La demenza è un termine utilizzato per indicare un deterioramento generale delle capacità mentali, che incide negativamente sulla vita quotidiana di chi ne è affetto. Spesso si fa riferimento alla demenza senile per descrivere una patologia neurodegenerativa che colpisce gli anziani. I sintomi di questa condizione possono variare ampiamente, ma per essere diagnosticata come demenza, devono essere presenti disfunzioni in almeno due delle seguenti facoltà mentali: memoria, linguaggio e comunicazione, capacità di attenzione e concentrazione, giudizio, ragionamento e percezione visiva. Ma vediamo quali sono le sue caratteristiche specifiche e, soprattutto, come si può prevenire questa condizione.
La demenza senile è una degenerazione progressiva del sistema nervoso centrale che si manifesta con vari sintomi riconoscibili. Questo permette di identificarla anche nelle fasi iniziali e di intervenire adeguatamente. Solitamente colpisce individui di età superiore ai 70 anni: in Italia circa il 5% della popolazione ne è affetto, con percentuali più elevate tra gli ultraottantenni. I primi sintomi spesso consistono in lievi vuoti di memoria a breve termine. È fondamentale non far pesare questi episodi e consultare il medico curante il prima possibile.
La causa della demenza senile non è sempre evidente e le diverse forme sono oggetto di costante studio per una migliore comprensione e identificazione. La scienza attuale riconosce che alcune tipologie di demenza senile sono legate a problemi vascolari e neurologici. La degenerazione naturale delle cellule cerebrali può essere aggravata da ulteriori problematiche. Anche se i meccanismi e le cause precise non sono completamente noti, sono stati individuati alcuni fattori aggravanti.
Per le forme di demenza senile associate a problemi vascolari, la medicina raccomanda di prestare attenzione ai fattori di rischio durante la giovinezza e l’età adulta, tra cui:
– Fumo
– Ipertensione
– Colesterolo alto
– Alti livelli di zucchero nel sangue
Poiché non tutte le cause delle varie forme di demenza senile sono conosciute, è importante non trascurare questi fattori di rischio. Si consiglia di adottare buone pratiche quotidiane come evitare il fumo, monitorare i principali valori del sangue, seguire una dieta equilibrata e mantenersi fisicamente attivi.
Come menzionato in precedenza, il termine demenza comprende diverse forme di malattie caratterizzate da deterioramento cognitivo e declino generale delle funzioni mentali. Di seguito una panoramica delle principali tipologie, con relative caratteristiche e sintomi.
Il morbo di Alzheimer è una delle forme più diffuse di demenza, rappresentando circa il 60% dei casi totali. In Italia si stima che colpisca circa 500.000 persone. Questa patologia colpisce principalmente gli anziani ed è rara nei soggetti sotto i 65 anni. Nelle prime fasi, il morbo di Alzheimer compromette la memoria episodica recente, ma può anche manifestarsi con problemi di linguaggio, difficoltà nei movimenti volontari (aprassia) e disorientamento spazio-temporale. Essendo una malattia neurodegenerativa, i sintomi peggiorano progressivamente nel tempo.
La demenza vascolare è causata dalla riduzione o dal blocco del flusso sanguigno al cervello. Tra le principali cause vi sono gli ictus e l’aterosclerosi. Questa forma di demenza, la seconda più comune dopo l’Alzheimer, è più frequente nei pazienti con fattori di rischio cardiovascolare. La prevenzione della demenza vascolare può essere attuata attraverso uno stile di vita sano, che include una dieta equilibrata e un’attività fisica regolare.
La demenza ai corpi di Lewy è caratterizzata dalla perdita progressiva di neuroni in specifiche regioni del Sistema Nervoso Centrale. Questa forma neurodegenerativa è la terza più comune e si distingue per un’insorgenza precoce dei sintomi rispetto ad altre tipologie di demenza.
La degenerazione corticobasale è una forma rara di demenza che colpisce il Sistema Nervoso Centrale, solitamente esordendo dopo i 60 anni. Questa malattia provoca un’atrofia progressiva della corteccia cerebrale e dei gangli della base, e si manifesta con una serie di sintomi quali:
– Deficit del coordinamento motorio
– Disturbi del linguaggio
– Problemi visivi
– Disturbi comportamentali
– Compromissione delle capacità mentali e cognitive
La demenza frontotemporale, nota anche come malattia di Pick, è una forma rara di demenza che colpisce i lobi frontali e temporali del cervello. Questa condizione si presenta generalmente tra i 45 e i 60 anni. Attualmente non esiste una cura per questa malattia, ma i sintomi possono essere gestiti attraverso trattamenti farmacologici e non farmacologici.
Esistono davvero dei metodi di prevenzione per la demenza? Per quanto non sia possibile avere la certezza di prevenire in qualche modo questa condizione, esistono dei metodi che permettono di avere una maggiore probabilità di mantenere in salute e giovane il cervello. Vediamo quali sono.
Non tutti lo sanno, ma corpo e mente sono fortemente collegati, e da uno dipende anche la salute dell’altro. L’esercizio fisico, infatti, favorisce l’ossigenazione del sangue e supporta le cellule nervose: per mantenere mente e corpo giovani ed energici, dedicati alla corsa, alla camminata veloce o alla cyclette.
Anche mantenere uno stile di vita sano è fondamentale in questo contesto. Chi fuma, ad esempio, corre un rischio elevato di sviluppare la malattia di Alzheimer. Ma anche l’alcol è un forte fattore di rischio per la degenerazione della salute del cervello. Abbandonare le cattive abitudini, quindi, è il primo passo da compiere se si vuole mantenere un cervello sano.
Ciò che giova al cuore giova anche al cervello: i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e l’ictus, come l’obesità, l’ipertensione e il diabete, sono infatti anche associati all’Alzheimer. Pertanto, è fondamentale monitorare il peso, la pressione sanguigna, il colesterolo e la glicemia.
Una dieta bilanciata può contribuire a ridurre il rischio di malattia di Alzheimer, con la dieta mediterranea che si è dimostrata particolarmente efficace a tal proposito. Priorità vanno date a frutta e verdura di stagione, cereali integrali come pane e pasta, olio d’oliva, cipolla, aglio e spezie per insaporire, riducendo il consumo di carne rossa, salumi, insaccati e dolci, in favore di alimenti ricchi di sostanze antiossidanti.
Stimolare continuamente il cervello è fondamentale per favorire la crescita delle cellule e delle connessioni nervose. Leggere, risolvere cruciverba, giocare a carte o a dama, visitare musei e mostre sono solo alcune delle attività che possono mantenere la mente attiva e impegnata.
Partecipare ad attività sociali e ricreative e coltivare relazioni quotidiane con altre persone non solo migliora la qualità della vita, ma riduce anche il rischio di demenza.
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