Con il termine “dieta iposodica” si intende un regime alimentare povero di sodio. Il sodio è un minerale molto abbondante e presente negli alimenti comunemente consumati, soprattutto in occidente, poiché è la molecola principale che compone il sale da cucina. Per questo motivo è molto difficile averne una carenza nell’organismo, mentre è decisamente più facile averne un apporto eccessivo.
L’eccessivo consumo di sodio è strettamente correlato all’insorgenza di ipertensione arteriosa. La dieta iposodica prevede un consumo di cibi privi di sale aggiunto e di evitare quelli salati in fase di lavorazione. Inoltre, essa prevede l’eliminazione anche delle molecole contenenti sodio come il glutammato di sodio e il bicarbonato di sodio.
Che cos’è l’ipertensione arteriosa?
L’ipertensione arteriosa è una condizione caratterizzata dall’elevata pressione del sangue nelle arterie e rappresenta un fattore di rischio poiché aumenta la possibilità di sviluppare delle malattie cardiovascolari, come ictus e infarto.
Esistono 2 tipi di ipertensione arteriosa:
- ipertensione primaria, ovvero quando non dipende da altre patologie, ma da diversi fattori;
- ipertensione secondaria, ovvero quando dipende da patologie cardiache o renali (solo il 5% dei casi).
Il sale è fortemente correlato con l’ipertensione arteriosa primaria, perché è uno dei fattori che contribuisce maggiormente all’aumento della pressione del sangue.
In cosa consiste esattamente la dieta iposodica?
La dieta iposodica consiste in un vero e proprio regime alimentare, che oltre ad eliminare, come già detto, il sale aggiunto, prevede diversi consigli da mettere in atto:
- consumare almeno 5 pasti al giorno;
- eliminare il sale aggiunto e il dado da brodo;
- non mangiare assolutamente cibi in scatola, snack preconfezionati e alimenti conservati sott’aceto;
- sostituire gli alimenti conservati con altri freschi, ad esempio: sostituire le marmellate con la frutta fresca, il tonno in scatola con un filetto di pesce e il prosciutto crudo con una bistecca;
- sostituire la carne il più possibile con il pesce fresco;
- cucinare solo con olio d’oliva;
- limitare i caffè giornalieri e il consumo di alcol;
- sostituire l’acqua normale con quella iposodica;
- eliminare ogni tipo di junk-food;
- eliminare il tabagismo (l’abitudine di fumare tabacco)
- svolgere regolarmente attività fisica.
Quali sono i vantaggi di una dieta iposodica?
Innanzitutto bisogna, come sempre, ricordare di consultare il proprio medico prima di iniziare una nuova dieta, perché, anche in questo caso, è fondamentale avere la certezza di essere adatti e pronti fisicamente per intraprendere un nuovo regime alimentare.
I vantaggi che i soggetti sani riportano in seguito alla dieta iposodica sono:
- un ottimo apporto di potassio, magnesio, calcio e acqua;
- la drastica diminuzione dell’assunzione di acidi grassi saturi o idrogenati e di colesterolo;
- un indice glicemico moderato;
- apporto energetico che aiuta a mantenere costante l’indice di massa corporea e la circonferenza addominale;
- un apporto minimo di alcol o di sostanze nervine;
- eliminazione della dipendenza dal fumare il tabacco.
Sono diversi quindi i vantaggi derivanti dall’adottare questo tipo di regime alimentare. C’è da dire che naturalmente non è obbligatorio eliminare del tutto il sale dalla propria dieta per avere dei benefici e prevenire l’ipertensione arteriosa, ma sicuramente è fondamentale avere una maggiore conoscenza dei possibili danni per adottare un consumo limitato e responsabile.