Definito un “trend alimentare” arrivato in Italia già da qualche anno, la dieta Plant-Based è in realtà, secondo chi la pratica, un vero e proprio “approccio diverso alla vita” che aiuta a rispettare non solo il proprio organismo, ma anche tutte le forme di vita che popolano il pianeta.
Ma in cosa consiste questa dieta?
La dieta Plant-Based consiste nel seguire un’alimentazione a prevalenza vegetale, ammettendo però il consumo di moderate quantità di carne, pesce e prodotti di origine animale, con l’obiettivo di farle diventare guarnizioni e non protagonisti di un piatto, caratteristica che differenzia questo regime alimentare dalla dieta vegana e da quella vegetariana.
Il motivo per il quale viene definito un “approccio diverso alla vita” dipende molto dalla sua componente etica: non ci si concentra solamente sul preferire un consumo di prodotti vegetali, bensì sul mangiare esclusivamente alimenti naturali, non processati industrialmente, non derivanti da sfruttamento di risorse e animali e preferibilmente a km zero.
In questo modo, oltre ad aiutare il pianeta, si avranno benefici anche per la propria salute.
Quali sono i vantaggi per la nostra salute?
Nutrirsi prevalentemente di questo genere di prodotti trattati in modo sostenibile, modificandone solo l’assunzione, senza quindi escluderne alcuni come invece avviene nelle già citate diete vegetariana e vegana, permette di assumere tutti i macronutrienti e i micronutrienti necessari per il proprio organismo nelle giuste quantità: ferro, calcio, fibre, vitamine A, C, E, magnesio, potassio e acido folico sono tutte forti componenti degli alimenti previsti da questa dieta. L’assunzione di questi micronutrienti, stando a diversi studi, contribuisce a un minore rischio di colesterolo alto, al mantenimento della salute del proprio intestino, alla protezione dai danni dell’infiammazione cronica, alla diminuzione della probabilità dello sviluppo di malattie coronariche, diabete, ipertensione e diabete, facendo registrare quindi un aumento della longevità.
Quali sono i principali cibi della dieta Plant-based?
I legumi, i semi e la soia sono tra i principali alimenti di questa dieta perché sono i più facili da integrare con le altre pietanze e sono tra i più nutrienti.
Tutte le verdure sono utilizzabili, l’importante è cercare di variare il più possibile.
La carne, come detto, è prevista all’interno di questa alimentazione, l’importante è non abusarne, mangiarla in piccole dosi, preferire la carne bianca a quella rossa e soprattutto assicurarsi del fatto che essa non provenga da allevamenti intensivi, ma che sia stata invece trattata nel miglior modo possibile.
Un’altra componente fondamentale sono le salse che possono essere preparate integrando i prodotti consentiti e che contribuiscono al sapore delle pietanze, oltre che a limitare l’utilizzo dell’olio EVO, che, per quanto salutare, se assunto in grandi dosi può essere più dannoso che benefico.
L’importanza della sostenibilità, del rispetto per l’ambiente e per gli animali e i benefici per la salute sono i tre punti cardine di questa dieta che, se seguita nel modo giusto, può aiutare a sviluppare la consapevolezza su quanto sia fondamentale mangiare bene e sano.