La dermatite seborroica è un’infiammazione cronica della cute. A differenza della forma atopica della malattia, che può manifestarsi su tutto il corpo, interessa perlopiù il cuoio capelluto e il volto. Si concentra soprattutto nelle zone della cute ricche di ghiandole sebacee, tra cui le arcate sopraciliari, i solchi naso-genieni, la zona sternale e le aree retroauricolari. Di solito ha un andamento cronico-recidiviante e si riacutizza durante il passaggio da una stagione all’altra. Non è contagiosa e tende a manifestarsi attorno agli anni della pubertà (esistono però anche delle forme neonatali e infantili). Colpisce prevalentemente i maschi.
La dermatite seborroica è accompagnata da un’intensa desquamazione della pelle. Nelle sue forme più lievi si presenta con della semplice forfora, tuttavia i casi più gravi possono essere caratterizzati da placche eritematose ricoperte da squame untuose e giallastre. Altri sintomi sono irritazione della pelle, prurito e secchezza intensa.
Anche se le cause della dermatite seborroica non sono ben definite, la comunità scientifica ha riscontrato che un’eccessiva proliferazione di lieviti del genere Malassezia, presenti comunemente sulla cute, può causare la desquamazione tipica della malattia. I fattori di riacutizzazione sono gli squilibri ormonali, lo stress a livello psicofisico e l’eventuale predisposizione genetica.
Per diagnosticare con precisione la dermatite seborroica è necessario sottoporsi a una visita dermatologica. La riproduzione eccessiva dei lieviti del genere Malassezia può essere contrastata tramite l’utilizzo di appositi shampoo e creme a base di ketoconazolo, ciclopirox, solfuro di selenio o acido salicilico. L’utilizzo di questi prodotti dev’essere più frequente in caso di riacutizzazione dei sintomi. Nei periodi di remissione, invece, è possibile usare degli shampoo maggiormente delicati. Nei casi più gravi si possono valutare dei brevi cicli terapeutici con trattamenti topici in base cortisonica.
Per quanto non esistano delle misure specifiche che rendano possibile prevenire l’insorgenza della dermatite seborroica, seguire alcuni comportamenti può renderla meno probabile. In particolare, gli esperti consigliano di evitare di fare troppo spesso il bagno e di non usare prodotti per l’igiene poco aggressivi, in modo da non impoverire gli strati superficiali protettivi della pelle. Bisogna anche evitare di grattare le squame e staccarle, perché si rischia di dare il via a un circolo vizioso. Poiché i raggi solari possono ridurre l’infiammazione e favorire il distacco spontaneo delle squame, è bene esporsi al sole, ma senza scordare di utilizzare una crema protettiva adatta alla propria pelle.
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