È risaputo: il diabete si combatte anche a tavola. Una dieta ben bilanciata, insieme all’esercizio fisico, alla terapia ipoglicemizzante (farmaci oppure insulina) e al monitoraggio, rappresenta la forma principale di terapia contro il diabete.
Nonostante l’ampia sensibilizzazione e informazione sul tema, sono ancora troppo pochi i pazienti che danno la giusta importanza all’essenzialità dell’alimentazione contro questa patologia cronica, che in Italia ha una prevalenza pari al 5,9%. Meno di un soggetto con diabete su quattro (24%) conosce le basi della sana alimentazione per il controllo glicemico e quasi un diabetico su tre (30%) non è veramente interessato alla propria terapia e alla corretta gestione della malattia. Sono alcuni dei numeri emersi da un’indagine del Centro di ricerca dell’Università Cattolica, campus di Cremona EngageMinds HUB – svolta nell’ambito del progetto finanziato dal Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ccm) del Ministero della Salute – che ha coinvolto 241 pazienti. Ecco come deve essere strutturata la dieta per diabetici.
La dieta ideale per il diabete non è complessa o restrittiva. Come spiegato sul portale della Fondazione Veronesi, il piano alimentare per diabetici deve avere quattro obiettivi: il controllo glicemico, il raggiungimento ed il mantenimento del peso corporeo, la prevenzione ed il trattamento dei principali fattori di rischio cardiovascolare, il mantenimento di uno stato di benessere non solo fisico ma anche psichico. In generale, gli esperti consigliano di riservare un’attenzione particolare all’assunzione dei carboidrati, in un quantitativo non inferiore ai 130 e non superiore ai 300 grammi al giorno, che dovrebbero preferibilmente provenire da alimenti ricchi in carboidrati complessi e fibra alimentare, quali legumi, vegetali, cereali integrali e frutta. È, inoltre, consigliato consumare 5 porzioni al giorno tra ortaggi e frutta, variando i colori, preferire pane e pasta integrale e inserire nella dieta anche circa 3 porzioni a settimana di legumi e almeno due porzioni di pesce. È consigliato, inoltre, preferire carni magre e bianche, bere una tazza di latte parzialmente scremato o scremato al giorno (oppure uno yogurt magro) e assumere formaggi e latticini non più di 2 volte a settimana.
Per cucinare o condire le insalate, gli esperti consigliano di usare l’olio di oliva o di semi evitando i grassi “saturi” come burro, strutto, panna, pancetta. Inoltre, è importante ridurre al massimo anche i cosiddetti grassi “trans”, presenti in crackers, biscotti e merendine, e limitare sensibilmente il consumo di bevande alcoliche.
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