Dieta per chi soffre di endometriosi, cosa mangiare e i cibi da evitare

Il 28 marzo ricorre la Giornata mondiale dell’endometriosi, istituita nel 2014 per porre l’attenzione su una malattia, che, in alcuni casi, può essere fortemente invalidante per le donne che ne soffrono. Nel mondo sono circa 190 milioni le donne e le adolescenti colpite da endometriosi durante l’età riproduttiva, anche se alcune possono soffrirne oltre la menopausa. L’endometriosi è un’infiammazione cronica benigna che deriva da un’anomalia delle cellule della cavità uterina (cellule endometriali) che migrano verso sedi extra-uterine (solitamente ovaie o peritoneo pelvico). Come sottolineato in un approfondimento pubblicato sul portale del polo ospedaliero Humanitas, il percorso di diagnosi e di trattamento di questo disturbo è ancora dibattuto, ma è ormai noto il ruolo rilevante dell’alimentazione in termini di contenimento dei sintomi infiammatori. Ecco nel dettaglio quali alimenti possono aiutare a combattere l’endometriosi e quali cibi sono invece da evitare.

Alimentazione
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Il ruolo dell’alimentazione: cosa mangiare

Come detto, una dieta adeguata può migliorare la qualità della vita delle pazienti che soffrono di endometriosi, contribuendo a contenere l’infiammazione e la sintomatologia provocata dal disturbo. La Fondazione Italiana Endometriosi ha messo a disposizione delle linee guida che possono aiutare le pazienti a orientarsi e a valutare quali siano i cibi che possono aiutare il contenimento dei sintomi, poiché interagiscono con determinate funzioni dell’organismo favorendone i processi. In particolare, come sottolineato dalla dottoressa Elena Zannoni, ginecologa e referente Servizio Chirurgia Conservativa ed Endoscopica in età riproduttiva presso l’Humanitas di Rozzano, per contrastare l’infiammazione è raccomandato il consumo giornaliero di alimenti ad alto contenuto di fibre, che favoriscono la digestione e la funzione intestinale e abbassano il livello ematico degli estrogeni, mantenendo a riposo i tessuti estrogeno-dipendenti, come l’endometrio. “Per questo, le pazienti con osteoporosi dovrebbero aumentare il consumo di fibre del 20-30%“, ha sottolineato l’esperta. Via libera, dunque, ai cibi ricchi di fibre, come cereali integrali, riso e pasta integrali, gnocchi di patate con farina integrale, legumi, paste a base di ceci, piselli e lenticchie, ma anche verdura e la frutta (soprattutto prugne, pere e mele). È, inoltre, consigliata l’assunzione di acidi grassi Omega 3, che alimentano la produzione di una molecola che agisce contro i processi infiammatori (prostaglandina PGE1). Tra gli alimenti ricchi di Omega 3 a cui dare ampio spazio nella propria alimentazione troviamo il pescato (soprattutto salmone, pesce azzurro, tonno fresco, trota, orata, branzino, crostacei e molluschi), la frutta secca (mandorle, noci e anacardi), i semi (zucca, lino, girasole, chia e sesamo), l’olio extravergine d’oliva, la carne bianca e le uova.

Medico
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I cibi da evitare in caso di endometriosi

Oltre ai cibi che aiutano a contenere i sintomi dell’endometriosi, ma ce ne sono altri che, invece, rischiano di acuire i processi infiammatori e che, quindi, è bene evitare. Tra questi, la dottoressa segnala tutti i preparati industriali (come merendine, biscotti o patatine fritte), i prodotti da forno raffinati e la farina 00, l’avena e la segale, la carne rossa, gli insaccati e i salumi, ma anche i formaggi freschi ricchi di lattosio, lo zucchero, la soia e il peperoncino. Sono, inoltre, da evitare gli alcolici, la caffeina e le bevande frizzanti e zuccherate.
Da assumere in quantità limitate, invece, altri alimenti, come i formaggi stagionati, la ricotta e lo yogurt naturale.

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