La prima serata di Sanremo è stata costellata da tanti momenti emozionanti, e sicuramente una protagonista assoluta è stata Chiara Ferragni, co-conduttrice insieme ad Amadeus e Gianni Morandi. Se sicuramente i suoi abiti hanno fatto scalpore, e anche il monologo ha fatto molto parlare, qualcuno ha notato, specie in una fotografia scattata mentre leggeva la lettera alla Chiara del passato, un’evidente cifosi. Approfondiamo allora quali potrebbero essere i motivi di questa patologia, che come per molti giovani, può essere causata da un prolungato utilizzo dello smartphone.
Se la famosissima influencer sembra avere questa problematica, sono tantissimi, sopratutto tra i più giovani, ad avere sviluppato una cifosi dovuta all’eccessivo utilizzo di smarthphone, tablet e pc. Secondo uno studio infatti, negli ultimi dieci anni i casi sarebbero aumentati di circa il 700%, numeri davvero allarmaneti, che dovrebbero far riflettere su un fenomeno divenuto ormai di larga scala. Ma in cosa consiste precisamente la cifosi? Si tratta di un’accentuazione patologica della normale curvatura dorsale della colonna vertebrale, si tenderà quindi a incurvare la parte alta del dorso, richiudere le spalle e spingere la testa avanti, come avessimo una sorta di “gobba”.
I motivi di questa patologia, al di là di anomalie congenite come l’artrite, comune nelle persone più anziane, potrebbero infatti essere lo stare per troppo tempo davanti a uno schermo di un computer, o ancora chini sullo smartphone. Per questo è importante che i bambini nella fase dello sviluppo abbiamo una corretta postura quando consultano un computer o uno smartphone, altrimenti un possibile difetto superabile nel corso degli anni, potrebbe aggravarsi e necessitare di un percorso clinico da seguire.
Come evitare quindi che i nostri bambini sviluppino una cifosi da smartphone? Sicuramente sarebbe consigliato limitare l’utilizzo di dispositivi elettronici, soprattutto prima dei due anni e durante i pasti o appena prima del sonno. Dai 2 ai 5 anni è consigliabile un utilizzo limitato, di massimo un’ora al giorno, due ore nella fase dai 5 agli 8 anni. Oltre a questo è naturalmente necessario insegnare ai bambini come tenere una postura corretta, sia quando si è ad esempio a tavola, ma anche tra i banchi di scuola o davanti a un computer. Potrebbe anche tornare utile, in età più adulta, quando la problematica aumenta, iniziare un percorso fisioterapico, e farsi seguire da un esperto per non aggravare la cifosi e non dover ricorrere a busti o altri dispositivi che potrebbero risultare molto fastidiosi.
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