Bere almeno due litri di acqua al giorno è molto importante per dare la giusta regolarità al nostro corpo e favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Che nel caso della ritenzione idrica vengono trattenuti all’interno dell’organismo. Si tratta di un disturbo piuttosto diffuso, che colpisce con diversa intensità milioni di persone, soprattutto le donne. Un problema che però può essere curato e addirittura prevenuto.
Il termine “ritenzione idrica” viene utilizzato per indicare la tendenza a trattenere liquidi nell’organismo. Il ristagno di questi fluidi è generalmente superiore nelle zone predisposte all’accumulo di grasso, come per esempio le gambe o l’addome. Si manifesta principalmente con l’edema, cioè quando l’accumulo di liquidi nei tessuti provoca un rigonfiamento. Per via della circolazione venosa e linfatica, al loro interno ristagnano tossine che alterano il metabolismo cellulare.
Per verificare se questo disturbo è presente nel nostro corpo esistono molti test. Si può effettuare per esempio quello per il peso specifico delle urine. Altrimenti, tolte le visite mediche, è possibile fare da soli premendo il pollice sulla parte anteriore della coscia per un paio di secondi. Se togliendo il dito rimane ben visibile l’impronta, allora è riscontrabile la presenza di ritenzione idrica.
La cura della ritenzione idrica si basa essenzialmente sulla correzione delle cause che hanno dato origine al disturbo. Il principale responsabile potrebbe essere appunto lo stile di vita assunto, con alcune abitudini che aggravano la situazione: fumo, consumo di alcol eccessivo, mangiare spesso cibi salati, essere in sovrappeso, abusare di farmaci o caffè, indossare abiti troppo stretti, tacchi troppo alti o rimanere in piedi a lungo senza muoversi. Oltre a regolarsi, può essere utile mettere un cuscino sotto il materasso dalla parte dei piedi, per stimolare la circolazione durante la notte.
Oltre a un’alimentazione bilanciata e una dieta disintossicante particolarmente ricca di liquidi e vegetali, sostituendo magari la carne con il pesce, per contrastare al meglio la ritenzione idrica si deve fare attività fisica. L’esercizio più utile è passeggiare, rinforzando la muscolatura di coscia e polpacci. Tra le discipline che si possono praticare ci sono il nuoto e la bicicletta, ma anche sessioni di mobilità che si concentrano su gambe e caviglie sono indicati in questo caso. A ogni allenamento, è importante terminare la seduta con uno stretching abbinato a esercizi di controllo respiratorio con le gambe in alto, perché favorisce il ritorno venoso e l’eliminazione delle tossine prodotte.
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