Un ambizioso progetto del MIT introduce l’abbigliamento intelligente, utilizzando computer in fibra per raccogliere dati sulla salute. Capi flessibili e comodi monitorano l’attività fisica e inviano informazioni in tempo reale. I primi prototipi saranno testati nell’Oceano Glaciale Artico
Il mondo della tecnologia indossabile sta vivendo una rivoluzione senza precedenti, grazie a un gruppo di scienziati del Massachusetts Institute of Technology (MIT) che ha sviluppato un innovativo tessuto intelligente. Questo progetto, pubblicato sulla rivista scientifica “Nature”, introduce una nuova era per l’abbigliamento, combinando moda e tecnologia per monitorare la salute degli utenti in tempo reale. Ma come funzionano esattamente questi vestiti smart e quali sono le implicazioni per il futuro della salute umana?
Sotto la guida di Yoel Fink, professore al MIT, il team di scienziati ha creato un computer autonomo programmabile sotto forma di fibra elastica. Grazie a questa tecnologia, i capi d’abbigliamento possono adattarsi alle esigenze di chi li indossa, monitorando costantemente le condizioni fisiche e avvisando l’utente di potenziali rischi per la salute. “Il nostro approccio rappresenta un passo avanti significativo rispetto ai dispositivi indossabili tradizionali“, afferma Fink. A differenza di smartwatch e braccialetti fitness, i vestiti smart possono raccogliere dati da diverse parti del corpo, ottimizzando il monitoraggio della salute.
Il cuore di questa innovazione risiede in un elastomero termoplastico, un materiale estremamente flessibile che consente di creare fibre capaci di allungarsi fino al 60% senza rompersi. Attraverso un sistema di comunicazione Bluetooth integrato, il computer in fibra invia dati in modalità wireless a un dispositivo esterno, ricostruendo il 95% dei movimenti dell’indossatore. “Il corpo umano emette continuamente informazioni sotto forma di calore, suono e sostanze biochimiche. La nostra tecnologia permette di catturare queste informazioni, analizzarle e comunicarle“, spiega Fink, evidenziando l’importanza di un monitoraggio continuo e non invasivo.
Uno dei primi test per questi vestiti innovativi avverrà durante la missione Musk Ox II, una spedizione scientifica nell’Oceano Glaciale Artico. Qui, i ricercatori testeranno decine di maglie capaci di fornire informazioni in tempo reale sulla salute e sull’attività fisica dei partecipanti. Questo non solo rappresenta un’opportunità per monitorare la salute degli scienziati in condizioni estreme, ma anche un banco di prova per il potenziale futuro di applicazioni di questa tecnologia in situazioni di emergenza o in ambienti remoti.
L’introduzione di vestiti smart potrebbe avere un impatto significativo sulla salute pubblica. Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il monitoraggio costante delle condizioni fisiche potrebbe aiutare a prevenire malattie croniche e migliorare la qualità della vita, specialmente per le persone anziane o con patologie preesistenti. “Immaginate un mondo in cui gli anziani possono ricevere avvisi immediati su condizioni critiche senza dover ricorrere a dispositivi complessi”, afferma Maria Rossi, esperta in tecnologia indossabile. Questo tipo di innovazione potrebbe quindi non solo migliorare la salute individuale ma anche ridurre il carico sui sistemi sanitari.
L tecnologia dei vestiti smart non si limita a monitorare la salute. Gli scienziati del MIT hanno progettato un sistema innovativo chiamato “maki”, che prevede la piegatura e l’allineamento dei pad con circuito flessibile. Questa tecnica versatile potrebbe portare a innumerevoli applicazioni, dalla moda alla riabilitazione, incorporando funzionalità avanzate nei dispositivi microelettronici. Con il progresso della tecnologia e una crescente consapevolezza sull’importanza della salute preventiva, i vestiti smart potrebbero diventare un elemento essenziale della nostra vita quotidiana, trasformando non solo il modo in cui ci vestiamo, ma anche il nostro approccio alla salute.
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