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Cefalea da freddo: tutto ciò che devi sapere sul gelato e mal di testa

In una giornata di calura estiva, nulla è in grado di soddisfare il palato come una bevanda ghiacciata densa e cremosa o un gustoso cono gelato. Tuttavia, se si consuma con troppa fretta questa prelibatezza fredda, ci si espone al temibile “congelamento del cervello“.

Conosciuto anche come cefalea glaciale, dolore da stimolo freddo o, dal punto di vista medico, ganglioneuralgia sfenopalatina, questa sensazione pulsante e acuta nella regione frontale o delle tempie è un disturbo ben noto alla maggioranza di noi.
Nonostante gli sforzi degli scienziati, non si è ancora giunti a una precisa comprensione delle cause di tale fenomeno. Tuttavia, si ritiene che possa essere provocato da improvvisi cambiamenti nel flusso sanguigno verso il cervello.

Come affrontare il disagio provocato dal mal di testa da gelato

I disturbi cefalici causati dal consumo di gelato presentano tipicamente le seguenti peculiarità:

1. Insorgenza improvvisa: il mal di testa si manifesta improvvisamente, di solito entro pochi istanti dal consumo di alimenti freddi.

2. Intensità del dolore: il disagio è spesso descritto come acuto, tagliente o pulsante, localizzato principalmente nella parte anteriore della testa.

3. Durata limitata: il mal di testa tende ad essere di breve durata, persistendo per pochi secondi fino a alcuni minuti.

4. Possibili propagazioni: la sensazione dolorosa può irradiarsi verso altre zone, come le tempie, la fronte o occasionalmente la parte posteriore della testa.

Foto | PeopleImages @Canva – saluteweb.it

Ecco alcuni consigli per prevenire o ridurre l’intensità del mal di testa dal gelato:

1. Assapora il momento: evita di consumare cibi o bevande fredde in fretta. Prendi piccoli bocconi o sorsi e permetti loro di scaldarsi leggermente in bocca prima di deglutire.

2. Sfrutta il calore: se avverti il mal di testa da gelato, prova a premere la lingua o il palato contro la parte più calda della bocca. Il calore può contrastare la rapida constrizione e dilatazione dei vasi sanguigni, alleviando il dolore.

3. Individua i trigger: fai attenzione a quei cibi o bevande fredde che sistematicamente scatenano il mal di testa da gelato. Dopo averli identificati, puoi limitarne il consumo o evitarli del tutto per ridurre al minimo il rischio di mal di testa.

4. Usa una cannuccia: quando bevi bevande fredde, utilizzare una cannuccia può aiutare a evitare il contatto diretto tra il liquido freddo e il palato, riducendo potenzialmente la comparsa del mal di testa.

5. Applica il calore: un impacco caldo o una bevanda calda possono offrire sollievo, gradualmente riscaldando l’area interessata e attenuando la constrizione dei vasi sanguigni.

6. Tecniche di rilassamento: l’utilizzo di tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o gli esercizi di consapevolezza può aiutare a gestire il fastidio associato al mal di testa del gelato.

Congelamento cerebrale e gelato: un collegamento da esplorare

Mentre i disturbi da congelamento cerebrale possono colpire chiunque decida di deliziarsi con una prelibatezza gelata, sembra che coloro che soffrono di emicrania possano essere più suscettibili a provare sintomi più intensi. Tuttavia, è importante sottolineare che il congelamento cerebrale è generalmente considerato un fenomeno innocuo, quindi non vi è motivo di preoccuparsi che quel cono gelato triplo possa scatenare un’emicrania o qualsiasi altra forma di forte mal di testa.

Dalma Bonaiti

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