In questo articolo andremo a scoprire tutti i benefici che il cioccolato fondente ha per la nostra salute e la sua capacità di contrastare il diabete
Chi è che non ama il cioccolato? Le feste di Natale sono vicine, e le possibilità di mangiare questo alimento così amato da tutti aumentano a dismisura, con il nostro organismo che potrebbe ringraziare. Infatti, non tutti lo sanno, ma il cioccolato fondente (il cioccolato al latte, per quanto gustoso, non ha le stesse caratteristiche) presenta diversi benefici per la nostra salute, motivo per cui mangiarne una quantità limitata ogni giorno è una scelta giusta e intelligente da adottare. Ma quali sono questi benefici? Scopriamoli insieme.
Chi lo avrebbe mai detto che mangiare cioccolato fondente potesse essere un’abitudine più che salutare per il nostro organismo? Fino a qualche anno fa un consumo quotidiano di questo prodotto era visto come nocivo, ma diversi studi hanno dapprima suggerito e poi confermato che, questo alimento così amato da tantissime persone in tutto il mondo, possiede proprietà e benefici che possono aiutare il nostro organismo a mantenersi in salute. Ma quali questi aspetti positivi di cui stiamo parlando? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.
Il cioccolato fondente con un elevato contenuto di cacao è una preziosa risorsa dal punto di vista nutrizionale, in particolare per la presenza di fibre e minerali. Una tavoletta da 100 grammi con una percentuale di cacao compresa tra il 70% e l’85% offre:
Oltre a ciò, il cioccolato fondente apporta quantità significative di potassio, fosforo, zinco, selenio e acido oleico, un grasso benefico per il cuore presente anche nell’olio d’oliva.
Tuttavia, vi sono anche aspetti meno favorevoli da considerare. Il consumo di 100 grammi di cioccolato fondente comporta un apporto calorico di circa 600 calorie. Inoltre, contiene acido stearico, che ha un effetto neutro sul colesterolo, e acido palmitico, il quale potrebbe influire minimamente sui suoi livelli, rappresentando circa un terzo delle calorie totali provenienti dai grassi.
Infine, il cioccolato fondente contiene anche sostanze stimolanti come la caffeina e la teobromina, sebbene in concentrazioni inferiori rispetto al caffè, il che lo rende generalmente privo di effetti significativi sulla qualità del sonno.
Il cioccolato fondente contiene numerosi composti organici che agiscono come antiossidanti, tra cui polifenoli, flavanoli e catechine, presenti in concentrazioni superiori rispetto ad altri alimenti noti per le loro proprietà antiossidanti, come i mirtilli e le bacche di acai.
I flavanoli del cioccolato fondente possono stimolare l’endotelio, il tessuto che riveste le arterie, favorendo la produzione di ossido nitrico. Questa sostanza aiuta a rilassare le pareti arteriose, riducendo la resistenza al flusso sanguigno e contribuendo a migliorare la pressione arteriosa.
Il consumo di cioccolato fondente può influire positivamente sui principali fattori di rischio cardiovascolare. Studi controllati hanno dimostrato che la polvere di cacao può ridurre il colesterolo LDL ossidato (quello “cattivo”), aumentare i livelli di colesterolo HDL (quello “buono”) e abbassare il colesterolo totale nei soggetti con livelli elevati.
Gli antiossidanti presenti nel cioccolato fondente proteggono le lipoproteine dal danno ossidativo, contribuendo a ridurre i rischi cardiovascolari. Inoltre, i flavanoli possono migliorare la sensibilità all’insulina, riducendo un altro fattore di rischio comune per malattie cardiache e diabete.
Tuttavia, è importante considerare che il cioccolato fondente contiene zuccheri, che potrebbero avere effetti indesiderati nelle persone con diabete.
Le proprietà antiossidanti del cioccolato fondente sembrano proteggere le LDL dall’ossidazione, limitando il deposito di colesterolo nelle arterie e abbassando il rischio di malattie cardiovascolari.
Studi osservazionali a lungo termine hanno indicato che il consumo regolare di cioccolato fondente potrebbe ridurre significativamente il rischio cardiovascolare. In particolare, una ricerca su 470 uomini anziani ha rilevato che il cacao riduce del 50% il rischio di morte per malattie cardiache nell’arco di 15 anni.
Altri studi hanno mostrato una diminuzione del 32% del rischio di placca arteriosa in chi consuma cioccolato almeno due volte a settimana e una riduzione del 57% del rischio cardiovascolare per chi lo consuma cinque volte a settimana. Sebbene questi studi siano di tipo osservazionale, i meccanismi biologici noti suggeriscono che il consumo regolare di cioccolato fondente possa offrire benefici per il cuore.
I composti bioattivi del cioccolato fondente possono migliorare la salute della pelle. I flavanoli, in particolare, proteggono dai danni causati dai raggi solari, migliorano la circolazione sanguigna verso la pelle e ne aumentano densità e idratazione.
Studi hanno evidenziato che il consumo regolare di cioccolato fondente ricco di flavanoli può più che raddoppiare la dose eritematosa minima, cioè la quantità di raggi UVB necessaria per causare arrossamenti cutanei, dopo 12 settimane di assunzione.
Il consumo di cioccolato fondente può migliorare la funzione cerebrale. Studi condotti su individui sani hanno mostrato che l’assunzione di cacao ad alto contenuto di flavanoli per cinque giorni incrementa il flusso sanguigno al cervello.
Inoltre, nei soggetti anziani con lieve decadimento cognitivo, il consumo di cacao può migliorare le capacità cognitive, la fluidità verbale e ridurre diversi fattori di rischio associati a malattie neurodegenerative. La presenza di sostanze stimolanti come caffeina e teobromina nel cioccolato fondente contribuisce a migliorare attenzione e prontezza mentale nel breve termine.
Uno studio pubblicato sul British Medical Journal suggerisce un legame tra il consumo di cioccolato fondente e una riduzione del rischio di diabete di tipo 2, pur sottolineando che non è stata dimostrata una relazione di causa-effetto. La ricerca, di tipo osservazionale, ha coinvolto oltre 190.000 professionisti sanitari seguiti per un massimo di 34 anni.
I risultati mostrano che chi consumava almeno cinque porzioni settimanali di qualsiasi tipo di cioccolato aveva un rischio ridotto del 10% di sviluppare il diabete rispetto a chi ne mangiava raramente o mai. In particolare, chi consumava cioccolato fondente almeno cinque volte a settimana presentava una riduzione del rischio del 21%. Al contrario, il cioccolato al latte non offriva lo stesso beneficio e risultava associato a un aumento di peso.
Il professor Qi Sun, autore principale dello studio, avverte che il cioccolato fondente non è una “cura magica” per prevenire il diabete, ma può essere considerato parte di una dieta equilibrata. La protezione osservata potrebbe essere influenzata da altri fattori legati a uno stile di vita sano comune ai consumatori di cioccolato fondente.
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