Uno studio ha osservato come crescere con un animale domestico, in particolare un cane o un gatto, possa aiutare a prevenire le allergie alimentari. Pare che questi alterino il nostro patrimonio genetico, portando a una maggiore resistenza verso le forme di intolleranza alimentare. Altri studi hanno osservato che gli animali domestici possono anche prevenire lo sviluppo di asma e malattie respiratorie, oltre ad apportare benefici a livello di salute mentale e fisica negli adulti.
Le conclusioni dello studio
Il Japan Environment and Children’s Study ha condotto lo studio su circa 66 mila bambini, seguendoli fino ai loro 13 anni di vita, monitorando le loro condizioni di vita e di salute attraverso dei sondaggi. Gli studiosi hanno concluso che i bambini che erano stati a contatto sin da piccoli con cani o gatti, avevano il 15% di probabilità in meno rispetto agli altri di sviluppare allergie alimentari, in particolare a quegli alimenti che generalmente creano disturbi comuni come latticini, uova, noci, soia e grano.
Lo studio, però, non ha delle risposte precise su come animali domestici e riduzione del rischio di allergia siano correlati, anche perché i dati sono stati raccolti in base alle risposte dei genitori ad un sondaggio periodico. In ogni caso, è stato notato come alcuni animali abbiano un effetto maggiore rispetto ad altri. Per esempio gatti e cani e, in particolare, i cani tenuti dentro casa a contatto con i bambini. Mentre altri, come tartarughe, uccelli e criceti sembrano non sortire effetti benefici rispetto alla salute dei soggetti monitorati. É probabile che vi siano altri fattori influenti, come lo stato socio-economico della famiglia, il luogo in cui vivono i soggetti, la salute dei genitori.
Le possibili cause
Una possibile spiegazione alla riduzione delle allergie alimentari dovuta al contatto con animali domestici è che vivere con essi alteri il microbioma (il patrimonio genetico) dei bambini, aumentando le loro difese verso le sensibilità alimentari. Gli organismi dei bambini sono più predisposti rispetto a quelli degli adulti a guarire dalle allergie, perché le loro difese immunitarie sono ancora in fase di formazione. La “contaminazione” con cani e gatti può dare benefici a livello di microbiota (che contiene i linfociti T regolatori che silenziano il sistema immunitario bloccando l’allergia).
Lo stesso principio vale anche per le allergie al pelo degli animali. L’esposizione precoce ai loro antigeni (attraverso il contatto con ghiandole sebacee e salivari) permette di sviluppare una tolleranza in grado di respingere l’allergia. Al contrario, se il bambino che manifesta anche solo una lieve intolleranza al pelo dell’animale domestico, viene allontanato dallo stesso, ha minori probabilità di guarire in futuro da questa allergia.