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Cianosi, cos’è, quali sono le sue cause e come si può curare

In questo articolo vedremo tutto ciò che c’è da sapere a proposito di una condiziona che interessa il sangue: la cianosi

La cianosi è una condizione medica caratterizzata da una colorazione bluastra della pelle o delle mucose. Di solito, è visibile intorno alle labbra, alla bocca, sui palmi delle mani, sulle unghie e sulla pianta dei piedi. Il termine “cianosi” deriva dal greco “cyanós”, che significa blu-verde. Questa condizione può essere legata a diverse patologie, alcune delle quali possono essere molto gravi. Ma vediamo più nel dettaglio tutto ciò che c’è da sapere a proposito di questa condizione così particolare

Caratteristiche, cause, sintomi e molto altro sulla cianosi

La cianosi può verificarsi a causa di problemi circolatori o respiratori che riducono i livelli di ossigeno nel sangue. In particolare, può manifestarsi per:

  • Un’elevata concentrazione di emoglobina deossigenata nei capillari sanguigni, dovuta a una scarsa ossigenazione centrale (con diminuzione dell’emoglobina ossigenata);
  • Un rallentamento della circolazione periferica (stasi venosa), che porta a un maggiore prelievo di ossigeno dall’emoglobina da parte dei tessuti;
  • Un incremento dei derivati dell’emoglobina (come metaemoglobina o solfoemoglobina) nel letto capillare.
Cianosi | Pixabay @Zay_Nyi_Nyi – Saluteweb

La cianosi è collegata a diverse condizioni, molte delle quali possono essere gravi, come ipossia, raffreddamento estremo, ostruzione delle vie respiratorie da corpi estranei (soffocamento), insufficienza cardiaca, problemi respiratori e arresto cardiopolmonare. Nei neonati, può manifestarsi a causa di difetti cardiaci congeniti o sindrome da distress respiratorio.

I tipi di cianosi

La cianosi può essere suddivisa in tre categorie: centrale, periferica e differenziale. Vediamole nel dettaglio

Cianosi centrale

La cianosi centrale è frequentemente causata da disturbi circolatori o ventilatori, che possono compromettere l’ossigenazione del sangue nei polmoni. Questa forma di cianosi si verifica quando il livello di emoglobina deossigenata nelle arterie supera i 5 grammi per decilitro (g/dl) e la saturazione di ossigeno scende al di sotto dell’85%. La colorazione bluastra è generalmente evidente su tutta la superficie del corpo e sulle mucose delle cavità comunicanti con l’esterno. Tra le possibili cause di cianosi centrale si includono l’embolia polmonare, la malattia polmonare interstiziale, l’insufficienza cardiaca, l’infarto, le convulsioni, le apnee e il soffocamento.

Cianosi periferica

La cianosi periferica, nota anche come acrocianosi, si manifesta negli arti superiori e inferiori (come mani, polpastrelli e dita dei piedi) dove il flusso sanguigno è rallentato. Può talvolta coinvolgere aree intorno alla bocca (circumorali) e agli occhi (periorbitali), mentre le mucose di solito non sono interessate. In questa forma di cianosi, il sangue che arriva alle estremità non è sufficientemente ossigenato. Condizioni come bassa gittata cardiaca, stasi venosa e esposizione al freddo, che provocano vasocostrizione, possono causare cianosi periferica. Altre condizioni che possono portare a cianosi periferica includono l’embolia, la sindrome di Raynaud e la trombosi venosa. Inoltre, le patologie che provocano cianosi centrale possono anche causare sintomi periferici.

Cianosi differenziale

La cianosi differenziale si manifesta con una colorazione bluastra in alcune aree del corpo, mentre altre restano prive di tale colorazione. Può comparire solo sugli arti superiori o inferiori, oppure mostrare asimmetrie tra gli arti superiori e inferiori. Questa forma di cianosi di solito indica gravi patologie cardiopolmonari sottostanti. È comune nelle persone con un dotto arterioso pervio (DAP), ovvero la mancata chiusura del dotto tra l’arteria polmonare e l’aorta subito dopo la nascita.

