Castagne, proprietà nutritive e benefici per l’organismo

Da ottobre a dicembre, nel pieno dell’autunno. È questo il periodo perfetto per inoltrarsi in qualche bosco in Italia e raccogliere le castagne, frutto iconico di questa stagione.

Appartenente alla famiglia delle Fagaceae e frutto dell’albero del genere Castanea, la castagna possiede un insieme di proprietà nutritive che molto bene possono fare all’organismo umano se assimilate.

Seppure si tratti di un alimento noto, non tutti conoscono a fondo i benefici che l’assunzione delle castagne può portare all’uomo. Scopriamoli insieme.

Castagne, storia e proprietà

Nel Mondo esistono essenzialmente quattro specie principali di castagno.

La più diffusa in Europa è la Castanea vulgaris o sativa, mentre tipica del Nord America è la Castanea dentata.

In Cina si trova, invece, prevalentemente la Castanea mollissima e nel vicino Giappone la Castanea crenata.

Quattro nomi diversi per identificare quattro tipologie differenti di castagno, albero il cui frutto sono proprio le castagne.

Come ben noto, la stagione di maturazione è quella dell’autunno, quando la raccolta delle castagne è resa estremamente facile dal fatto che tale frutto si stacca dalla pianta e cade a terra, dove può essere comodamente preso e posto in un contenitore.

I territori collinari e quelli di bassa montagna sono i migliori nei quali andare a caccia di castagne, visto che è proprio in questi luoghi che tale alimento cresce spontaneamente o viene coltivato.

Si tratta di un frutto prezioso, in grado di sollecitare la crescita anche di altri alimenti pregiati.

Per esempio, il castagno è riconosciuto come uno degli alberi che ospita il maggior numero di funghi eduli, tra i quali rientra anche l’amatissimo porcino.

Non solo. Nelle vicinanze di un castagno è possibile scovare anche dei tartufi, i quali trovano un habitat naturale perfetto negli ambienti boschivi.

In Italia, così come in numerose altre zone del Mondo, le castagne hanno sempre rappresentato una risorsa alimentare altamente sostenibile e nutriente, soprattutto per i più poveri.

Questo frutto ha, quindi, sempre trovato ampio spazio nella cucina italiana, dove diverse sono le ricette che prevedono l’utilizzo delle castagne come ingrediente principale o secondario.

Grazie alla sua versatilità e alla sua consistenza che ben si adatta a diverse lavorazioni, la castagna può essere consumata sia in forma fresca che essiccata, oltre che macinata, così da formare una farina.

A rendere questo frutto perfetto per essere inserito in diversi piatti autunnali è anche il suo gusto inconfondibile, senza dimenticare l’importanza delle sue proprietà nutritive.

Prendendo, per esempio, come campione la Castanea vulgaris (la più diffusa in Europa, ndr) e considerando 100 g di prodotto, possiamo constatare come tale frutto sia in grado di apportare 165 calorie all’organismo umano.

L’84% di queste consiste in carboidrati, mentre il 9% in lipidi e il 7% in proteine.

Entrando più nel dettaglio, 100 grammi di castagne sono la somma di 55,8 g di acqua, 25,3 g di amido, 8,9 g di zuccheri solubili, 4,7 g di fibre (delle quali 4,33 g di fibre insolubili e 0,37 g di fibre solubili, ndr), 2,9 g di proteine e 1,7 g di lipidi.

Non vanno dimenticate, poi, tutte le vitamine e i sali minerali presenti in 100 g di prodotto e coincidenti con 395 g di potassio, 0,4 g di rame, 81 mg di fosforo, 30 mg di calcio, 9 mg di sodio, 1,11 mg di niacina, 0,9 mg di ferro, 0,28 mg di riboflavina e 0,08 mg di tiamina.

Numeri che aiutano a dare un’idea di quanto le proprietà nutritive delle castagne siano varie e importanti per l’organismo umano.

Proprio grazie a queste proprietà, infatti, le castagne si confermano uno degli alimenti più energetici e in cui le calorie sono fornite in particolar modo da carboidrati complessi, ovvero dall’amido.

Da sottolineare sono anche i bassi livelli lipidici di questo frutto, a prevalenza insatura, oltre che il suo valore biologico medio e le sue buone percentuali proteiche, così come il suo discreto contenuto minerale.

Benefici per l’uomo

Conosciute le proprietà nutritive delle castagne, vediamo ora quali sono i principali benefici che l’assunzione di tale frutto può portare all’organismo umano.

Innanzitutto, l’elevato contenuto di fibre rende le castagne un alimento a basso indice glicemico, estremamente utile per evitare il susseguirsi di pericolosi picchi nelle concentrazioni di zuccheri nel sangue.

Il contenuto di lipidi è, quindi, inferiore rispetto a quello che caratterizza altra frutta a guscio e le castagne sono apprezzate anche per essere una buona fonte di acidi grassi essenziali ed estremamente utili per favorire un corretto sviluppo fisico durante l’infanzia e per mantenersi in salute nell’età adulta.

Il più importante tra questi è sicuramente l’acido linoleico, sebbene le castagne siano anche una grande fonte di acido oleico, esattamente lo stesso acido grasso monoinsaturo caratteristico dell’olio di oliva e al quale vengono spesso associati diversi benefici per la salute dell’uomo.

L’elevato valore nutritivo rende, inoltre, le castagne particolarmente indicate in caso di anemia, debilitazione e avitaminosi, mentre gli infusi ottenibili dalla cottura delle sue foglie risultano molto utili in caso di bronchiti e diarrea.

Le castagne svolgono, poi, anche una azione antisettica, motivo per cui il loro utilizzo mentre si fanno dei gargarismi può rivelarsi un efficace rimedio contro l’infiammazione di gola e bocca.

L’acqua in cui vengono bollite le castagne, invece, è un eccellente fertilizzante per le piante.

Avendo bassi livelli di ossalato, rispetto ad altra frutta a guscio, le castagne favoriscono meno la formazione di calcoli renali.

Un aspetto negativo? Questo frutto può essere fonte di allergeni.

La presenza in abbondanza di carboidrati e fibre può creare, poi, gonfiore intestinale e meteorismo, motivo per cui l’assunzione delle castagne è sconsigliata a chi soffre di colon irritabile.

Discorso diverso per quanto riguarda la loro integrazione nella dieta di uno sportivo, a cui potrebbero portare molteplici vantaggi.

Grazie all’elevato contenuto di carboidrati complessi, esse possono sostituirsi efficacemente ai cereali, alle patate e agli pseudo-cereali.

In cucina, il consiglio è sempre quello di consumarle arrostite, lesse o candite.

Ottima alternativa è la farina di castagne, la quale può essere utilizzata nella preparazione di dolci, polente e anche per fare il pane (in Francia è famoso il “pane d’albero”, ndr).

Preparazioni diverse per lo stesso prodotto. A dimostrazione della grande adattabilità delle castagne in cucina.

Non resta che prendere un cestino, recarsi in un bosco e raccoglierne qualche manciata. D’altronde, la stagione è quella giusta.