Quante volte non abbiamo il tempo di cucinare e ci affidiamo al cibo in scatola, da scaldare al microonde e pronto da mangiare? Tutti, almeno una volta, lo abbiamo fatto. Attenzione, però, ci siamo mai fermati a riflettere su cosa effettivamente contengano questi alimenti?
Molto spesso, infatti, questi prodotti sono artificialmente modificati per renderli più appetitosi e per far sì che chi li acquista torni sugli stessi scaffali per averne ancora e ancora.
Il cibo processato o trasformato è un tipo di alimento che ha subìto un’aggiunta di ingredienti, tipicamente grassi, amidi, zuccheri, sali, additivi e conservanti. Questi “magici” ingredienti rendono il prodotto più durevole, allungando la data di scadenza e permettendoci di trovarlo quasi perennemente sugli scaffali dei supermercati.
Spesso, gli alimenti processati, subiscono anche il surgelamento, il confezionamento sottovuoto, la bollitura, la pastorizzazione; altri ancora, più trattati, vengono cotti o sottoposti a fermentazione non alcolica, e poi addizionati con sale, olio o conservanti (pensiamo alla carne essiccata o al pesce in scatola). La fase “ultra” vede lo stesso processo descritto precedentemente, ma aggiunge alcune sostanze che modificano o coprono i sapori e la consistenza stessa del prodotto. Si tratta di coloranti, edulcoranti, emulsionanti, addensanti, stabilizzanti e aromi che esaltano i profumi. Gli alimenti ultra-processati sono, per esempio, nuggets di pollo, patatine surgelate (e altri surgelati), zuppe confezionate, hot dog.
Ovviamente, non bisogna estremizzare: non sempre, se un alimento è processato, allora è dannoso. Si parla anche di alimenti minimamente processati come frutta e verdura, latte, yogurt, funghi, semi, cereali, noci tostate e fagioli in scatola.
Non ci vuole molto per essere al corrente del fatto che troppo zucchero, sale, olio e grasso facciano male alla salute. Ecco perché questi prodotti possono risultare nocivi: ne contengono una quantità esagerata e, inoltre, sono anche poveri di fibre. Questo potrebbe portare all’aumento di peso, a infiammazioni all’interno del corpo e, addirittura, a patologie tumorali.
Inoltre, gli alimenti ultra-processati stimolano il nostro cervello a volerne sempre di più, e siamo spinti a comprarli in maggiori quantità. Peccato che, nella maggior parte dei casi, questi cibi siano economici e gustosi. Per non parlare della comodità di un pasto già pronto, solo da passare al forno o al microonde. Per cercare di evitare questo loop, dovremmo leggere più spesso le etichette apposte sulle confezioni, e non comprare quelle che contengono dosi eccessive di additivi e conservanti.
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