Il magnesio si prende cura del nostro cervello, mantenendolo più giovane e sano e aiuta a prevenire e contrastare le demenze. A confermarlo uno studio condotto dai ricercatori del Neuroimaging and Brain Lab dell’Australian National University e pubblicato sull’European Journal of Nutrition, che ha evidenziato le ottime funzionalità che avrebbe questa sostanza per la salute cerebrale e le funzioni cognitive.
Gli esperti hanno lavorato con un campione di circa 6.000 persone di età compresa tra i 40 e i 73 anni senza particolari problemi cognitivi, al quale è stato chiesto di assumere una quantità di 550 milligrammi di magnesio al giorno. Dai risultati prodotti dopo un periodo di 16 mesi, il team ha potuto constatare che nel cervello delle persone prese in considerazione vi era una minore presenza di lesioni della materia bianca e un maggior volume cerebrale. Queste conseguenze avrebbero fatto apparire il cervello più giovane da un punto di vista cognitivo rispetto a quello di coloro si limitano ad assumere la quantità media di magnesio contenuta nella dieta quotidiana (circa 360 mg).
“Il magnesio potrebbe avere un ruolo protettivo sulla sostanza bianca del cervello, come neuro protettore”, dice l’esperto
“Nel corso del tempo, i cambiamenti strutturali e la perdita di tessuto, che si riflettono in una riduzione del volume cerebrale, sono suscettibili a un impatto crescente sulle funzioni cognitive e di compromettere alcune capacità dell’individuo“, “un risultato inaspettato è che una diminuzione dei livelli di magnesio e quindi una diminuzione degli effetti neuro protettivi, sarebbe associata a volumi cerebrali più bassi”, dichiara lo studio.
Gli effetti positivi del magnesio sulle funzioni cerebrali erano già emersi da studi effettuati precedentemente, che avevano sottolineato la sua correlazione con l’insorgere di demenze. “Sembrerebbe che il magnesio possa avere un ruolo protettivo sulla sostanza bianca del cervello, come neuro protettore. Il che ha anche un senso perché agisce, per esempio, nella riduzione della pressione arteriosa, che si sa essere una delle cause dei micro-danni cerebrali“, spiega Luca Piretta, prendendo in considerazione lo studio.
Dalle analisi è risultato che l’effetto positivo del magnesio sembra più marcato nelle donne in post menopausa rispetto a quelle in premenopausa.
“Questo studio – si legge nel documento ufficiale – fornisce nuove prove a sostegno del fatto che una maggiore assunzione di Mg nella dieta è correlata a una migliore salute del cervello nella popolazione generale. È necessario condurre ulteriori ricerche sui benefici del Mg, in modo da fornire la necessaria base di prove per supportare eventuali interventi sulla salute della popolazione volti a mitigare la neuro degenerazione legata all’età“.