La pitiriasi versicolor, detta anche tinea versicolor, è una malattia superficiale e benigna della pelle dovuta all’infezione da parte di un fungo, il Pityrosporum orbicolare o Malassezia furfur, che vive normalmente sulla cute senza dare disturbi. In alcune circostanze, però, può diventare aggressivo e causare la malattia, andando a interferire con la normale pigmentazione della pelle. Ecco come si manifesta e come si cura la pitiriasi versicolor.
Come spiegato sul portale ISSalute, dell’Istituto superiore di sanità, la pitiriasi versicolor si manifesta con piccole macchie, generalmente sulla parte superiore del corpo, che possono essere più chiare o più scure rispetto alla pelle circostante. Tra i sintomi più comuni, gli esperti segnalano lieve prurito e desquamazione. La manifestazione della malattia comunque varia in funzione dell’età e del tipo di pelle. Nel neonato e nel lattante le macchie sono più chiare rispetto al colorito normale della pelle, si localizzano prevalentemente sul viso e sono rotondeggianti, lisce o ricoperte da squame sottili come la forfora. Nell’adolescente o adulto, invece, le macchie sono rotondeggianti, di pochi millimetri di diametro e di colorito variabile (rosacee, brunastre o decolorate, da qui la definizione “versicolor”) e sono diffuse sul tronco e a volte alla radice degli arti superiori. Le chiazze, se vengono grattate, possono presentare una leggera desquamazione simile alla forfora. La malattia può manifestarsi in tutte le fasce di età ma è più frequente tra gli adolescenti e i giovani adulti. Non è contagiosa e ha un andamento cronico con tendenza a ripresentarsi nel tempo.
Quando rivolgersi al medico? Gli specialisti consigliano di consultare il medico di base e o un dermatologo sia per escludere altre malattie caratterizzate da modificazioni del colore della pelle (discromia cutanea), sia se le macchie non migliorano, se ricoprono aree del corpo molto ampie o se compare una nuova infezione. Quanto alla diagnosi, generalmente è clinica. Il medico può confermarne la presenza semplicemente osservando le alterazioni della pelle. Tuttavia, poiché può essere confusa con altre malattie caratterizzate da desquamazione e modificazioni del colore della pelle (discromia), nei casi dubbi si può ricorrere all’osservazione con la lampada di Wood. Si tratta di un esame non invasivo, basato sull’utilizzo di una sorgente di luce ultravioletta, usato in dermatologia per evidenziare alcune caratteristiche della pelle che non sarebbero evidenti ad occhio nudo o con la normale lente di ingrandimento.
Il trattamento prevede la pulizia quotidiana con saponi o detergenti a pH acido e l’uso di farmaci antimicotici (contro i funghi), prescritti dal medico di base o dal dermatologo, da applicare sulla pelle.
Quando le macchie sono presenti sul viso, sul collo o sulla parte superiore del dorso, gli specialisti consigliano di utilizzare anche uno shampoo antimicotico. La terapia antimicotica per bocca (sotto forma di compresse), invece, è indicata solo in casi eccezionali, quando la manifestazione della pitiriasi versicolor è molto estesa o quando è richiesta una rapida guarigione.
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