I sintomi

La cianosi si manifesta nei tessuti superficiali della pelle a causa della scarsa saturazione di ossigeno. È particolarmente evidente su labbra, letto ungueale, lobi delle orecchie, zigomi, mucose e altre aree con pelle sottile. La cianosi può presentarsi con o senza altri sintomi, che variano a seconda della causa sottostante.

Sintomi cardiaci e respiratori associati alla cianosi includono:

  • Dolore toracico;
  • Difficoltà respiratorie, come respirazione accelerata (tachipnea) e mancanza di respiro (dispnea);
  • Tosse con muco scuro.

Altri sintomi che possono accompagnare la cianosi sono:

  • Febbre;
  • Letargia;
  • Mal di testa;
  • Alterazioni dello stato mentale, come confusione e perdita di coscienza, anche se di breve durata.

Fattori di rischio

Poiché la cianosi è un sintomo e non una malattia in sé, se non trattata tempestivamente può aggravare la salute generale. È consigliabile:

  • Evitare il fumo;
  • Monitorare la pressione sanguigna;
  • Controllare i livelli di colesterolo;
  • Evitare esposizioni a temperature estreme;
  • Limitare lunghi periodi di immobilità.

Come si effettua la diagnosi

La pelle bluastra di solito indica un problema di salute che può essere serio. Se il riscaldamento delicato e il massaggio delle zone interessate non risolvono la cianosi, è fondamentale consultare subito un medico per identificare la causa sottostante.

Per diagnosticare la causa della cianosi, il medico effettua un’intervista dettagliata per ricostruire la storia clinica del paziente. Successivamente, esegue un esame fisico che include l’ascolto del cuore e dei polmoni.

Cianosi | Pixabay @Zay_Nyi_Nyi – Saluteweb

Per determinare se la cianosi è dovuta a cardiopatie congenite o a condizioni come emboli polmonari, insufficienza cardiaca, polmonite o asma, il medico può prescrivere i seguenti esami:

  • Emogasanalisi, per misurare i livelli di ossigeno e anidride carbonica nel sangue arterioso e valutare l’acidità (pH);
  • Saturazione di ossigeno del sangue tramite pulsossimetria, un test diagnostico non invasivo;
  • Emocromo completo (CBC), poiché i livelli di emoglobina possono aumentare con la cianosi cronica;
  • Radiografia del torace, per escludere polmonite, embolia polmonare e insufficienza cardiaca;
  • Ecocardiografia, per identificare eventuali difetti cardiaci;
  • Angiografia a sottrazione digitale, per escludere occlusioni arteriose acute;
  • Venografia (o flebografia), per rilevare occlusioni venose acute.

Cure e trattamenti disponibili

Un trattamento tempestivo può prevenire complicazioni legate alla carenza di ossigeno. L’ossigenoterapia è uno dei primi interventi utilizzati per ristabilire rapidamente i livelli di ossigeno nel sangue. Altri trattamenti dipenderanno dalla causa sottostante della cianosi. È fondamentale che qualsiasi medicinale venga prescritto esclusivamente dal medico curante o da uno specialista.

Per esempio, la gestione della malattia polmonare interstiziale può prevedere l’uso di corticosteroidi inalatori o antibiotici e antivirali, a seconda dell’origine del problema. Diuretici, ACE-inibitori e farmaci inotropi possono essere indicati per trattare l’ipertensione polmonare e l’insufficienza cardiaca. Alcuni farmaci, come antidepressivi, antipertensivi e quelli per la disfunzione erettile, possono contribuire a rilassare i vasi sanguigni.

Al contrario, potrebbe essere necessario evitare farmaci che causano vasocostrizione, cioè che riducono il diametro dei vasi sanguigni, come:

  • Beta-bloccanti;
  • Farmaci per l’emicrania;
  • Pillole anticoncezionali;
  • Farmaci per il raffreddore e le allergie contenenti pseudoefedrina.
Federico Liberi

Sono laureando in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica

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