Ci sono sempre più diete e regimi da seguire per rimettersi in forma e perdere qualche chilo. Dato per scontato che questi devono essere sempre prescritti da un professionista, in questo caso un dietologo o un nutrizionista, vagando su internet se ne trovano di ogni tipo: da quelli che elimina le proteine o i grassi, a quelli che impongono un digiuno a intermittenza… insomma, per tutte le necessità. Di recente ‘ri-scoperta’ è invece la dieta chetogenica, che spesso ha diviso gli esperti: questo è un regime alimentare che aumenta le proteine, in particolar modo i grassi, riducendo drasticamente i carboidrati. Scopo della chetogenica è quello di costringere l’organismo a usare i grassi come fonte di energia principale: solitamente, il corpo utilizza l’energia dei carboidrati per svolgere le proprie attività. Riducendo al minimo i carboidrati, invece, le cellule iniziano a utilizzare i grassi – ad eccezion fatta delle cellule nervose, che non hanno la capacità di farlo.
Come avviene la chetosi
Nella dieta chetogenica, la riduzione drastica dei carboidrati, e l’uso dell’organismo dei grassi, innesca un processo chiamato ‘chetosi’: ovvero, si formano delle molecole chiamate corpi chetonici, che possono essere utilizzabili dal cervello. Con una quantità giornaliera di 20-50 grammi di carboidrati – che tuttavia possono variare da persona a persona – la chetosi si raggiunge dopo un paio di giorni. Tuttavia, questa è una condizione tossica per l’organismo: lo stesso, infatti, provvede a smaltire attraverso la via renale i corpi chetogeni. Questo tipo di alimentazione ha un forte impatto sull’organismo, ed era inizialmente usata come dieta contro l’epilessia non responsiva ai farmaci. Oggi è molto più utilizzata nell’ambito estetico e del fitness. Ma attenzione ai rischi.
Cosa dicono gli esperti
Proprio per quello che comporta la dieta chetogenica, gli esperti ne raccomandano l’impiego solo per brevi periodi. Tra gli effetti collaterali più comuni, che si riscontrano soprattutto all’inizio, troviamo il mal di testa, debolezza, irritabilità, alito cattivo, affaticamento, costipazione, nausea, vomito e problemi di sonno. In alcune situazioni questa è controindicata, come in caso di diabete, problemi renali, assunzione di determinati farmaci e gravidanza. Tuttavia, è bene ricordare che questa è una dieta che non permette sgarri: infatti, a differenza delle diete equilibrate dove il concetto di ‘sgarro’ è previsto e compensato, qui non è previsto ‘il fuori programma’. Ciò può portare a delle ricadute psicologiche e sociali. Inoltre, questo regime può essere molto difficile da seguire per tutti i vegetariani e i vegani, che avranno poca scelta di proteine a disposizione. Per altre informazioni, è consigliato rivolgersi a uno specialista.