In questo articolo vedremo tutto ciò che c’è da sapere a proposito di una forma di terapia che sta spopolando negli ultimi anni: la forest therapy
Ormai è chiaro a tutti: trascorrere delle ore rilassandosi o camminando nella natura è un toccasana per la nostra salute. Quello che, però, in molti non sanno, è che sono nate due forme di terapia incentrate proprio su questo. Stiamo parlando della terapia forestale e dei bagni di bosco, pratiche che hanno avuto origine in Giappone e che sono state integrate nel sistema sanitario giapponese come parte dei protocolli per la prevenzione delle malattie croniche e la protezione della salute pubblica. Vediamo cosa c’è da sapere, nello specifico, sulla forest therapy.
Caratteristiche e benefici della forest therapy
La Terapia Forestale è una pratica giapponese piuttosto diffusa che sfrutta i numerosi e preziosi servizi ecosistemici delle foreste. Questa tecnica produce effetti tangibili e misurabili sulla salute psicologica, neurologica, cardiocircolatoria e immunitaria. I molteplici stimoli presenti nel bosco agiscono sinergicamente, svolgendo un ruolo cruciale per la stabilità e la sicurezza della vita umana.
Il Forest Bathing, o bagno nella foresta, e la forest therapy sono pratiche di benessere basate sul contatto diretto con la natura, migliorando la capacità di adattamento ai cambiamenti in modo più positivo e salutare, incrementando significativamente anche la qualità della vita. Il risultato è una sensazione di benessere per chi le pratica: lo stress diminuisce, il rilassamento aumenta, e allo stesso tempo si contribuisce alla conservazione dell’ambiente.
La ricerca in questo ambito si sta focalizzando sui benefici psicologici e mentali di vivere in un ambiente naturale incontaminato, nonché sugli effetti fisici dell’inalazione di composti organici presenti nelle foreste, che influenzano positivamente il sistema respiratorio, cardiovascolare e immunitario.
La Forest Therapy è fondamentalmente un intervento naturalistico che considera le esigenze specifiche delle persone e del contesto naturale e sociale in cui vivono. Questa pratica mira a migliorare la salute psicofisica e sociale potenziando la connessione con la natura, le relazioni interpersonali e la coesione sociale.
I benefici della forest therapy
La connessione innata tra l’uomo e la foresta e i conseguenti benefici psicofisici rientrano nel concetto di “biofilia”, ovvero l’attrazione istintiva dell’uomo verso la natura. Questo spiega perché preferiamo paesaggi naturali rispetto a quelli artificiali. La scienza ha dimostrato i vantaggi del contatto con elementi naturali. L’approccio occidentale a questa pratica si è focalizzato sugli aspetti biochimici, studiando le sostanze emesse dagli alberi. Questi ultimi producono monoterpeni, componenti degli oli essenziali, che hanno effetti benefici sul sistema immunitario.
La forest therapy aiuta anche a gestire stress, ansia e depressione, riducendo i livelli di adrenalina, contrastando l’iperattività, stimolando il sistema parasimpatico (che induce il rilassamento) e abbassando la pressione sanguigna. Tra i benefici comprovati vi sono:
- Riduzione del cortisolo, l’ormone dello stress;
- Diminuzione della frequenza cardiaca;
- Abbassamento della pressione sanguigna e dei livelli di zucchero nel sangue;
- Rilassamento muscolare;
- Riduzione degli stati infiammatori nelle malattie croniche.
Come praticare la forest therapy
Chi desidera praticare la terapia della foresta dovrebbe iniziare con esercizi di risveglio muscolare, per poi proseguire con una lunga passeggiata immersi nella natura. Non è necessario misurare tempi o distanze: non conta l’agonismo, la forza fisica o la performance. Al contrario, è consigliato camminare molto lentamente, anche a circa 1 km all’ora. L’obiettivo di questa terapia, che prevede un contatto stretto con la natura, non è l’esercizio fisico, ma la sinergia con l’ambiente circostante, coinvolgendo tutti i sensi.