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Depressione, 7 buone abitudini che la prevengono

Secondo uno studio recente esistono sette buone abitudini per prevenire la depressione, ecco quali sono e su cosa si basano

Uno studio recente pubblicato su Nature Mental Health ha messo in luce sette buone abitudini che si dimostrano efficaci per contrastare lo sviluppo della depressione maggiore. 

Vediamo prima di tutto l’eziopatogenesi della malattia, a quali fattori è dovuta e come si inseriscono in questo quadro clinico le sette buone abitudini riscontrate dai ricercatori.

Che cos’è la depressione?

La depressione è un disturbo dell’umore che può colpire persone di qualunque età, anche se il target di solito si estende dai 25 ai 44 anni. Tuttavia non è raro che possa proporsi anche in età adolescenziale, o addirittura nei bambini.

La depressione clinica anche chiamata depressione maggiore consiste in un rallentamento del pensiero, come se ogni frame proposto dalla nostra mente si muovesse in slow motion, senza permetterci di concentrarci su altro rispetto a quel dato pensiero, che nella maggior parte dei casi ha una valenza negativa.  Per esempio, continuare a rimuginare su un evento passato doloroso senza riuscire a disancorarsi da questo.

La depressione maggiore è un disturbo dell’umore cronico – Unsplash – saluteweb.it

Si presenta come umore depresso per la maggior parte delle ore del giorno: la persona è triste, spenta, disperata e tendente al pianto e al lamento con una conseguente perdita di interesse per tutto ciò che prima riteneva essenziale e importante. Una sorta di apatia generalizzata che induce la persona a vivere all’interno di un vera e propria gabbia di negatività.

Questi due criteri che abbiamo visto devono protrarsi per mesi affinché si possa parlare realmente di depressione a a questi possono aggiungersi ulteriori tre fattori tra i seguenti:

  • Oscillazione di appetito e di peso corporeo
  • Insonnia o ipersonnia, mancato ritmo del sonno corretto
  • Mancanza di energia anche nello svolgere smeplici azioni di vita quotidiana
  • Poca concentrazione a causa dei pensieri rallentati
  • Pensieri ricorrenti di morte e suicidio

Immaginate la depressione come la sensazione di trovarsi all’interno di un tunnel buio, senza alcuno spiraglio di luce, muovendosi ad una velocità rallentata, quasi come foste immobili al suo interno.

L’isolamento è una conseguenza diretta della depressione in quanto non si riesce più a provare beneficio dalla vicinanza altrui e ci si sente totalmente incompresi e soli nel proprio buio.

Principali fattori scatenanti della depressione

Da un lato abbiamo dei fattori biologici, ovvero alcune persone hanno una predisposizione genetica verso lo svilupparsi della depressione. Dall’altro abbiamo un fattore psicologico, ovvero un’esperienza particolarmente traumatica, un evento mai superato del passato o un forte livello di stress che possono scatenare diversi disturbi, tra cui la depressione.

Sette fattori protettivi contro la depressione

Ora che abbiamo analizzato più da vicino in cosa consiste la depressione, analizziamo quelli che secondo lo studio pubblicato su Nature Mental Health sono i sette fattori protettivi contro la depressione. 

Un team di ricercatori ha analizzato dati relativi a circa 290mila persone, incrociando diversi fattori coinvolti nell’eziopatogenesi della depressione, tra cui proprio fattori biologici e psico-sociali, ovvero quelli che abbiamo visto poco sopra. La loro indagine ha fatto emergere sette fattori associabili ad un minore rischio di ammalarsi. Vediamoli uno per uno:

Qualità del sonno

I ricercatori hanno riscontrato che in persone con buone abitudini di sonno, ovvero buon quantitativo di ore a notte di sonno, hanno meno probabilità di cadere in depressione.

Un buon ritmo sonno-veglia aiuta a combattere la depressione – Unsplash – saluteweb.it

Come abbiamo visto la mancanza di sonno o l’ipersonnia sono due fattori che indicano la presenza di depressione o che addirittura possono arrivare a provocarla.

Non è un caso, infatti, che molti disturbi mentali siano collegati alla mancanza di un buon ritmo sonno-veglia. Va sottolineato che i processi di memoria avvengono in gran parte nelle ore notturne, mentre stiamo dormendo.

Nessuna dipendenza dal fumo

Il fumo di sigarette può portare a dei disturbi fisici che possono andare a provocare a loro volta, come una sorta di effetto a catena, dei disturbi psicologici.

Le dipendenze di per sé alterano gli equilibri mentali, rendendo in qualche modo la mente di chi soffre di dipendenza più incline alla vulnerabilità.

Buona connessione relazionale e sociale

Essere persone attive socialmente, con molti legami e stimoli dall’ambiante esterno è importante per contrastare la depressione.

Il famoso detto “Nessuno si salva da solo” non è poi così sbagliato, basti pensare anche alla demenza senile e all’Alzheimer che a loro volta possono essere contrastati da una buona impalcatura mentale derivata da una vita sociale attiva.

Attività fisica regolare

Fare attività fisica non solo fa bene al corpo e alla salute generale ma aiuta a sentirsi più felici e appagati dalla vita.

Questo perché durante gli allenamenti il nostro corpo rilascia endorfine e sostanze chimiche che vengono in nostro aiuto per fare fronte allo sforzo fisico, queste ci lasciano una sensazione piacevole in grado di contrastare quella negativa dovuta alla fatica e allo stress fisico.

Ecco perché, di solito, dopo una giornata passata a camminare in montagna o a fare uno sport che amiamo ci sentiamo completi e di buon umore.

Basso livello di sedentarietà

Diretta conseguenza di quanto abbiamo visto sopra, una vita sedentaria implica una maggiore predisposizione del corpo a sviluppare malattie e un mancato senso di gratificazione a lungo andare. Tenersi attivi e in forma ci aiuta fisicamente e mentalmente a sentirci meglio.

Consumo moderato di bevande alcoliche

Questo punto richiama la dipendenza da nicotina che abbiamo visto come secondo punto. Infatti, a sua volta, l’alcol può provocare malattie in grado di indebolirci fisicamente e di conseguenza mentalmente, inoltre può portare allo sviluppo di dipendenza.

Una dieta sana

Una dieta ben bilanciata e sana aiuta a tenersi in buona salute. Inoltre, mangiare alimenti che ci piacciono fa aumentare la produzione di serotonina, conosciuta anche come l’ormone della felicità, ecco perché una dieta sana e soddisfacente può essere un vero toccasana anche per il nostro umore e non solo per il nostro fisico. 

Complessivamente, i ricercatori hanno dimostrato che i fattori biologici influenzano al 25% il rischio di sviluppare depressione, ovvero in minima parte rispetto allo stile di vita che conduciamo. Questo dimostra che se vogliamo metterci al sicuro dalla depressione possiamo provare a farlo seguendo questi 7 punti. 

Per quanto riguarda stress ed eventi traumatici, purtroppo, non possiamo scegliere cosa ci capita nella vita, però possiamo scegliere come affrontarlo e chiedere aiuto se percepiamo che non stiamo riuscendo ad elaborare in modo funzionale un trauma, prima del sopraggiungere della depressione.

Alessia Barra

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