Approfondimenti

Come il Covid ha cambiato il nostro modo di allenarci

In realtà, l’abitudine a tenersi in forma tra le mura domestiche risale al Secondo dopoguerra e vede gli Stati Uniti fare da apripista. L’economia era in crescita, molti americani avevano case più grandi di prima e potevano permettersi un nuovo elettrodomestico: la televisione. Negli anni Cinquanta molti programmi televisivi diurni avevano l’obiettivo di aiutare le casalinghe a svolgere i propri compiti. Inizialmente quindi la nascente industria del fitness si rivolge alle giovani donne bianche sposate, a cui il tenersi in forma viene proposto come un’ulteriore parte della loro routine di bellezza.

Immagine | Pixabay @rob9040

Alcuni decenni dopo, i programmi televisivi in cui vengono illustrati piegamenti e altri esercizi ginnici sbarcheranno sulle videocassette: è l’era di Jane Fonda e dei suoi scaldamuscoli. Un successo planetario che produrrà innumerevoli imitazioni e farà di tutine colorate ed esercizi a ritmo di musica uno stile di vita.

L’home fitness durante la pandemia

Ma veniamo ai giorni nostri. Durante i primi lockdown, con la chiusura di palestre, piscine e quant’altro, nasce l’esigenza di fare sport in casa. Non è più però solo una questione di allenamento: l’home fitness, con la pandemia, rientra nella sfera del benessere e del prendersi cura di sé, in un periodo di grande stress psicologico. Fare movimento fisico, oltre che un modo per combattere gli effetti negativi della sedentarietà, diventa anche un mezzo per sentirsi meglio, rilasciando endorfine nel corpo. Alcuni personaggi famosi intercettano questa necessità e così gli attori in Vhs vengono rimpiazzati da personaggi famosi e influencer, che pubblicano le proprie routine di allenamento sui social, in particolare Instagram.

Sul web spopolano le discipline che uniscono cura del corpo e cura dello spirito, come lo yoga, e che non richiedono attrezzature complesse o spazi particolari, come il pilates. Gli stili poi si moltiplicano: yogalates, un’unione tra yoga e pilates, barré, che riprende movimenti della danza classica, Hiit (High Intensity Interval Training). Alcuni insegnanti di yoga, nell’impossibilità di lavorare, prendono il coraggio a due mani e fondano le proprie scuole online. Non mancano poi le app e le piattaforme, anche a pagamento, che suggeriscono cicli di esercizi o lezioni complete on demand, in diretta o meno.

Immagine | Pixabay @Jenia Nebolsina

Nonostante i vantaggi dell’home fitness, dopo la riapertura palestre, piscine e circoli sportivi non sono certo andati deserti. Le persone hanno ricominciato ad allenarsi al di fuori delle mura domestiche, un po’ per la voglia di uscire di casa e un po’ perché nessuna diretta Zoom sarà mai come avere accanto un istruttore. Allo stesso tempo però l’allenamento casalingo non sembra una moda passeggera: la sua comodità e flessibilità di orari permette a tutti, anche ai pigri, di essere più costanti e magari di dedicare più tempo alla propria forma fisica.

Benedetta Leardini

Giornalista, nel tempo libero organizzo viaggi in posti sempre più improbabili, in solitaria o in compagnia di coraggiosi o ignari compagni di avventura. Appassionata di yoga, mi interesso anche di sostenibilità e salute (che deve essere buona, per affrontare i viaggi improbabili)

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