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Camminare per dimagrire, quante calorie si consumano?

Tra tutte le attività fisiche che si possono svolgere per perdere peso, due sono le più papabili: correre e camminare. La corsa è quella più quotata perché si tende a muovere il corpo a una velocità più sostenuta del normale. Per la salute non sempre però è l’unica soluzione che si può adottare. La camminata, per esempio, è un’altra opzione più che valida.

Immagine | Pixabay @Kinkate

Camminare: vantaggi dell’attività fisica

Camminare rappresenta dunque una validissima alternativa, spesso migliore di quella che molti credono. Nonostante il ritmo blando previsto durante una semplice passeggiata, rispetto a una sessione di running può comunque portare a bruciare divere calorie. Tra gli altri vantaggi c’è anche l’accessibilità: si può fare anche senza essere degli sportivi. E si può svolgere alla velocità che più si desidera. Sebbene camminare non basti per poter migliorare il proprio corpo, è sicuramente un primo passo decisivo per l’obiettivo finale.

Quante calorie si consumano camminando?

Una persona adulta dovrebbe accumulare circa 150 minuti di attività fisica a settimana, cioè più di 20 al giorno, per poter stare con il corpo ben allenato e in salute. Camminare è un ottimo metodo per farlo. Detto questo, il calcolo delle calorie bruciate durante una passeggiata dipende da molti parametri: peso, metabolismo, alimentazione, velocità del passo e pendenza dal terreno.

Proporzionandone l’altezza, una persona adulta che cammina per un’ora su una superficie piana consuma dalle 150 alle 190 calorie. Se la camminata si fa poi veloce, l’aumento è progressivo e si raggiungono anche 250-300 calorie. Un incremento simile si può ottenere allo stesso modo in salita. Optare per un passo ancora più sostenuto, che dunque si avvicina alla corsa ma non la raggiunge, può portare a 500 calorie bruciate. Sulla neve aumentano anche fino a 600, per via dell’attrito che si crea tra i piedi, le gambe e il terreno instabile.

Immagine | Pixabay @Fotorech

Camminare: gli altri benefici

Innanzitutto, una passeggiata al termine di ogni pasto e per circa 15 minuti contribuisce a migliorare i livelli di zucchero nel sangue e limitare l’accumulo di colesterolo. Anche solo camminare undici minuti al giorno, inoltre, porterebbe grandi benefici. Aiuta ad alleviare ansia, depressione e malumori. Inoltre è utile a “sbloccare” chi svolge lavori creativi o si sente psicologicamente in stallo.

Camminare fa bene anche al cuore, perché riduce la pressione arteriosa e ha quindi un effetto sull’apparato cardiovascolare. Diminuisce inoltre il rischio di malattie coronariche di quasi il 20 per cento. Aumentare la passeggiata a 20 minuti al giorno, infine, riduce la mortalità del 25 per cento. E in generale, tonifica e rafforza i muscoli, oltre che mantiene mobili le articolazioni.

Lorenzo Rotella

Leggo e scrivo da quando ne ho memoria e sono un critico onnivoro di cinema e letteratura. Militante dell’associazione Carovana Antimafia Ovest Milano dal 2018, copywriter di cronaca per grandi media dal 2019, giornalista del quotidiano La Stampa dal 2021, collaboratore del magazine e sito web Green Planner dal 2022, autore della raccolta di poesie “Mille Soli Una Notte” edito da NMBook World.

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