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Cosa non mangiare in estate, consigli per evitare tossinfezioni alimentari

L’arrivo della stagione calda e il conseguente aumento delle temperature rappresenta un pericolo per quanto riguarda la possibilità di contrarre delle tossinfezioni, infatti, grazie proprio alle temperature più calde, i microrganismi trovano le condizioni ideali per svilupparsi. Vediamo quali sono le precauzioni migliori da prendere per evitare di correre questo genere di rischi.

Come e cosa mangiare in estate per evitare il rischio di tossinfezioni

Con l’arrivo dell’estate è bene sapere quali sono i cibi più indicati per la stagione e ideali da mangiare, soprattutto dal punto di vista della sicurezza alimentare. Il sito consumo.it ha rilasciato una lista di consigli per prevenire le tossinfezioni, vediamo quali sono.

Il primo fondamentale consiglio è quello di prestare la massima attenzione all’igiene. Per rispettare questa regola è fortemente consigliato richiedere ai rivenditori alimentari di non toccare i prodotti alimentari con le mani, ma di utilizzare pinze, palette o guanti monouso. Il consiglio è di evitare gli esercizi commerciali dove chi manipola gli alimenti lavora anche alla cassa.

Immagine | Pixabay @DragonImages – Saluteweb.it

Il secondo consiglio riguarda cosa mangiate nei ristoranti, soprattutto quando non si conosce il locale in cui si sta mangiando, è consigliato evitare di ordinare i cibi freddi conservati per lungo tempo a temperatura ambiente, in particolar modo nel caso di gelatine, creme, mascarpone, uova e maionese.

Un altro consiglio, valido per tutto l’anno, ma soprattutto in estate, è quello di controllare la data di scadenza degli alimenti, ricordando che quelli in cui c’è scritto “da consumare entro” la scadenza è tassativa, quelli in cui è riportata la dicitura “da consumare preferibilmente entro” si possono mangiare anche dopo la scadenza, ma prestando la massima attenzione.

Come altro consiglio c’è quello di evitare, preferibilmente, di acquistare cibi e bevande in negozi dove il congelatore risulta essere troppo pieno. Per una corretta conservazione, infatti, i prodotti non devono superare un certo carico, e se questo non avviene c’è pericolo maggiore di contrarre infezioni.

Altro consiglio valido per tutto l’anno è quello di evitare di comprare pesce e frutti di mare di dubbia provenienza. É più prudente, infatti, prendere cozze e vongole contenute in confezioni sigillate e con un’etichetta che indica peso e scadenza, piuttosto che pesce fresco di cui non si sa nulla. Inoltre, bisogna prestare attenzione ai metodi di conservazione: i frutti di mare possono essere conservati al massimo per 4 giorni, alla temperatura di 6 gradi in frigorifero.

Altro consiglio fondamentale è quello di controllare l’aspetto degli alimenti. È necessario prestare attenzione al fatto che non ci sia brina all’esterno delle confezioni surgelate, mentre è meglio buttare i cibi le cui confezioni in scatola presentano un rigonfiamento.

Fare attenzione ai prodotti venduti in spiaggia, come i gelati. Il pericolo è che vengano commercializzati prodotti che hanno subito uno scongelamento e un successivo ricongelamento, un processo che può favorire lo sviluppo di microrganismi all’interno del prodotto.

Altro consiglio è quello di non comprare bottiglie d’acqua o bibite lasciate sotto i raggi del sole, poiché i contenitori di plastica, con il calore, rilasciano sostanze chimiche.

Inoltre, è assolutamente sconsigliato acquistare prodotti deteriorabili dai carrettini ambulanti privi di celle frigorifere adeguate alla conservazione degli alimenti.

Federico Liberi

Sono laureato in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

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