Dipendenza da internet, cos’è e quanto è grave in Italia

Passare interminabili ore della propria giornata connessi, con un telefono tra le mani, un tablet o un pc, senza mai staccare i propri occhi dai vari schermi.

Ci scuserete per la banalizzazione, ma questa immagine può sicuramente aiutarci a spiegare cosa sia la dipendenza da internet e perché non debba essere sottovalutata.

Sempre più persone, infatti, ne soffrono in Italia, dove attualmente esistono oltre cento centri specializzati nei quali è possibile disintossicarsi dall’uso eccessivo della rete digitale.

Dipendenza da internet, che cos’è?

La dipendenza patologica da internet è una dipendenza comportamentale correlata a un’abitudine sempre più frequente, l’utilizzo del web.

Moltissime sono le persone che, oggigiorno, trascorrono parecchie ore della propria giornata con un dispositivo digitale tra le mani, costantemente connessi a quella rete che rappresenta una sorta di finestra sul Mondo.

Un fenomeno che coinvolge soprattutto gli adolescenti, i nativi digitali, per i quali utilizzare internet quotidianamente è considerato la normalità.

A volte, però, un uso eccessivo della tecnologia può sfociare in una vera e propria dipendenza.

Quando accade? Quando una persona inizia a riversare la maggior parte del proprio tempo e delle proprie energie nella navigazione su internet, manifestando stress e comportamenti disfunzionali quando non ha la possibilità di connettersi alla rete.

Ciò può spesso sommarsi a manifestazioni di ritiro sociale, riscontrabili quando un soggetto inizia a preferire la vita virtuale a quella reale, isolandosi così sempre più dalla società e presentando spesso alterazioni nel ritmo sonno-veglia.

Un fenomeno complesso, dunque, e che non deve essere sottovalutato. La dipendenza da internet necessita, infatti, di essere trattata come ogni altra dipendenza, attraverso l’aiuto di medici specialisti.

Mani di un ragazzo impegnate a digitare su uno smartphone
Foto | Pexels @Pixabay

I soggetti più colpiti

I soggetti più colpiti dal disturbo della dipendenza da internet sono soprattutto gli adolescenti, abituati a trascorrere parecchie ore della propria giornata davanti a uno schermo.

Ci riferiamo ovviamente agli adolescenti moderni, i nativi digitali, per cui l’utilizzo della rete web è una normalissima azione quotidiana, essendo cresciuti in una società iperconnessa e nella quale i mezzi di comunicazione virtuale hanno assunto un ruolo di assoluto protagonista.

App, social media, siti web. Sono tutte realtà utilizzate ogni giorno dai giovani per comunicare con il Mondo e nelle quali sviluppare sempre più spesso i propri rapporti interpersonali.

Realtà virtuali che superano quelle reali, ma che talvolta possono portare anche a dei blocchi nello sviluppo evolutivo di ogni adolescente.

Questi soggetti possono, infatti, manifestare disagio psichico e un ripiegamento depressivo, oltre che un sentimento di vergogna, il quale li spinge poi a diventare ancora più dipendenti dall’utilizzo smodato di internet.

In questi casi consultare uno psicologo può essere sicuramente d’aiuto, visto che è attraverso una terapia mirata che, chi soffre di dipendenza da internet, può combattere efficacemente questo disturbo, superare i propri blocchi e riappropriarsi del proprio ruolo reale nella società.

Mano che tocca un tablet, con un pc acceso sullo sfondo
Foto | Pexels @Pixabay

La situazione in Italia

In Italia attualmente esistono 102 centri dedicati alla cura della dipendenza da internet e nei quali oltre 3.600 persone sono supportate in questa lotta personale contro tale disturbo, grazie al lavoro di oltre 350 professionisti.

La maggior parte dei pazienti è di età compresa tra i 15 e i 18 anni, mentre la percentuale maggiore di questi centri di cura si concentra nel Nord Italia: ben il 65% (solo la Lombardia ospita 38 centri).

Il 27% si concentra invece nel Centro del Paese, mentre il 9% nel Sud e nelle Isole.

La mappatura realizzata dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità ci permette, poi, di capire come il 75% dei soggetti attualmente in cura presso centri di disintossicazione da internet sia di sesso maschile, mentre il 22,9% d’età compresa tra i 15 e i 17 anni.

Vista la giovane età, il primo contatto con i centri in questione viene effettuato generalmente dai genitori, i quali possono contare sulla collaborazione di esperti psicoterapeuti, assistenti sociali, educatori, medici psichiatrici e neuropsichiatrici per la cura dei propri figli.

Questi professionisti riescono a fornire un supporto psicologico ai propri pazienti, insegnando loro come diminuire gradualmente nel tempo la propria dipendenza da internet e tornare ad assumere uno stile di vita più sano.

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