Domani, 15 marzo, ricorre la Giornata nazionale del “Fiocchetto Lilla” contro i Disturbi del Comportamento Alimentare. Un’iniziativa lanciata per aumentare la consapevolezza e la comprensione sui disturbi del comportamento alimentare e per sostenere le persone che ne soffrono. Ecco nel dettaglio che cosa sono i disturbi del comportamento alimentare e quali sono le loro cause.
I disturbi del comportamento alimentare (detti anche DCA) sono patologie caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile.
Come spiegato in un approfondimento pubblicato sul portale del noto polo ospedaliero Humanitas, dal dottor Giacomo Calvi Parisetti, psicologo e psicoterapeuta Humanitas Psico Medical Care di via Murat a Milano e Monza, sono malattie complesse che coinvolgono sia fattori biologici che psicologici e che possono avere conseguenze gravi sulla salute fisica e mentale delle persone che ne soffrono.
I DCA si presentano in diverse forme. I principali disturbi dell’alimentazione sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata. L’anoressia nervosa, come spiegato dallo specialista dell’Humanitas, è caratterizzata da una restrizione alimentare estrema, con una paura intensa di guadagnare peso e una percezione distorta del proprio peso e della propria forma corporea. Questo disturbo può portare a malnutrizione, amenorrea (mancanza di mestruazioni), osteoporosi e altri problemi di salute.
La bulimia nervosa, invece, si manifesta attraverso episodi ricorrenti di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori, quali il vomito autoindotto o l’uso di lassativi o diuretici. Questa patologia può causare problemi dentali, disfunzioni gastrointestinali e squilibri elettrolitici.
Infine, il disturbo da alimentazione incontrollata è caratterizzato da episodi regolari di abbuffate senza comportamenti compensatori, associati alla sensazione di perdere il controllo, e può portare all‘obesità e a problemi di salute associati.
Quanto alle cause dei DCA, sono i diversi i fattori che contribuiscono al loro sviluppo. Tra questi troviamo sia i fattori biologici, come anomalie nel funzionamento di alcune parti del cervello e nei livelli di neurotrasmettitori come la serotonina, sia i fattori psicologici, tra cui bassa autostima, ansia, depressione e insicurezza. Ma a incidere sono anche i fattori socioculturali, che includono la pressione sociale per raggiungere un ideale di bellezza, la disponibilità di cibo ad alto contenuto calorico e l’accesso limitato ai servizi di assistenza sanitaria. “Il trattamento dei DCA si basa su un approccio multidisciplinare che coinvolge il sostegno medico, psicologico e nutrizionale. I pazienti con DCA possono richiedere supporto medico per risolvere eventuali problemi di salute fisica causati dalla malattia. Il sostegno psicologico può includere generalmente la terapia cognitivo-comportamentale o la terapia familiare. Il sostegno nutrizionale, invece, può includere la pianificazione dei pasti e una corretta educazione sulla nutrizione“, ha riferito lo psicoterapeuta Calvi Parisetti.
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