È il disturbo più diffuso. Ed è molto importante per il bambino che venga identificata subito, fin dai primi segnali
Molto è cambiato rispetto a qualche anno fa. Davanti a uno scarso rendimento scolastico, non si andava mai ad approfondire le cause di eventuali problemi. Oggi, invece, i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (i disturbi del neuro-sviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto), sono parte del diritto allo studio degli alunni in Italia. Di questo, la dislessia è il disturbo più diffuso. Ed è molto importante per il bambino che venga identificata subito, fin dai primi segnali. Così da poter avere gli strumenti necessari e affrontare lo studio senza, o comunque meno, difficoltà.
Come riporta Gazzetta Active, i dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione, relativamente all’anno scolastico 2020-2021, parlano di oltre 500mila studenti tra scuola primaria e scuola secondaria di I e di II grado con una diagnosi accertata di Disturbi Specifici dell’Apprendimento: 198.128 con dislessia, 99.769 studenti con disgrafia, 117.849 con disortografia e 108.577 affetti da discalculia.
La dislessia: i sintomi
Come accennato in precedenza, la dislessia è il disturbo dell’apprendimento più diffuso e riguarda la lettura. I soggetti che ne soffrono manifestano difficoltà nella lettura accurata e fluente di un testo e, di conseguenza, possono avere anche difficoltà nella comprensione del testo. Sono diversi i sintomi per riconoscerla. Vediamo:
- Difficoltà nella lettura fluente, con il mancato riconoscimento di parole comuni e la possibile inversione di lettere come “m” e “n”, può essere sintomo di dislessia;
- Lentezza nella decodifica del testo scritto rispetto ai suoi coetanei e difficoltà nella comprensione del testo possono essere sintomi di dislessia;
- Frequenti errori di ortografia e particolare predisposizione a confondere suoni come “f” e “v”, “b” e “p” possono essere sintomi di disortografia;
- Una scrittura disorganizzata o illeggibile, anche con difficoltà nel mantenere le parole sulla linea o nel separare correttamente le lettere, può essere un sintomo di disgrafia.
La discalculia
La discalculia è una difficoltà specifica per la matematica, o più esattamente, per l’aritmetica in relazione all’elaborazione di calcoli di base, come addizioni, sottrazioni, e le esecuzioni di calcoli mentali eseguiti in maniera fluente. Ecco i sintomi per diagnosticarla:
- Una difficoltà nell’apprendimento delle tabelline o dei numeri può essere un sintomo di discalculia, il disturbo che riguarda la manipolazione dei numeri, i calcoli veloci a mente e il recupero dei risultati nelle diverse operazioni aritmetiche;
- Anche fare confusione tra simboli e numeri, come accade spesso tra il 6 e il 9 e l’1 e il 7, può essere sintomo di discalculia;
- L’omissione di lettere o sillabe durante la lettura o la scrittura può essere sintomo di dislessia;
- Difficoltà nell’orientamento spaziale e temporale, come seguire l’orario scolastico, ricordare la sequenza dei giorni della settimana o leggere l’orologio, può indicare sia la dislessia sia la discalculia.
Invece, i problemi di attenzione durante la lettura o la scrittura sono un sintomo comune ai principali Disturbi Specifici dell’Apprendimento, a cominciare dalla dislessia. Ecco perché è fondamentale diagnosticare il prima possibile, per il bene del bambino, questi disturbi.
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