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Cos’è l’ernia del disco: cause, sintomi e rimedi

Chi non ha mai sentito parlare di ernia del disco almeno una volta nella vita? Sono tre parole tra le più pronunciate in medicina, dal momento che si tratta un disturbo molto comune tra gli esseri umani, soprattutto in età avanzata.

In questo approfondimento proviamo a conoscere meglio di cosa si tratta, quali sono le cause scatenanti, i sintomi più frequenti e i rimedi che si possono adottare per ridurre la sensazione di dolore e riappropriarsi di una maggiore qualità di vita.

Cos’è l’ernia del disco e quali sono le cause scatenanti?

L’ernia del disco è un disturbo parecchio fastidioso che si manifesta quando la parte più interna e gelatinosa del disco vertebrale fuoriesce dalla sua sede naturale. Ciò provoca la compressione e l’infiammazione dei nervi spinali.

L’ernia del disco è causata dalla rottura della parte più esterna e fibrosa del disco vertebrale stesso e generalmente si verifica in seguito a usura o invecchiamento, traumi, eccessivi sforzi fisici e movimenti anomali improvvisi (es: torsione forzata della schiena).

Rappresenta una delle cause più comuni di dolore alla schiena, al collo o agli arti, dal momento che i dischi intervertebrali sono presenti su ogni tratto della colonna vertebrale, partendo dal segmento cervicale fino a quello lombare.

Immagine | Unsplash @JoyceHankins – Saluteweb.it

I dischi intervertebrali, nel concreto, sono come dei cuscinetti la cui funzione è quella di garantire il sostegno e i movimenti naturali alla colonna vertebrale, impedendo ai diversi corpi vertebrali di entrare in contatto tra loro, preservando così le vertebre dall’artrosi.

Al loro interno racchiudono un morbido nucleo polposo, mentre all’esterno sono costituiti dall’anulus, una parte più dura e fibrosa.

È proprio la fuoriuscita del nucleo polposo dai dischi che provoca l’ernia del disco, come visto in precedenza.

Con il passare degli anni, i dischi intervertebrali perdono il proprio contenuto acquoso e le proprie fibre e ciò li porta ad avere minore resistenza e flessibilità. Da qui la possibile rottura.

Sintomi e cure

Esistono diversi tipi di ernia del disco, ognuno dei quali richiede diverse tipologie di trattamento.

Il sintomo che li accomuna tutti, però, è il dolore intenso spesso percepito da chi è costretto a convivere con tale condizione.

Va detto, però, che i sintomi variano in base all’età del soggetto, alle dimensioni e alla localizzazione dell’ernia.

Il più comune, come anticipato, è il dolore, il quale generalmente è così acuto e intenso da non permettere nessuno sforzo o movimento. Esso si può manifestare a livello di schiena, collo o arti (braccia=ernia cervicale, gambe=ernia lombare), a seconda del punto di rottura del disco. In alcuni casi, solitamente nei soggetti più giovani, può però anche non manifestarsi.

Altro sintomo diffuso è una sensazione di intorpidimento o formicolio agli arti, così come un senso di debolezza generale e una difficoltà nel muoversi o nell’afferrare degli oggetti.

Più raramente l’infiammazione dei nervi può addirittura interferire con il funzionamento di intestino e vescica.

Solitamente per la diagnosi di un’ernia del disco è sufficiente una visita accurata di neurochirurgia, sebbene in alcuni casi possa essere necessario svolgere delle radiografie, una TAC o una risonanza magnetica. Tutti esami utili a valutare la condizione della colonna vertebrale ed escludere la presenza di altre patologie.

Talvolta, può essere richiesto anche svolgere studi specifici come il test della conduzione nervosa o elettromiografia, il quale misura quantità e qualità degli impulsi nervosi.

Per quanto riguarda la prevenzione, per provare a ridurre i rischi di sviluppare un’ernia del disco è utile seguire uno stile di vita sano, determinato da una dieta equilibrata ed esercizio fisico regolare, ma moderato.

Vanno evitati sport e attività eccessivamente usuranti, oltre che il sollevamento di pesi troppo elevati. Utile è anche mantenere una buona postura, evitando così alterazioni a livello della colonna vertebrale.

A volte, però, seguire queste regole non basta.

Nei casi in cui si sviluppa un’ernia del disco, bisogna allora necessariamente rivolgersi a un medico specialista, il quale saprà indicare i trattamenti più adatti da seguire in base al singolo quadro clinico.

Le cure solitamente sono progressive. Si parte da quelle meno invasive e, solo nei casi necessari, si arriva all’intervento chirurgico.

Generalmente, per stabilizzare il dolore provocato dall’ernia del disco viene prescritto l’utilizzo di antidolorifici o di farmaci miorilassanti, corticosteroidi o specifici per curare il dolore neuropatico.

Si tratta ovviamente di farmaci che devono essere assunti soltanto dopo aver consultato un medico e nei tempi stabiliti. Il loro utilizzo prolungato nel tempo può essere, infatti, molto dannoso per il corpo umano.

Altri trattamenti per curare l’ernia del disco sono poi la fisioterapia, l’elettrostimolazione e gli ultrasuoni.

Come anticipato, nei casi più gravi a risolvere il problema può essere soltanto il ricorso all’intervento chirurgico.

Marco Garghentino

Brianzolo dal 1996, ho sempre pensato che la comunicazione sia la principale arte che l’uomo ha sviluppato nei secoli. Amo lo sport, conoscere il Mondo ed essere informato. Ogni vita ha una storia e spesso vale la pena raccontarla.

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