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Alimentazione

Dieta iposodica, in cosa consiste e quando farla

Con il termine “dieta iposodica” si intende un regime alimentare povero di sodio. Il sodio è un minerale molto abbondante e presente negli alimenti comunemente consumati, soprattutto in occidente, poiché è la molecola principale che compone il sale da cucina. Per questo motivo è molto difficile averne una carenza nell’organismo, mentre è decisamente più facile averne un apporto eccessivo.

L’eccessivo consumo di sodio è strettamente correlato all’insorgenza di ipertensione arteriosa. La dieta iposodica prevede un consumo di cibi privi di sale aggiunto e di evitare quelli salati in fase di lavorazione. Inoltre, essa prevede l’eliminazione anche delle molecole contenenti sodio come il glutammato di sodio e il bicarbonato di sodio.

Che cos’è l’ipertensione arteriosa?

L’ipertensione arteriosa è una condizione caratterizzata dall’elevata pressione del sangue nelle arterie e rappresenta un fattore di rischio poiché aumenta la possibilità di sviluppare delle malattie cardiovascolari, come ictus e infarto.

Immagine | Pixabay @geraldoswald62

Esistono 2 tipi di ipertensione arteriosa:

  • ipertensione primaria, ovvero quando non dipende da altre patologie, ma da diversi fattori;
  • ipertensione secondaria, ovvero quando dipende da patologie cardiache o renali (solo il 5% dei casi).

Il sale è fortemente correlato con l’ipertensione arteriosa primaria, perché è uno dei fattori che contribuisce maggiormente all’aumento della pressione del sangue.

In cosa consiste esattamente la dieta iposodica?

La dieta iposodica consiste in un vero e proprio regime alimentare, che oltre ad eliminare, come già detto, il sale aggiunto, prevede diversi consigli da mettere in atto:

  • consumare almeno 5 pasti al giorno;
  • eliminare il sale aggiunto e il dado da brodo;
  • non mangiare assolutamente cibi in scatola, snack preconfezionati e alimenti conservati sott’aceto;
  • sostituire gli alimenti conservati con altri freschi, ad esempio: sostituire le marmellate con la frutta fresca, il tonno in scatola con un filetto di pesce e il prosciutto crudo con una bistecca;
  • sostituire la carne il più possibile con il pesce fresco;
  • cucinare solo con olio d’oliva;
  • limitare i caffè giornalieri e il consumo di alcol;
  • sostituire l’acqua normale con quella iposodica;
  • eliminare ogni tipo di junk-food;
  • eliminare il tabagismo (l’abitudine di fumare tabacco)
  • svolgere regolarmente attività fisica.
Immagine | Pixabay @Bru-nO

Quali sono i vantaggi di una dieta iposodica?

Innanzitutto bisogna, come sempre, ricordare di consultare il proprio medico prima di iniziare una nuova dieta, perché, anche in questo caso, è fondamentale avere la certezza di essere adatti e pronti fisicamente per intraprendere un nuovo regime alimentare.

I vantaggi che i soggetti sani riportano in seguito alla dieta iposodica sono:

  • un ottimo apporto di potassio, magnesio, calcio e acqua;
  • la drastica diminuzione dell’assunzione di acidi grassi saturi o idrogenati e di colesterolo;
  • un indice glicemico moderato;
  • apporto energetico che aiuta a mantenere costante l’indice di massa corporea e la circonferenza addominale;
  • un apporto minimo di alcol o di sostanze nervine;
  • eliminazione della dipendenza dal fumare il tabacco.

Sono diversi quindi i vantaggi derivanti dall’adottare questo tipo di regime alimentare. C’è da dire che naturalmente non è obbligatorio eliminare del tutto il sale dalla propria dieta per avere dei benefici e prevenire l’ipertensione arteriosa, ma sicuramente è fondamentale avere una maggiore conoscenza dei possibili danni per adottare un consumo limitato e responsabile.

Federico Liberi

Sono laureando in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica

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