Quando si parla di diabete infantile ci si riferisce nella maggior parte dei casi al diabete mellito di tipo I, caratterizzato da una carenza totale d’insulina. È la forma più frequente di diabete in età pediatrica. In Italia viene diagnosticato ogni anno in 12.26 bambini su 100mila, con maggior frequenza nei maschi, rispetto alle femmine. Come spiegato dagli esperti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, i bambini possono avere una buona qualità di vita imparando a gestire e a tenere sotto controllo la malattia in autonomia e in famiglia. L’importante, però, è riuscire a riconoscere i sintomi per tempo e iniziare la terapia il più tempestivamente possibile. Ecco nel dettaglio cos’è il diabete infantile, quali sono i suoi sintomi e come si cura.
Al momento, la causa del diabete di tipo 1 nei bambini non è ancora nota. Si conosce, però, il meccanismo che porta alla carenza di insulina. Si tratta di un processo di distruzione delle cellule del pancreas che producono insulina, ad opera di alcune cellule del sistema immunitario che non riconoscendole più come cellule facenti parte dell’organismo iniziano ad aggredirle, fino a distruggerle completamente. Il segno di questo processo lo si può rilevare nel sangue, perché li l’organismo produce e riversa alcuni anticorpi diretti contro i propri stessi organi e tessuti: gli autoanticorpi. Quanto alla sua sintomatologia, il diabete infantile generalmente si manifesta con aumento della quantità di urine e della frequenza delle minzioni, sete e fame eccessiva con aumento dell’assunzione di liquidi e cibo, dimagrimento nonostante un’aumentata assunzione di cibo, e dolori addominali non riconducibili ad altre malattie. Nei casi più gravi, come sottolineato sul portale del Bambino Gesù, possono essere presenti anche stato confusionale, alterazione di alcune funzioni mentali e coma (coma chetoacidosico). “Un genitore che individui nel proprio bambino questi sintomi, deve rivolgersi al pediatra di famiglia oppure direttamente a un centro specializzato di diabetologia o endocrinologia pediatrica. Nei casi più gravi, è bene rivolgersi direttamente a un Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) o Pronto Soccorso Pediatrico“, hanno sottolineato gli esperti.
Per accertare la presenza del diabete nei bambini, basta una valutazione della glicemia o più semplicemente uno stick nelle urine per verificare se è presente zucchero. Tuttavia, per approfondire la diagnosi, i medici talvolta richiedono altri esami più specialistici, come autoimmunità pancreatica, Peptide C, Emogasanalisi. Per quanto riguarda il trattamento, il farmaco indispensabile per curare il diabete di tipo I è l’insulina, da somministrare più volte al giorno tramite iniezione sottocutanea. “Sono disponibili diversi tipi di insulina – ultrarapida, rapida e ad azione ritardata da somministrare in diversi momenti della giornata, questo permette di costruire in modo molto puntuale la terapia secondo le esigenze del paziente. La quantità di insulina da somministrare varia in base all’età e alle attività del bambino“, hanno spiegato gli specialisti dell’ospedale pediatrico. Un’ulteriore modalità di somministrazione è un microinfusore, che infonde nel tessuto sottocutaneo insulina 24 ore su 24. A supporto della terapia, è inoltre fondamentale adottare una stile di vita salutare, con un’alimentazione equilibrato e un’attività fisica regolare.
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