un aumento della scontrosità, oltre alla difficoltà di provare piacere per attività che in passato erano fonte di soddisfazione.
I segnali di allarme non sono solo comportamentali, ma anche fisici. Un esempio evidente è l’autolesionismo, un fenomeno in crescita tra i giovani adolescenti (13-14 anni). Anche un improvviso e significativo cambiamento nel peso corporeo, sia in aumento che in diminuzione, potrebbe essere un indicatore di un disturbo del comportamento alimentare.
Per questo motivo, è fondamentale prestare attenzione al benessere fisico ed emotivo dei propri figli, osservando con attenzione i loro cambiamenti.
Il primo consiglio fondamentale è semplicemente essere presenti. La qualità e la quantità del tempo trascorso con i propri figli è cruciale, così come trovare momenti anche di silenzio condiviso. Non è necessario impartire costantemente istruzioni su ciò che devono fare o evitare; l’esempio è di gran lunga più significativo. Ascoltarli e osservare le loro azioni è altrettanto importante.
Un altro aspetto essenziale per favorire un ambiente positivo per i figli è aiutarli a costruire relazioni, anche all’interno della famiglia. Un’indagine che ha esaminato i minori che hanno affrontato meglio il distanziamento sociale e le restrizioni durante il Covid-19 ha evidenziato l’importanza di vivere in una famiglia numerosa, dove si conversa e si gioca insieme, si legge e si pratica attività fisica.
Consentire al bambino di annoiarsi è un altro punto cruciale. La noia non deve essere vista come un elemento negativo; al contrario, essa favorisce la creatività e stimola la fantasia. Nel contesto della vita quotidiana, avere del tempo libero per non fare nulla permette di esplorare idee che in una routine strettamente organizzata non avrebbero spazio.
Inoltre, è fondamentale impedire l’accesso ai farmaci presenti in casa. Negli adolescenti, il suicidio è la seconda causa di morte e l’ingestione impropria di farmaci è uno dei metodi più usati. È quindi essenziale conservare i medicinali in luoghi sicuri, chiusi a chiave, per evitare accessi non autorizzati.
Limitare l’uso di dispositivi elettronici (smartphone, computer, ecc.) e l’accesso ai social media è un altro passo importante per prevenire problematiche psichiatriche. Le dipendenze, in particolare quelle da tecnologia, giocano un ruolo determinante nell’aumento dei disturbi mentali. La dipendenza da dispositivi elettronici attiva le stesse aree cerebrali coinvolte nelle dipendenze da sostanze. I bambini hanno ormai accesso, spesso senza alcun controllo, a uno strumento straordinario, ma che nasconde numerosi rischi. Oggi i minori possono accedere a una vasta gamma di informazioni attraverso internet, e spesso, anche senza volerlo, viene delegata una parte dell’educazione che spetterebbe ai genitori e alla scuola, e questo va assolutamente evitato per garantire loro un corretto sviluppo sia sociale che mentale.
Infine, quando i genitori notano segnali che potrebbero suggerire la presenza di un disturbo neuropsichiatrico, è fondamentale cercare supporto professionale. Nonostante i progressi, persiste un notevole stigma culturale e sociale nel discutere apertamente dei disturbi psichiatrici. È fondamentale, invece, affrontare il tema e cercare supporto, poiché chiedere aiuto a professionisti del settore può portare alla guarigione.
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